avvisaglia
avviṡàglia s. f. [der. dell’ant. avvisarsi «affrontarsi»]. – Scaramuccia, scontro guerresco di poca importanza: a un’a. a Cerbaia di val di Pesa furono i nostri rotti da’ Tedeschi (G. Villani). [...] Il termine è oggi usato soprattutto nell’espressione prime a., primi segni di ostilità, e anche (con influenza di avviso), primi sintomi in genere, di una malattia, della maternità, di un pericolo, ecc. ...
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disgelo
disgèlo s. m. [der. di disgelare]. – 1. Fusione, scioglimento della neve e del ghiaccio per un aumento della temperatura: il periodo, la stagione del disgelo. 2. fig. Miglioramento dei rapporti [...] o gruppi di persone; distensione, cioè superamento di situazioni politiche, sociali e sim. particolarmente rigide e tese: sintomi, accenni di disgelo nella situazione internazionale; anche, l’attenuarsi di un controllo politico troppo rigido nella ...
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muto
agg. [lat. mūtus, voce derivata da una radice onomatopeica mu che, come il gr. μῦ-, riproduceva la formazione di suoni inarticolati prodotti a bocca chiusa]. – 1. a. Di persona che non può fare [...] non parleranno più al cuore d’altri. Nel linguaggio medico, si dice clinicamente muta una malattia che non presenta sintomi rilevabili all’esame clinico. d. In locuz. particolari: personaggi m., nelle rappresentazioni teatrali, quelli che non parlano ...
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lenitivo
agg. e s. m. [der. di lenire]. – 1. agg. Che ha per fine e per effetto di lenire, cioè di mitigare o attenuare un dolore o fastidio fisico: rimedio, farmaco l., e il potere l., l’azione l. di [...] addominali; con sign. più specifico nel linguaggio medico e farmaceutico, medicamento atto ad attenuare manifestazioni e sintomi fastidiosi (dolori, bruciori, pruriti, stimolo alla tosse, ecc.), somministrato per via cutanea, orale o parenterale. b ...
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rodenticida
agg. e s. m. [comp. di rodente, part. pres. di rodere (cfr. il nome lat. scient., Rodentia, dell’ordine roditori) e -cida] (pl. m. -i). – Nome generico di sostanze chimiche inorganiche (anidride [...] (irrorazioni o impolverazioni); per evitare che i roditori possano stabilire una relazione causale tra l’ingestione dell’esca e i sintomi manifestati da uno di loro si vanno sempre più diffondendo i r. ad azione anticoagulante, che solo dopo qualche ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare [...] combattimento (e fig. uno scontro verbale) di estrema v.; la v. di un’invettiva, di una stroncatura; di malattie, accessi, sintomi morbosi: la v. della febbre lo faceva delirare; calmare la v. della tosse; essere allarmati per la v. dell’epidemia; in ...
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inondazione
inondazióne s. f. [dal lat. tardo inundatio -onis, der. di inŭndare «inondare»]. – 1. a. L’atto, il fatto di inondare; allagamento di acque straripanti: il rapido scioglimento delle nevi, [...] una cavità organica; in partic., i. peritoneale, improvviso e abbondante spandimento di sangue nel peritoneo, dovuto a cause varie, tra le quali, caratteristica, la rottura di una tromba uterina gravida, con i sintomi di una emorragia acuta interna. ...
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scorbutico
scorbùtico agg. [der. di scorbuto] (pl. m. -ci). – 1. a. Di scorbuto, relativo allo scorbuto: sintomi s.; manifestazioni scorbutiche. b. Di persona affetta da scorbuto: un paziente s.; anche [...] sostantivato: ricoverare gli scorbutici. 2. fig. Che ha un carattere difficile e scontroso, che si comporta in modo scostante, spesso senza ragione o giustificazione: un vecchio acido e s.; una ragazza ...
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pneumoencefalite
s. f. [comp. di pneumo-2 e encefalite]. – In veterinaria, p. aviaria, malattia contagiosa virale del pollame, che si manifesta con sintomi a carico dell’apparato respiratorio, del sistema [...] nervoso centrale e dell’intestino ...
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soggetto2
soggètto2 s. m. [dal lat. tardo subiectum, sostantivazione del part. pass. subiectus: v. la voce prec.]. – 1. a. Argomento, tema: Don Rodrigo, senza indovinar precisamente il s. di quella visita, [...] caratteri clinici, a disposizioni patologiche, ecc.: la paziente è un s. nevropatico; intervento chirurgico eseguito in s. defedato; i sintomi delle malattie variano spesso a seconda dei soggetti. b. Nell’uso com. e fam. (con il sign. generico che ...
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