smorfia2
smòrfia2 s. f. [dal nome mitologico di Morfeo, dio del sonno e dei sogni (nella pron. latineggiante Mòrfeo)]. – Nell’Italia centro-meridionale, il libro dei sogni, che serve a trarre dai sogni [...] i numeri da giocare al lotto; soprattutto quello figurato a uso degli analfabeti, recante le figure degli oggetti o dei fatti che possono apparire in sogno, con accanto i numeri (dall’1 al 90) che ad essi ...
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leve
lève agg. – Variante ant. o poet. di lieve: ammiro Com’io trascenda questi corpi levi (Dante); in sul tempo che più l. il sonno E più soave le pupille adombra (Leopardi). ...
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triptamina
(o triptammina) s. f. [comp. di tript(ofano) e am(m)ina]. – Sostanza organica, amina biogena che si forma per decarbossilazione del triptofano; largamente diffusa negli organismi vegetali [...] fisiologici e patologici, quali la percezione del dolore, la termoregolazione, la regolazione del tono vascolare, l’attivazione del sonno, ecc. Nell’uomo è localizzata per il 90% circa nel tratto gastrointestinale, dove è sintetizzata dalle cellule ...
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allettare1
allettare1 v. tr. [lat. allectare, forma intens. di allicĕre «attrarre», part. pass. allectus] (io allètto, ecc.). – 1. Attrarre con lusinghe, con promesse, con inviti, con mezzi di seduzione [...] e le mammelle E tutto ciò che più la vista alletti Mostrò, dal seno in suso (T. Tasso); non com., a. il sonno, conciliarlo, farlo venire. Seguito dalla prep. a, invitare con la persuasione, indurre ad accettare o a fare di buon grado qualche cosa ...
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ricadere
v. intr. [comp. di ri- e cadere] (coniug. come cadere; aus. essere). – 1. Cadere di nuovo: Supin ricadde e più non parve fora (Dante); ho tentato di rialzarmi ma sono ricaduto. In varî usi fig.: [...] , nella trappola; r. nello stesso errore, peccato, dubbio, sospetto, timore; r. in colpa, nel vizio, nel rimorso; r. in letargo, nel sonno più profondo; r. malato, o nella malattia (con questo senso, anche assol.: un po’ di freddo è bastato a farlo r ...
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alleviatore
alleviatóre s. m. e agg. (f. -trice) [der. di alleviare], letter. – Chi allevia, che allevia: sonno ... alleviator de’ mali (Menzini). ...
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chiaro
agg. e s. m. [lat. clarus]. – 1. agg. È in generale l’opposto di oscuro, ma ha accezioni particolari secondo l’oggetto a cui si attribuisce: a. Luminoso, lucente: una luce ch.; c’è un bel sole [...] un ambiente, e la visibilità degli oggetti che ne consegue: c’è troppo ch. qui, accosta un po’ le persiane; non posso prendere sonno con questo ch.; come fai a leggere in quell’angolo buio, vieni qui che c’è più ch. (e si può intendere anche di ...
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fra1
fra1 prep. [lat. infra] (radd. sint.). – Ha in genere gli stessi sign. e gli stessi usi della prep. tra (v. perciò questa voce); tranne in pochi casi che indichiamo qui di seguito, la scelta dell’una [...] accezioni temporali, e in partic. con il sign. di «entro, durante»: fra il giorno, fra la settimana; Pianger senti’ fra ’l sonno i miei figliuoli (Dante); o quando indica un complesso, un insieme di persone o cose: fra tutti, saremo un centinaio; fra ...
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giacere
giacére v. intr. [lat. iacēre] (pres. indic. giàccio, giaci, giace, giacciamo, giacéte, giàcciono; pres. cong. giàccia, ... giacciamo, giacciate, giàcciano; pass. rem. giàcqui, giacésti, ecc.; [...] ). b. Cadere esanime, morire improvvisamente: stramazzò riverso sulla china, giacque senza moto (Fogazzaro); o essere disteso nel sonno della morte: giaceva nella bara; senza tomba giace Il tuo sacerdote, o Talia (Foscolo); quindi, essere sepolto ...
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stupido
stùpido agg. [dal lat. stupĭdus, der. di stupēre «stupire»]. – 1. letter. a. Preso da stupore, attonito, sbalordito; che è in una condizione d’incapacità o insensibilità indotta da meraviglia, [...] di rose ... Ma s. papavero, grondante Di crassa onda letea (Parini); succedeva al sopore s. la quiete naturale del sonno (D’Annunzio). 2. Nell’uso com., che ha, o mostra, scarsissima intelligenza, lentezza e fatica nell’apprendere, ottusità di ...
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Stato e periodo di riposo fisico-psichico caratterizzato dalla sospensione totale o parziale della coscienza e della volontà.
Fisiologia del sonno
Il s. è una condizione temporanea e periodica di sospensione della coscienza, che ha un momento...
sonno
Lucia Onder
In senso proprio, per l'atto di dormire e il riposo e la quiete che ne derivano: Pg XXX 104 Voi vigilate ne l'etterno die, / sì che notte né sonno a voi non fura / passo che faccia il secol per sue vie; XXXII 72 Però trascorro...