permissivo
(ant. permessivo) agg. [dal lat. mediev. permissivus, der. di permissus, part. pass. di permittĕre «permettere»]. – 1. Che permette, che concede un permesso: risposta permissiva. In partic., [...] : scuola, educazione p.; genitori p.; professore, maestro p., troppo p.; in partic., società p. (ingl. permissive society), espressione con cui si è definita la società degli anni Sessanta (e parte dei Settanta) in quanto, soprattutto nei paesi ...
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comunismo
s. m. [dal fr. communisme; v. comunista1]. – 1. a. Dottrina che, sulla base delle formulazioni teoriche di Marx e Engels, propugna un sistema sociale nel quale sia i mezzi di produzione sia [...] alla proprietà privata e trasformati in proprietà comune, e la gestione e distribuzione di essi venga esercitata collettivamente dall’intera società nell’interesse e con la piena partecipazione di tutti i suoi membri. b. L’insieme dei movimenti e dei ...
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OPV1
OPV1 (meno com. opv) s. f. – Sigla di offerta pubblica di vendita, con cui, nel linguaggio econ., è indicata un’operazione che consiste nel collocamento sul mercato, da parte delle società autorizzate, [...] di azioni già esistenti, cioè non di nuova emissione, a prezzi e quantità prefissati. L’introito che deriva dalla loro vendita spetta ai soci e non alla società emittente. ...
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opzione1
opzióne1 s. f. [dal lat. optio -onis, che ha la stessa radice di optare «optare»]. – Libera scelta, atto della volontà con cui si opta per l’una o per l’altra di due o più soluzioni, di due [...] vacante o a una sede suburbicaria, e ai cardinali dell’ordine dei diaconi di passare ad altra diaconia vacante o anche all’ordine dei preti. Nelle società per azioni, diritto di o. (o di scelta), il diritto riconosciuto a favore degli azionisti delle ...
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diramazione
diramazióne s. f. [der. di diramare]. – 1. a. Il diramarsi, il dividersi in rami: la d. di una pianta; la d. di una rete viaria; d. di una vena; nella tecnica ferroviaria, stazione di diramazione, [...] e dell’aorta (Redi). In usi fig., ciascuna delle succursali o degli organi periferici di una società, di un’azienda o di altra organizzazione: società industriale, casa di commercio, agenzia, che ha diramazioni in varie città; una setta segreta che ...
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neuroetica
s. f. Lo studio del comportamento etico sulla base dei progressi compiuti nell’ambito delle neuroscienze. ◆ la Dana Alliance for Brain, l’organizzazione no profit che promuove la settimana [...] comportamento, della personalità e della coscienza possono influenzare le nostra stessa idea della natura umana e del vivere in società? Sono quesiti che richiedono una risposta, perché tutto ciò che esprimono è già realtà o sta bussando alla porta ...
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investimento
investiménto s. m. [der. di investire]. – 1. Impiego di una somma di denaro in un’impresa o nell’acquisto di valori o anche di oggetti: fare un buon, un cattivo i., un i. sbagliato. In senso [...] al fine di un collocamento comune (in azioni, obbligazioni, immobili, ecc.), che viene deciso e realizzato dalla direzione della società secondo il principio della diversificazione del rischio. 2. L’atto e il fatto di investire, cioè di assalire con ...
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new company
loc. s.le f. inv. Impresa o società di nuova costituzione, attiva specialmente nei settori della nuova economia. ◆ Un altro fattore per mezzo del quale le new company sono valutate è costituito [...] 2002, p. 16, Economia) • Tradotto in linguaggio comprensibile, vuol dire che l’Asam praticamente si svuota. Cioè: la società che, per conto della Provincia, detiene le quote pubbliche di Sea e Tangenziale esterna milanese (Tem), dovrà girarle alla ...
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direttore
direttóre s. m. [dal lat. director -oris, der. di dirigĕre «dirigere», part. pass. directus]. – 1. (f. -trice, scherz. -tóra) Chi dirige, chi ha la direzione di un istituto, di un’azienda, [...] , il dirigente addetto ai problemi logistici e organizzativi inerenti all’attività di una società sportiva; d. tecnico, il dirigente che coordina l’attività tecnica di una società sportiva, ne segue gli allenamenti, le partite o le gare, decide della ...
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diritto2
diritto2 (ant. dritto) s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In senso ampio, nel linguaggio letter. (non quindi come termine tecnico del linguaggio giur.), ciò che è giusto, o è sentito [...] giusto, come appartenente cioè o improntato a quel complesso di principi morali che regolano i rapporti tra gli uomini uniti in società: possedere innato il senso del d.; conoscere, distinguere il d. e il torto (per altri esempî, v. dritto2). 2. a ...
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società Insieme di individui o parti uniti da rapporti di varia natura, tra cui si instaurano forme di cooperazione, collaborazione e divisione dei compiti, che assicurano la sopravvivenza e la riproduzione dell’insieme stesso e dei suoi membri.
Antropologia
Anche...
Il codice civile italiano prende in considerazione il fenomeno societario nel Libro V, titolo V, avendo riguardo al momento e al modo della sua costituzione, ai rapporti tra soci, e tra soci e terzi, astraendo dall’altro aspetto del fenomeno...