tuffare
v. tr. [dal longob. *taufan]. – 1. Immergere nell’acqua o in liquido (s’intende, di solito, con una certa forza e decisione): prese il bambino per le ascelle e lo tuffò sotto le onde; t. i panni [...] ’oceano. Di aeroplano, scendere in picchiata. b. fig. In usi letter., t. nel sonno, addormentare, sprofondare nel sonno: soave sonno mi ripigliò; né prima nel profondo di quello fui tuffato che ... (Boccaccio); Ed essi [i venticelli propiziatori del ...
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sapore
sapóre (ant. o dial. savóre) s. m. [lat. sapor -ōris, der. di sapĕre «avere sapore»]. – 1. Ciascuna delle sensazioni specifiche del gusto, provocata dal contatto delle sostanze alimentari con [...] s.; specificando: avere un buon s., un s. gradevole, un cattivo s.; s. dolce, amaro, salato, acido, aspro, soave, delicato, forte, piccante, disgustoso, nauseante; una bevanda di s. dolciastro; sostanza di odore e s. caratteristici; il s. tipico ...
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accompagnare
v. tr. [der. di compagno] (io accompagno, ... noi accompagniamo, voi accompagnate, e nel cong. accompagniamo, accompagniate). – 1. a. Seguire una persona, andare con essa come compagno per [...] , io ti accompagno con la chitarra. Fig.: il mormorio del ruscello accompagnava i suoi lamenti; Quel rosignuol che sì soave piagne Forse suoi figli o sua cara consorte ... E tutta notte par che m’accompagne (Petrarca). ◆ Part. pass. accompagnato ...
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odorare
v. tr. e intr. [dal lat. odorari «sentir odore, fiutare l’odore»] (io odóro, ecc.). – 1. tr. a. Fiutare qualche cosa per sentirne l’odore: o. un fiore, un profumo; odora questo latte, mi sembra [...] acido; con uso assol.: Un alber ... Con pomi a odorar soavi e buoni (Dante), cioè che, se odorati, emanano un soave profumo. b. fig., non com. Avere sentore di qualche cosa, indovinare da qualche indizio, intuire (cfr. i più com. subodorare e fiutare ...
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odore
odóre s. m. [lat. odor -oris, affine a olere (v. olire), il cui tema compare anche come primo elemento in olfactus (v. olfatto)]. – 1. a. La sensazione specifica dell’organo dell’olfatto, diversa [...] sento nessun o.; più in partic., indicando la qualità della sensazione: buon o.; cattivo o.; o. gradevole, sgradevole; un o. soave; o. grato, inebriante; un o. nauseabondo; o. forte, acre, acuto, penetrante; o specificando la cosa o la sostanza da ...
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mellifluo
mellìfluo agg. [dal lat. tardo mellifluus, comp. di mel mellis «miele» e tema di fluĕre «scorrere»]. – Propr., da cui scorre il miele, che stilla miele; com. solo in senso fig., dolce, soave, [...] soprattutto con riferimento alla parola: la soavità delle parole m. (Boccaccio); dottore m. (lat. doctor mellifluus) è detto per antonomasia s. Bernardo. Più spesso riferito a linguaggio e atteggiamenti di una dolcezza affettata, insinuante, spesso ...
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consorte
consòrte (ant. consòrto) agg. e s. m. e f. [dal lat. consors -ortis, comp. di con- e sors «sorte»]. – 1. agg., letter. a. Che partecipa della medesima sorte di altri: Qual si fé Glauco nel gustar [...] risulti in posizione di superiorità rispetto al marito stesso. Nell’uso poet., anche riferito ad animali: Quel rosignuol, che sì soave piagne Forse suoi figli, o sua cara c. (Petrarca). 3. s. m., ant. a. Parente, consanguineo: tutti miei consorti Ha ...
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letizia
letìzia s. f. [dal lat. laetitia, der. di laetus «lieto»]. – Sentimento di gioia intima e serena: provare viva l., una soave, un’indicibile l.; avere l’animo pieno di l.; dare, arrecare l.; essere, [...] vivere in l.; servire il Signore in l., alternando il lavoro a una sana allegria (ricordo dell’espressione biblica «Servite Domino in laetitia», salmo 99, 2, a cui s’ispirò s. Filippo Neri nel dettare ...
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elitropio
elitròpio s. m. – Altra variante ant. e letter. di eliotropio, il minerale e soprattutto la pianta: girasole, ovvero fior del sole peruano, o e. peruano maggiore (Redi). Nel linguaggio letter., [...] anche sinon. di girasole: con quel desìo Ond’e. s’accompagna al sole (Carducci); come l’elitropio Al sol, volgeasi al suono la soave Donna (D’Annunzio). ...
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rosignolo
roṡignòlo (o ruṡignòlo; meno com. roṡignuòlo e ruṡignuòlo) s. m. [dal provenz. rosinhol, che è il lat. *lusciniolus, dim. di luscinia «usignolo»]. – Varianti ant. o letter. o region. di usignolo: [...] Quel rosignuol che sì soave piagne (Petrarca); Il guarda avvolta in lungo velo, e plora Col rosignuol (Foscolo); Nidi portiamo ancor di rusignoli (Carducci); come un coro di bei rosignoli è attraversato dallo strido d’un gufo (Bacchelli). Come nome ...
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Soave Comune della prov. di Verona (22,7 km2 con 6847 ab. nel 2008). Il centro è posto a 40 m s.l.m. alle estreme propaggini dei Monti Lessini, sulle rive del torrente Tremegna (affluente dell’Alpone). Ha aspetto assai suggestivo, per la cinta...
soave
Alessandro Niccoli
La definizione semantica proposta in Cv II VII 5 ‛ soave ' è tanto quanto ‛ suaso ', cioè abbellito, dolce, piacente e dilettoso, è suffragata con un etimo ovviamente inaccettabile, desunto da Uguccione da Pisa (Busnelli,...