sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] [...] ogni argomento); si dà tante arie, ma poi non sa mai niente; so una cosa sola, di non saper nulla, detto attribuito a Socrate (per lo più citato nella forma latina: hoc unum scio, me nihil scire). Specificando il modo del conoscere: sa molto bene la ...
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genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, [...] protezione una città, un popolo, una nazione: g. benefico; il g. di un luogo, il g. di Roma; il g. familiare di Socrate (analogam., il g. familiare di T. Tasso, spirito buono che nell’infermità della sua mente il poeta credeva gli apparisse di tanto ...
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violenza familiare
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Come lo scorso anno, il Ministero dell’interno provvederà [...] . È lo stesso per la violenza familiare di cui parlo nei miei libri. Ed è inutile sforzarsi di dire cose nuove: Socrate e Aristotele hanno già detto tutto» [Paula Fox]. (Cristina Taglietti, Corriere della sera, 25 giugno 2004, p. 31, Cultura) • È la ...
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ironia
ironìa s. f. [dal lat. ironīa, gr. εἰρωνεία «dissimulazione, ironia», der. di εἴρων -ωνος «dissimulatore, finto»]. – 1. In origine, finzione (e insieme anche interrogazione): questo sign. si conserva [...] solo nell’espressione i. socratica, con cui si riassume il procedere speculativo di Socrate, che, dichiarandosi ignorante, chiede lumi all’altrui sapienza, per mostrare come quest’ultima si riveli in effetti inferiore al suo stesso «sapere di non ...
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checchessia
checchessìa (o che che sia) pron. indef. [comp. di checché e sia, congiuntivo di essere], ant. o letter. – Qualunque cosa, qualsivoglia cosa: crede di sapere ch.; si trastulla con ch.; in [...] frasi negative, equivale a nulla, alcuna cosa: Socrate da principio non ebbe in animo di fare quest’innovazione, né d’insegnar che che sia (Leopardi). ...
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irrisore
irriṡóre s. m. e agg. [dal lat. irrisor -oris, der. di irridēre «irridere»]. – Chi, o che, irride, schernitore: Socrate i. delle frodi retoriche (V. Monti); come agg.: Al sorgere dell’alba, [...] Ecco il canto irrisore Del cuculo (Govoni). Non è usato il femm. irriditrice, e solo raramente si trova la forma irrisóra: i Saducei, setta arida, ... irrisora, maligna (Guerrazzi) ...
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intellettualismo
s. m. [der. di intellettuale]. – 1. Nel linguaggio filos., con accezione generica, ogni concezione che dia particolare valore all’attività conoscitiva dell’intelletto, o subordinando [...] essa le altre funzioni mentali, o comunque basando precipuamente su di essa la conquista della verità: l’i. etico di Socrate; l’i. illuministico. 2. Con sfumatura riduttiva o polemica, ogni forma di teoreticismo e razionalismo a cui manchi il senso ...
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pensatoio
pensatóio s. m. [der. di pensare]. – Termine con cui si traduce usualmente il greco ϕροντιστήριον (v. frontisterio), con cui Aristofane nelle Nuvole indica scherz. la casa dove Socrate filosofeggia [...] insieme con i suoi scolari: un comitato d’esperti ..., seduti in un socratico p., come nelle «Nuvole» d’Aristofane (E. Cecchi); quindi, in frasi per lo più scherz., luogo appartato e silenzioso in cui ...
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interrogare
v. tr. [dal lat. interrogare, comp. di inter- e rogare «chiedere»] (io intèrrogo, tu intèrroghi, ecc.). – 1. Rivolgere a qualcuno una o più domande per avere chiarimenti, informazioni, spiegazioni [...] di un candidato per volta. Usato anche assol.: i. con calma, con bonomia; è un professore che non sa i.; Socrate insegnava interrogando. c. Rivolgere un’interrogazione (v.) in un’assemblea legislativa: i. il governo sulle pensioni di invalidità. d ...
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frontisterio
frontistèrio s. m. [dal gr. ϕροντιστήριον, der. di ϕροντίζω «riflettere»]. – Termine con cui Aristofane designa scherzosamente nella commedia Le nuvole il luogo di meditazione di Socrate [...] (e reso di solito nelle traduz. ital. con pensatoio) ...
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Scultore greco (prima metà sec. 5º a. C.). Pausania ne ricorda la statua marmorea di culto della Δινδυμήνη μήτηρ per il santuario fondato da Pindaro a Tebe. Altre fonti ricordano un monumento delle Cariti e un'erma presso i Propilei ad Atene....
Pittore greco (sec. 4º a. C.), allievo di Pausia; fu tra i migliori maestri dell'encausto. I quadri rappresentanti Asclepio e le figlie Igea, Egle, Panacea, e un altro che raffigura Ocno, attribuiti a lui in qualche fonte letteraria, vanno più...