eccezionalismo
s. m. La convinzione di essere investiti di un ruolo e di una missione ritenuti eccezionali e straordinari. ◆ Il grande economista [Paul Samuelson] riflette da filosofo. Tanto che potrebbe [...] , terrorismo e proliferazione delle armi di distruzione di massa, propone una sfida che va al di là degli interessi dei singoli paesi e che società diverse possono accettare senza pregiudicare i propri. (Henry Kissinger, Stampa, 5 maggio 2005, p. 26 ...
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empowerment
s. m. inv. Accrescimento di potere, miglioramento. ◆ I Governi devono anche assicurare che la crescita e i mercati lavorino a favore dei poveri, attraverso tre tipi di processi, guidati dai [...] di genere in tutti i programmi e progetti di cooperazione allo sviluppo». (Giuliana Sgrena, Manifesto, 21 gennaio 2004, p. 7, Società) • [Jeremy] Rifkin sostiene che urge «dar potere a chi non ce l’ha», perché gran parte dell’impotenza di fronte ...
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Eurabia
s. f. L’Europa in via di arabizzazione, secondo la visione della giornalista e scrittrice Oriana Fallaci (1929-2006). ◆ Che cosa vuol dire Eurabia? È un neologismo geografico che la giornalista [...] , che aumentano sempre di numero, solo dei focolai di terrorismo, chi giudica impossibile l’integrazione degli islamici nelle nostre società cristiane e laiche. Non tutti condividono questi timori. (Arrigo Levi, Stampa, 26 settembre 2007, p. 29 ...
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knowledge worker
loc. s.le m. Operatore intellettuale, della conoscenza: chi mette a profitto conoscenze teoriche e specialistiche, spesso con contratti di collaborazione o a termine, specialmente nel [...] miliardi di dollari di prodotti. Da un altro lato ancora, comincia a intravederne i costi reali. Secondo uno studio della Basex, una società di ricerche di New York, il nuovo modo di lavorare porta in media a uno spreco di 2,1 ore al giorno per ...
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criminogeno
criminògeno agg. [comp. di crimine e -geno; propr., «che genera il crimine»]. – Nel linguaggio sociologico, termine con cui si intende ricondurre fenomeni di patologia sociale (quali l’aumento [...] della delinquenza, o più semplicemente della devianza) a fattori interni di istituti e formazioni sociali (istituzioni c.) o della società stessa (società c.) in cui si manifestano. ...
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extraistituzionale
(extra-istituzionale), agg. Che avviene al di fuori delle istituzioni, che non ne fa parte. ◆ [Da tempo Marco Pannella] Non ha più cercato effettivamente mediazioni politiche tradizionali, [...] che sia); nell’aggressione ad altre indipendenti funzioni dello Stato (la magistratura), della politica (l’opposizione), della società (la stampa) e, infine, nella creazione di un potere «autonomo», privato, extraistituzionale. (Giuseppe D’Avanzo ...
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dacriologia
s. f. In medicina, settore che studia il fenomeno della lacrimazione nell’essere umano. ◆ Le lacrime sono controverse anche dal punto di vista fisiologico. Solo da pochi decenni sono studiate [...] una speciale disciplina, la dacriologia (da dàkryon, che in greco significa appunto lacrima). (Claudio Altarocca, Stampa, 13 marzo 2002, p. 21, Società e Cultura) • Con il progredire dell’età - come spiega Stefano Gambaro, segretario della S.I.D.S.O ...
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roaming
〈róumiṅ〉 s. ingl. (propr. «vagabondaggio»), usato in ital. al masch. – Nella telefonia mobile cellulare, accordo tra società che permette ai clienti di utilizzare la rete delle telecomunicazioni [...] di altre società, per es. quando si è all’estero. ...
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quacchero
quàcchero (o quàcquero) agg. e s. m. (f. -a) [dall’ingl. quaker, propr. «tremante», der. di (to) quake «tremare»]. – 1. Appartenente al movimento e alla setta protestanti sorti in Inghilterra [...] violenza, alle guerre e al servizio militare, sono animati da forte egualitarismo e grande rigorismo morale. Anche come agg.: le società, le chiese quacchere; poco com. la locuz. avv. alla quacchera, al modo dei quaccheri, talora anche alludendo a ...
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de-emozionalizzato
p. pass. e agg. Privato della capacità di provare emozioni. ◆ il rimedio farmacologico al blocco della depressione è peggio del male, perché, mettendo a tacere il sintomo, vietando [...] conseguente inaridimento della vita interiore, desertificazione della vita emozionale, omogeneizzazione alle norme di socializzazione richieste dalla nostra società a cui fanno più comodo - e non è scoperta di oggi - robot de-emozionalizzati e automi ...
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società Insieme di individui o parti uniti da rapporti di varia natura, tra cui si instaurano forme di cooperazione, collaborazione e divisione dei compiti, che assicurano la sopravvivenza e la riproduzione dell’insieme stesso e dei suoi membri.
Antropologia
Anche...
Il codice civile italiano prende in considerazione il fenomeno societario nel Libro V, titolo V, avendo riguardo al momento e al modo della sua costituzione, ai rapporti tra soci, e tra soci e terzi, astraendo dall’altro aspetto del fenomeno...