eco-comunista
s. m. e f. Chi si riconosce nelle posizioni politiche della sinistra comunista e mostra particolare attenzione ai problemi dell’ambiente. ◆ L’esecutivo è formato da una coalizione tra i [...] » catalana) ma il problema dei soldi sarà lo scoglio principale nei negoziati. Lo prevedono i dirigenti del Partito socialista catalano, i nazionalisti di Sinistra repubblicana e di Convergenza e Unione, gli eco-comunisti di Sinistra Unita, tutti ...
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rosso
rósso agg. e s. m. [lat. rŭssus]. – 1. Uno dei colori dello spettro della luce visibile, precisamente quello corrispondente alla regione di lunghezze d’onda maggiori, approssimativamente comprese [...] insegna bandiere o altri elementi distintivi di colore rosso. In partic.: a. Riferito a partiti, movimenti o anche stati e governi socialisti e comunisti: i partiti r., le forze r., un’amministrazione r., e regioni r., comuni r.; terrorismo r. e nero ...
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giallo
agg. e s. m. [dal fr. ant. jalne, che è il lat. galbĭnus, der. di galbus «verde, giallo»]. – 1. a. agg. e s. m. Uno dei sette colori fondamentali, o colori dell’iride, compreso tra l’aranciato [...] stesso periodo, erano detti gialli in Romagna gli aderenti alle leghe repubblicane in lotta con i rossi, cioè con i socialisti. L’espressione sindacato g. è talora ripetuta anche oggi nella polemica politico-sindacale per indicare un sindacato che si ...
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anarchico-socialista
loc. s.le m. Fautore di un socialismo anarcoide e dai metodi violenti. ◆ [tit.] «Questo è niente, vedrete a Genova». Parla il capo delle «tute nere»: siamo anarchici-socialisti. [...] quali Decio [Anzani] fu fortemente influenzato. (Stampa, 3 giugno 2006, Tuttolibri, p. 6).
Composto dai s. m. e f. e agg. anarchico e socialista.
Già attestato nel Corriere della sera del 6 gennaio 1992, p. 5 (Serena Zoli).
V. anche anarcosocialista. ...
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antieuropeista
s. m. e f. e agg. Chi o che è contrario al processo di unificazione europea. ◆ Meglio applicare bene nei prossimi anni i bilaterali e lasciar maturare i tempi, dice il Governo di Berna, [...] , a Villepinte, mentre Ségolène Royal parlava della sua Francia «più giusta» e «più forte» c’erano i dirigenti socialisti di tutte le correnti. Da [Laurent] Fabius, capo degli antieuropeisti, a [Dominique] Strauss-Khan, il socialdemocratico. Mancava ...
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tardodemocristiano
(tardo-democristiano), agg. Relativo alla fase finale della storia della Democrazia Cristiana. ◆ [Giuseppe] Brugnoli, che è stato direttore de «L’Arena» e conosce l’anima della città, [...] accordo con il Ppi e i piccoli gruppi centristi di [Clemente] Mastella e [Lamberto] Dini (ma non con i socialisti di [Enrico] Boselli) non può essere solo la riedizione di un partito tardodemocristiano, pensato per rastrellare seggi moderati in ...
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democrazia
democrazìa s. f. [dal gr. δημοκρατία, comp. di δῆμος «popolo» e -κρατία «-crazia»]. – 1. a. Forma di governo in cui il potere risiede nel popolo, che esercita la sua sovranità attraverso istituti [...] . 3. non com. Comportamento democratico, cioè affabile e cordiale, nei rapporti con i dipendenti e le persone di condizione sociale più modesta, determinato soprattutto da rispetto per i loro diritti e il loro lavoro: dare prova di democrazia; la sua ...
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fondativo
agg. Che rappresenta la fondazione di qualcosa; che ne costituisce il fondamento, la base. ◆ L’esodo, la frattura culturale, col suo «morire per rinascere», è un tratto fondamentale del cristianesimo. [...] a governare! Non si tratta di negoziare un nuovo patto con il Cavaliere. Si deve prendere atto che le divergenze tra socialisti e centro-destra non sono solo di programmi o di prospettive ideali, ma sono di natura fondativa. (Rino Formica, Gazzetta ...
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dissènso s. m. [dal lat. dissensus -us, der. di dissentire «dissentire»]. – 1. Mancanza di consenso, di accordo; diversità di parere, di sentimento e sim.: esprimere, manifestare il proprio d. (anche con [...] direttive, le linee d’azione sia in generale sia riguardo a problemi particolari: il d. nella Chiesa, nei paesi socialisti, ecc.; soprattutto frequente la locuz. del dissenso, con valore attributivo: gruppi, movimenti del d.; i cattolici del d.; gli ...
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orbanizzare v. tr. Conformare ai modelli, alle proposte e alle scelte del politico ungherese Viktor Orbán || orbanizzarsi v intr. pron. Conformarsi alla linea politica e ai comportamenti del politico ungherese [...] 45% dei voti. Ne consegue che, per ciò che è implicito nei calcoli di Gyurcsany, alcuni partiti socialisti si vanno «orbanizzando». Il cancelliere austriaco, Christian Kern, definisce «comprensibile» la politica ungherese sui rifugiati forse perché ...
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partiti socialisti
Organizzazioni politiche del movimento operaio, comparse a partire dall’ultimo quarto del 19° sec. e tuttora operanti in molti Paesi del mondo.
Dalla nascita dei partiti socialisti al crollo della seconda Internazionale
Il...
(russo Socialisty-revoljucionery) Partito politico russo fondato nel dicembre 1901 per iniziativa, fra gli altri, di V.M. Černov, con un programma incentrato sulla socializzazione delle terre. Promotore nei primi anni del 20° sec. di clamorosi...