sofisma
(ant. sofismo) s. m. [dal lat. sophisma, gr. σόϕισμα -ατος, der. di σοϕίξεσϑαι «fare ragionamenti cavillosi; usare argomenti sofistici»] (pl. -i). – 1. a. In filosofia, ragionamento apparentemente [...] corrente, qualsiasi ragionamento cavilloso e falso, anche se in apparenza coerente: questi sono s.!; i suoi s. non mi convincono; Chi dietro a iura e chi ad aforismi Sen giva, e chi seguendo sacerdozio, E chi regnar per forza o per sofismi (Dante). ...
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conseguente
conseguènte (ant. consequènte) agg. [part. pres. di conseguire]. – 1. a. Che segue a qualche cosa o ne deriva: i danni c. alla guerra; deviazioni c. a un’educazione sbagliata. b. Che segue [...] affermato: un falso principio, i ben dedotti c. del quale sogliono velarne al volgo l’originaria assurdità (Beccaria). Sofisma del c., sofisma che si basa sulla pretesa di dedurre dal conseguente l’antecedente (per es.: «se Giovanni è uomo, è ...
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pigro
agg. [dal lat. piger -gra -grum]. – 1. a. Di persona che, per natura, rifugge dalla fatica, dallo sforzo, dall’impegno fisico o intellettuale, e dall’azione in genere, o che agisce e opera con [...] , che induce a pigrizia: il p. inverno; i p. soffi dell’austro (Parini). 3. In filosofia, p. sofisma (o ragion pigra, o sofisma della p. ragione), equivalente ital. della locuzione lat. ignava ratio (gr. ἀργός λόγος), tipo di argomentazione fallace ...
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mucchio
mùcchio s. m. [prob. lat. mūtŭlus «pietra sporgente»; v. mutulo]. – 1. a. Quantità di materiale o di oggetti ammassati disordinatamente uno sull’altro in forma all’incirca conica: un m. di grano, [...] indiscriminate, non fare distinzioni nel giudicare. Locuz. avv. a mucchi, in grande quantità. c. Nella logica formale, sofisma del m., o sofisma dell’acervo, v. sorite1. 2. In botanica, nome region. delle varie specie di cisto. 3. Nella tecnica ...
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manettismo s. m. Nel linguaggio giornalistico e politico, in senso polemico, tendenza ad assumere posizioni fortemente colpevoliste in àmbito giudiziario. ◆ Anche Enzo Carra torna indietro con la memoria. [...] e carceraria per evitare che i "potenti" andassero in carcere. Ovviamente, questo nesso di causa ed effetto non esiste. È un sofisma, cioè un ragionamento solo apparentemente logico. E lo è per il semplice fatto che non è certo per colpa degli odiati ...
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mentitore
mentitóre s. m. e agg. (f. -trice) [der. di mentire]. – 1. s. m. Chi mente, per lo più come abitudine, affermando coscientemente cose non vere: m. sfacciato, spudorato; mi credi un m.?; sono [...] ). 2. agg. Menzognero, bugiardo: testimone m.; parole mentitrici. ◆ Paradosso del m., altro nome con cui viene indicato il famoso paradosso (o sofisma) di Epimenide (nativo di Cnosso nell’isola di Creta fra il 7° e il 6° sec. a. C., annoverato fra i ...
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sofista
s. m. e f. [dal lat. sophista, gr. σοϕιστής, der. di σοϕίξεσϑαι; v. sofisma] (pl. -i). – 1. Filosofo appartenente alla scuola sofistica presocratica (v. sofistica): Gorgia e Protagora furono [...] durante il quale si esercitavano attivamente a sostenere dispute di grammatica e di logica, per passare poi al grado di questionista. 2. estens. Chi usa sofismi: quell’avvocato è un s. abilissimo, ma non persuade; smettila di fare il, o la, sofista! ...
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sofistico
sofìstico agg. [dal lat. sophistĭcus, gr. σοϕιστικός, der. di σοϕιστής «sofista»] (pl. m. -ci). – 1. a. Che rappresenta o contiene un sofisma: un ragionamento s.; argomentazioni, dimostrazioni [...] sofistiche. b. Dei sofisti, da sofista: l’insegnamento s.; l’utilitarismo delle teorie s.; la dottrina s. e, sostantivato, la s. (v. sofistica). 2. fig. Eccessivamente scrupoloso e pedante: un insegnante ...
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acervo
acèrvo s. m. [dal lat. acervus], letter. – Mucchio: Uno asino ... entrò, pel rotto Del muro, ove di grano era un a. (Ariosto); nuvole ... abbaglianti come acervi di neve (D’Annunzio). Per il sofisma [...] dell’a. (o del mucchio), v. sorite ...
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principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. [...] (ne ha fatto una questione di p.; per me ormai è una questione di p.); petizione di principio, sofisma consistente nel presupporre implicitamente dimostrata la tesi stessa che si pretende di dimostrare (v. petizione). Con altro sign., principî ...
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sofisma Termine greco che inizialmente significò ogni manifestazione concreta della σοϕία, cioè della sapienza dell’uomo; più tardi venne usato per designare, in generale, ogni argomentazione speciosa, in apparenza valida ma in realtà ingannevole....
sofisma
Cesare Vasoli
D. usa questo termine in Pd XI 6 (e chi regnar per forza e per sofismi) nel senso comunemente inteso dalla letteratura logica scolastica che con esso indicava un tipo di ragionamento falso, ma proposto in modo da apparire...