sandhi
〈sàndhi〉 s. m., sanscr. [propr. «legamento»; comp. di sam- «assieme» e tema di dhā- «porre, fare»; cfr. l’etimo di sintesi]. – Nella grammatica sanscrita (dalla quale l’uso si è esteso anche ad [...] tra parola e parola scrivendo unite le parole contigue. Il termine è spesso esteso a indicare fatti analoghi di fonetica sintattica (per es., il greco delle iscrizioni τημπολιν per τὴν πόλιν; l’ital. soprattutto per sopra tutto), anche là dove il ...
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spagnolismo
s. m. [der. di spagnolo]. – 1. Termine, locuzione o costruzione sintattica spagnola, introdotta in altra lingua, sia nella forma originaria sia con adattamento strutturale (cfr. ispanismo). [...] 2. Usanza venuta dalla Spagna; in partic., gusto del magniloquente nel parlare, del fastoso e dell’appariscente nel vivere; tendenza ad apparire più di quanto si sia, soprattutto economicamente (secondo ...
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fonosintassi
s. f. [comp. di fono- e sintassi]. – In linguistica, espressione abbreviata per fonetica sintattica, con cui si indicano complessivamente i fenomeni fonetici che sono in rapporto con l’incontro [...] delle parole nella frase, cioè nella catena parlata. Si tratta in genere di elisioni o di troncamenti (l’erba per la erba; gran confusione per grande confusione), di raddoppiamenti consonantici (addio, ...
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preposizione
prepoṡizióne s. f. [dal lat. praepositio -onis (der. di praeponĕre «preporre», part. pass. praeposĭtus), che traduce il gr. πρόϑεσις]. – 1. Il fatto di preporre, di essere preposto a un [...] da una parola accessoria che, premessa a un nome, a un pronome o a una espressione nominale, serve a precisarne la funzione sintattica: p. proprie (di, a, da, in, con, per, su, tra e fra), che non hanno accento proprio ma sono proclitiche, e possono ...
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sconnessione
sconnessióne s. f. [der. di connessione, col pref. s- (nel sign. 1)]. – 1. non com. Mancanza di connessione; sconnessura: riordinavo le tegole al caso di sconnessioni, di rotture e di pioggia [...] che trapelasse (C. Gozzi). 2. fig. Mancanza di coerenza, di connessione logica e sintattica: s. di idee, s. di un ragionamento, di un discorso. 3. a. In matematica e, più in partic., in topologia, il fatto di non essere connesso. b. In informatica, ...
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sconnesso
sconnèsso agg. [part. pass. di sconnettere]. – 1. Che non è ben connesso, che non forma un tutto unito e compatto: un assito, uno steccato, un tavolo s.; il soffitto era di assicelle di legno [...] il barroccio cominciò a sobbalzare sul lastricato s. di un cortile (Cassola). 2. fig. Mancanza di connessione logica e sintattica: fare dei discorsi s.; dire parole s.; un ragionamento, un periodo s.; strozzato dall’emozione, balbettò qualche frase ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante [...] da cui proviene e nella società in cui vive. c. G. del verbo, categoria grammaticale della coniugazione, di natura sintattica; nelle lingue indoeuropee non ha rilievo morfologico, ma consiste solo nella possibilità che ha ogni verbo di accordarsi ...
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purismo
s. m. [dal fr. purisme, der. di puriste «purista»]. – 1. Dottrina linguistica che rifiuta e condanna con intransigenza i neologismi e ogni tipo di apporto da altre lingue o dialetti, e propone [...] e indiscusso di autori classici di età considerate auree, per difendere e salvaguardare la purezza lessicale, grammaticale e sintattica della lingua nazionale. In partic., la corrente linguistico-letteraria diffusasi nei primi decennî del sec. 19 ...
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genitivo
agg. e s. m. [dal lat. genetivus o genitivus (casus), propr. «generativo», che nel sign. grammaticale è ricalcato sul gr. γενικὴ πτῶσις «caso che indica un genere» cioè una specificazione]. [...] nome declinato al genitivo, e usato per esprimere determinazioni accessorie (di tempo, di causa, ecc.), in posizione sintattica indipendente dalla proposizione reggente, analogo quindi all’ablativo assoluto latino. Per il g. sassone, v. sassone. Per ...
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innovazione
innovazióne s. f. [dal lat. tardo innovatio -onis]. – 1. a. L’atto, l’opera di innovare, cioè di introdurre nuovi sistemi, nuovi ordinamenti, nuovi metodi di produzione e sim.: la nostra [...] amare habeo (da cui poi l’ital. amerò); di innovazione lessicale è la sostituzione di caballus a equus «cavallo»; di innovazione sintattica è l’uso, nel latino parlato, di un elemento dimostrativo (per es. ille) in funzione di articolo (ital. il). 3 ...
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I fenomeni fonetico-fonologici che si verificano nella lingua parlata a confine di parola vanno sotto il nome, ormai tradizionale, di fonetica sintattica o fonotassi. Nella linguistica più recente si preferisce utilizzare il termine di ➔ sandhi...