slang
〈släṅ〉 s. ingl. [di etimo incerto] (pl. slangs 〈släṅ∫〉), usato in ital. al masch. – Insieme di espressioni che si adoperano (spec. da certe classi o gruppi) in luogo di quelle del linguaggio usuale, [...] a scopo di maggiore espressività, ma non di segretezza (differisce in questo dal gergo) ...
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delulu agg. (iron.) Nel linguaggio dei social media, viene detto di chi, e spesso da chi, si abbandona a fantasie irrealizzabili e destinate a essere infrante, per es. vagheggiando relazioni sentimentali [...] a qualcosa che è successa all’utente. (Team Digitale, Rds.it, 28 settembre 2023, Viral News) • Delulu: uno degli slang che si è diffuso maggiormente negli ultimi anni tra i giovani, “delulu”, deriva dall’aggettivo inglese “delusional” (“delirante”) e ...
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slayare v, intr. Nel linguaggio dei social media, fare un ottimo lavoro, realizzare una performance molto soddisfacente, usato in modo impressivo in una dimensione colloquiale. ◆ E poi ci sono “Slay” (mutuato [...] “La madre”, è arrivata qua a RADIO ITALIA LIVE – IL CONCERTO “per servire” e “ha slayato” anche durante le prove. Questo slang tipico della Generazione Z lo padroneggia tanto bene quanto le sue canzoni, per ultima “Femme Fatale” che le è “costata” un ...
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melodrammese
s. m. (iron.) Il linguaggio tipico del melodramma. ◆ rifacimenti in stile joyciano, invenzione di slang spaziale, melodrammese parodiato, ancora droghese e sessualese, montaggio e rimontaggio [...] dei nomi «in forme inattese o stravaganti». (Enzo Golino, Repubblica, 31 luglio 2007, p. 42, Cultura).
Derivato dal s. m. melodramma con l’aggiunta del suffisso -ese ...
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jam-session
‹ǧäm sèšën› locuz. ingl. [comp. di jam, che nello slang musicale statunitense significa «improvvisazione» e session «seduta»] (pl. jam-sessions ‹... sèšën∫›), usata in ital. come s. f. – [...] Riunione di musicisti di jazz che, senza arrangiamenti o orchestrazioni preventive, si avvicendano in improvvisazioni sulle armonie di un tema prestabilito ...
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gorilla
s. m. [dal gr. Γόριλλαι plur., adattam. di una voce africana con cui Annone, un viaggiatore cartaginese del sec. 5° a. C., dice nel suo Periplo di aver sentito chiamare certe donne selvagge e [...] dall’aspetto scimmiesco, grossolano e brutale: è un g., pare un gorilla. In usi più recenti, e per imitazione dello slang angloamericano (ma anche dell’uso francese), uomo di corporatura robusta a cui è affidata la sorveglianza in certi ambienti come ...
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pub
〈pḁb〉 s. ingl. [accorciamento di public house «edificio pubblico», nello slang ingl.] (pl. pubs 〈pḁb∫〉), usato in ital. al masch. – In Gran Bretagna, locale pubblico nel quale si servono agli avventori [...] birra e bevande alcoliche (talora anche piatti freddi). Per estens., con riferimento ad altre nazioni, tipo di locale che si ispira allo stile dei pub inglesi ...
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sala del buco
loc. s.le f. Luogo adibito al consumo vigilato di sostanze stupefacenti. ◆ «Una simile esperienza – riprende [Federico] Parea – è stata tentata lo scorso anno a Roma. Esponenti di An hanno [...] », 50 metri quadrati con 10 compartimenti per iniettarsi quasi sempre «café con leche» (il mix di eroina e cocaina in slang), e un edificio di 900 metri quadrati con centro di pronto soccorso, accoglienza per 50 tossici, mensa per 180 posti, docce ...
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bufu
(Bufu) (spreg.) Sigla dell’espressione gergale angloamericana By Us Fuck U (‘per quanto ci riguarda, vaffanculo’), insulto adoperato nei testi di canzoni rap come risposta ad attacchi verbali mossi [...] Bufu è l'acronimo di "By Us Fuck You", in cui la parola you è sostituita all'abbrevazione U, tipica dello slang americano. In italiano significa Da parte nostra vai a quel paese, ovviamente espresso in modo più colorito. Quest'espressione nasce come ...
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hedgiare
v. tr. Nel linguaggio economico-finanziario, coprire una posizione, di solito in perdita, dal rischio di fluttuazione di una variabile (cambio, interesse, prezzo, corso), acquistando o vendendo [...] lei, rientrata rapidamente nel ruolo, seria e incomprensibile ai più. Ma chi s'intende di finanza capirà e perdonerà lo slang: pure gli interessi ballano. (Armando Stella, Corriere della sera, 23 giugno 2010, p. 24, Cronache) • "Ne ha cominciato a ...
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P0eta australiano (Auburn 1876 - ivi 1934). Le sue opere, scritte nello slang australiano, hanno avuto vasta popolarità: The sentimental bloke (1915); Jim of the hills (1919); A book for kids (1921); Rose of Spadgers (1924), ecc.
Giornalista, narratore e commediografo americano di vena umoristica (Kentland, Indiana, 1866 - ivi 1944). Tra le sue opere narrative: Pink marsh (1897); Fables in slang (1900); Breaking into society (1903); Knocking the neighbours (1912); Bang-Bang...