correttezza
correttézza s. f. [der. di corretto]. – 1. L’essere corretto, esatto, privo di errori, spec. con riferimento al modo di esprimersi, alla proprietà linguistica: c. grammaticale, sintattica; [...] c. di pronuncia; parlare, scrivere con esemplare correttezza. 2. Comportamento verso gli altri basato sul rispetto e la buona educazione: agire, comportarsi con c.; la c. negli affari; se intendevi rescindere ...
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occhieggiare
v. tr. e intr. [der. di occhio] (io occhiéggio, ecc.). – 1. tr. Guardare di tanto in tanto, rivolgere occhiate compiaciute d’ammirazione o di desiderio (a persona dell’altro sesso, a oggetto [...] tra gli spazî vuoti di qualche cosa: le arance occhieggiavano tra le fronde. Con sign. affine, e con partic. costruzione sintattica: Una grande, magnifica stella, Che a un dipresso ... Occhieggia colla punta del cipresso Di Rio Bo (Palazzeschi). ...
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analisi
anàliṡi s. f. [dal gr. ἀνάλυσις, der. di ἀναλύω «scomporre, risolvere nei suoi elementi»]. – 1. Scomposizione di un tutto, concreto o astratto, nelle parti che lo costituiscono, soprattutto a [...] , scomposizione del periodo nelle proposizioni che lo compongono, o di una proposizione nei suoi elementi, per riconoscere la funzione sintattica che ciascun segmento ha nella frase. Nella critica e nella scuola, a. estetica, esame di un’opera d’arte ...
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sill
〈sil〉 s. ingl. (propr. «davanzale»; pl. sills 〈sil∫〉), usato in ital. al masch. – In geologia, filone di roccia eruttiva, di forma tabulare, che si è intruso parallelamente alla stratificazione [...] si uniforma spesso a criterî convenzionali, che non rispecchiano la reale situazione fonetica, e spec. le condizioni della fonetica sintattica; in italiano, per es., la divisione in sillabe in fin di riga è regolata dalle seguenti tre norme empiriche ...
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sillaba
sìllaba s. f. [dal lat. syllăba, gr. συλλαβή, der. del tema di συλλαμβάνω «prendere insieme, riunire»]. – La minima unità fonica (autonoma e distinta sotto l’aspetto dell’articolazione) in cui [...] si uniforma spesso a criterî convenzionali, che non rispecchiano la reale situazione fonetica, e spec. le condizioni della fonetica sintattica; in italiano, per es., la divisione in sillabe in fin di riga è regolata dalle seguenti tre norme empiriche ...
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sillessi
sillèssi (o sillèpsi) s. f. [dal lat. tardo syllepsis, gr. σύλληψις, der. di συλλαμβάνω «prendere insieme, unire»]. – 1. Figura retorica della grammatica classica, secondo la quale ciò che si [...] Θρῇχηϑεν ἄητον (Iliade IX, 5) «Borea e Zefiro che soffiano dalla Tracia» (ma soltanto Borea soffia dalla Tracia). 2. Particolarità sintattica per la quale l’accordo di un termine della frase avviene secondo il senso logico e non secondo le regole ...
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concordanza
s. f. [der. di concordare]. – 1. a. Il concordare, l’essere d’accordo, quindi conformità, esatta corrispondenza: c. di opinioni, di voleri; c’era c. fra le deposizioni dei varî testimoni; [...] il padre e la madre sono buoni), la prima sulle altre persone (tu e io andiamo), ecc. C. a senso, anomalia sintattica consistente in un allontanamento dalle norme della concordanza, il che si verifica quando due elementi di una frase si accordano non ...
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anantapodoton
anantapòdoton s. m. [traslitt. del gr. ἀνανταπόδοτον, neutro sostantivato dell’agg. ἀνανταπόδοτος «privo di corrispondenza simmetrica»]. – Termine derivato dalla retorica classica, con [...] ora ...; sia che ... sia che ...; e simili), viene espresso il solo primo elemento della serie e il pensiero si conclude poi in modo diverso, creandosi così un’ellissi sintattica che produce un effetto di sospensione, di brusca svolta del pensiero. ...
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gallicismo
s. m. [der. di gallico1, nel senso di «francese»]. – Voce, locuzione o costruzione sintattica francese, e anche dell’antico provenzale, introdotta in un’altra lingua; è in genere sinon. di [...] francesismo, ma con senso più ampio ...
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anastrofe
anàstrofe s. f. [dal lat. tardo anastrŏphe, gr. ἀναστροϕή «inversione» der. di ἀναστρέϕω «invertire, sconvolgere»]. – Particolare forma di metatesi propria delle lingue classiche, anche come [...] figura sintattica, che consiste nell’invertire l’ordine nel quale abitualmente si collocano due parole di un gruppo; per es. Romam versus (per versus Romam), quam ob rem (per ob quam rem), mecum, tecum, ecc. (invece di cum me, cum te, ecc.). Piu ...
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I fenomeni fonetico-fonologici che si verificano nella lingua parlata a confine di parola vanno sotto il nome, ormai tradizionale, di fonetica sintattica o fonotassi. Nella linguistica più recente si preferisce utilizzare il termine di ➔ sandhi...