logica
lògica (ant. lòica) s. f. [dal lat. logĭca, gr. λογική (sottint. τέχνη «arte»), dall’agg. λογικός: v. logico1]. – 1. Nel pensiero greco classico, la scienza del logos, ossia del pensiero in quanto [...] di logica, o quella parte del sistemadi un filosofo che espone i principî della logica: la l. di Aristotele; la l. di La ragione che è alla base di un determinato comportamento e che lo giustifica (anche con riferimento ad atti pubblici e a decisioni ...
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permanente
permanènte agg. e s. m. e f. [propriam., part. pres. di permanere]. – 1. agg. Che rimane durevolmente, che ha durata stabile, che continua a sussistere o a essere tale per un lungo periodo [...] di crisi p., in una p. agitazione; con riferimento a scioperi a oltranza, o ad altre forme di lotta sindacale, stato di lunga durata, ottenuta con varî sistemi, a caldo o a freddo (oggi in genere a freddo, con l’uso di particolari liquidi): avere la p ...
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equazione
equazióne s. f. [dal lat. aequatio -onis, der. di aequare «uguagliare»]. – Propr., uguaglianza, uguagliamento, pareggiamento. Il termine, raro con uso generico (si adopera tuttavia, a volte, [...] potenza massima con cui si presentano le variabili, e quindi le incognite); con riferimento a equazioni algebriche, e. lineare, quadratica, cubica, rispettivamente di primo, secondo e terzo grado; e. omogenea, equazione algebrica in più variabili in ...
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naturale
agg. [dal lat. naturalis]. – 1. Della natura, che riguarda la natura o si riferisce alla natura, nel suo sign. più ampio e comprensivo: filosofia n., locuz. con la quale si indicò in passato [...] nei periodi fertili, senza ricorrere a sistemi meccanici o chimici. d. Di qualità, istinti, caratteri, che l’uomo riferito a frequenza o a periodo, è generalmente sinon. di proprio: frequenza n. di un’antenna; periodo n. delle vibrazioni spontanee di ...
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organico
orgànico agg. e s. m. [dal lat. organĭcus, gr. ὀργανικός «attinente alle macchine, agli strumenti; che serve di strumento», der. di ὄργανον: v. organo] (pl. m. -ci). – 1. agg. Che si riferisce [...] originaria; spesso anche in senso fig., con riferimento a istituzioni, sistemi e sim. In psichiatria, sindrome o., del fine a cui sono coordinate: un complesso o. di leggi; un tutto o. (di cose o anche di persone); un’opera o.; un libro, un trattato o ...
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bacino
s. m. [lat. *bac(c)inum, prob. di origine gallica]. – 1. Denominazione generica di recipienti di terracotta, di metallo o di altro materiale, di forma rotonda, bassi e a bordi rovesciati, destinati [...] (con riferimento alla donna, le espressioni, adoperate anche nel linguaggio corrente, essere stretta o larga di bacino). ed è il caso disistemi che presentano attrattori strani). 5. In geografia fisica, denominazione generica di depressioni o conche ...
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prova
pròva (ant. pruòva) s. f. [deverbale di provare; ma un lat. proba è già documentato in età tarda e medievale]. – 1. Atto, o serie di atti, operazione, procedimento, aventi lo scopo di conoscere, [...] elettriche: p. di isolamento, per accertare la capacità di tenuta del sistema isolante alle sovratensioni; fatti si è rivelato migliore di quanto pensassi; mettere qualcuno alla p., o a prova (anche con riferimento a qualità astratte: mettere ...
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modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e [...] , nelle locuz. a mio, tuo, suo m., ecc. (per ellissi da m. di vedere, di pensare, di ragionare, e sim.), come pare a me, a te, a lui, ecc.: lasciami soprattutto con riferimento a sistemi oscillanti, uno dei possibili stati dinamici del sistema, o ...
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pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante [...] Di coniazione recente la locuz. p. debole, con cui si è definita una tendenza della filosofia contemporanea che, a partire dalla crisi dei sistemi pieno di pensieri per tutti; non ha mai un p. per sua madre; con sign. più concr., con riferimento al ...
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zero
żèro agg. e s. m. [dal lat. mediev. zèphyrum, adattam. (Leonardo Fibonacci nel Liber abbaci, 1202) dell’arabo ṣifr «nulla, zero», calco del sanscr. śūnyá «vuoto» e poi «zero» (v. anche cifra)]. [...] 1 c): è uno dei due simboli (cifre) nel sistemadi rappresentazione binaria e nella rappresentazione binaria dell’informazione. Analogamente, apofonico); si parla in partic. di suffisso zero o desinenza zero con riferimento a forme per le quali non ...
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riferimento, sistema di
riferimento, sistema di in termini generali, insieme di oggetti geometrici e algebrici e di procedure che consente di individuare la posizione di un punto di uno spazio metrico e di caratterizzare mediante equazioni...
Affermazione, proposizione, tesi, opinione che, per il suo contenuto o per la forma in cui è espressa, appare contraria all’opinione comune o alla verosimiglianza e riesce perciò sorprendente o incredibile. Il termine fu usato già dagli stoici,...