comparazione
comparazióne s. f. [dal lat. comparatio -onis, der. di comparare: v. comparare]. – 1. Paragone, confronto: c. di due sistemi; senza c., senza confronto, senza pari: uomo di legnaggio nobile [...] capacità di confronto che possiede l’aggettivo (e analogamente l’avverbio), e che trova espressione in mezzi morfologici e sintattici, rappresentati dai due gradi di comparazione, il comparativo e il superlativo (v. oltre). d. In retorica, figura con ...
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mobile
s. m. Telefono cellulare, telefono mobile. ◆ L’Authority prevedeva una diminuzione della quota del prezzo di una conversazione dal fisso al mobile del 36 per cento, da 172 a 110 lire/minuto. (Foglio, [...] E la «fusione Telecom-Tim sta inquinando il mercato del mobile grazie a sussidi incrociati e offerte non replicabili». (Alessandro Barbera, Stampa, 15 aprile 2007, p. 23, Economia).
Nuova funzione sintattica dell’agg. mobile, che si converte in s. m. ...
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categoria
categorìa s. f. [dal gr. κατηγορία «imputazione, predicato, attributo», der. di κατηγορέω «accusare, affermare, asserire»; lat. tardo categorĭa]. – 1. In generale, il predicato di una proposizione, [...] , classe di segni di un dato linguaggio che possono essere scambiati tra loro, in una data espressione sintatticamente corretta di quel linguaggio, mantenendone la correttezza formale, pur potendone alterare il valore di verità: è il caso della ...
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basso2
basso2 s. m. [uso sostantivato dell’agg.]. – 1. a. Parte bassa: tra la cima e ’l basso Si movien lumi (Dante); il b. della figura, della statua, del quadro; guardare qualcuno dall’alto in b., [...] che ha la tessitura (cioè l’àmbito dei suoni) più profonda: flauto b., clarinetto b., tromba bassa; con diversa collocazione sintattica, basso tuba, adattamento del ted. Bass Tuba, sinon. di tuba bassa (v. tuba1). c. La parte più grave di una ...
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si1
si1 pron. [lat. sē e sĭbi, accus. e dat. del pron. rifl. di 3a persona]. – 1. Forma atona del pronome rifl. di terza persona, sing. e plur., che serve alla coniugazione dei verbi riflessivi e in [...] che un uomo sopraffatto dal dolore non sa più quel che si dica (Manzoni). ◆ Per ciò che riguarda la collocazione sintattica, la particella si può essere proclitica al verbo (come negli esempî sopra citati), o posposta come enclitica ai verbi di modo ...
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trasposizione
traspoṡizióne s. f. [der. di trasporre]. – L’azione e l’operazione di trasporre, il fatto di venire trasposto, come mutamento reciproco di posto tra due o più elementi o parti di un insieme. [...] sia per errore sia volutamente durante la composizione o in sede di correzione delle bozze. b. In linguistica, con sign. generico, t. sintattica, lo spostamento di uno o più elementi della frase in posizione diversa da quello che è l’ordine normale o ...
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funzionale1
funzionale1 agg. [der. di funzione, sul modello del fr. fonctionnel]. – 1. a. Relativo a una funzione, inerente alle funzioni esercitate da una persona: competenza f.; privilegi f.; qualifiche [...] i bisogni pubblici. b. Linguistica f., la linguistica che ha per proprio oggetto di studio le funzioni (grammaticali, sintattiche, distintive, significative, ecc.) inerenti per principio agli elementi di cui è costituita una lingua (la forma è dunque ...
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paragrammatismo
s. m. [comp. di para-2 e grammat(ica), col suff. -ismo; cfr. agrammatismo e gr. tardo παραγραμματισμός «scambio di lettere (dell’alfabeto)»]. – Nel linguaggio medico, disturbo del linguaggio [...] parlato, consistente nell’alterare la struttura sintattica delle frasi e nell’usare ripetutamente espressioni scorrette o improprie. ...
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morfema
morfèma s. m. [der. del gr. μορϕή «forma», sul modello di fonema] (pl. -i). – In linguistica, elemento formale che conferisce aspetto e funzionalità alle parole e alle radici, definendone la [...] categoria grammaticale e la funzione sintattica. I morfemi (che, così definiti, si contrappongono sia ai lessemi sia ai monemi) possono essere isolati, come le preposizioni e le congiunzioni, o uniti alla radice, come affissi, desinenze, alternanze ...
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morfematico
morfemàtico agg. [der. di morfema, sull’esempio del fr. morphématique] (pl. m. -ci). – In linguistica, che riguarda i morfemi, come elementi formativi che definiscono la categoria grammaticale [...] o la funzione sintattica delle singole parole: analisi m. o a livello morfematico. ...
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I fenomeni fonetico-fonologici che si verificano nella lingua parlata a confine di parola vanno sotto il nome, ormai tradizionale, di fonetica sintattica o fonotassi. Nella linguistica più recente si preferisce utilizzare il termine di ➔ sandhi...