gruppo
s. m. [dal germ. kruppa]. – 1. Insieme di più cose o persone, distinte l’una dall’altra, ma riunite insieme in modo da formare un tutto: un g. di case, di persone; un g. di stelle; un g. d’aziende; [...] delle terre rare, ecc.); insieme di atomi, detto anche radicale, che, pur non costituendo un’entità individuale, si mantiene unito solo elemento inverso il quale, moltiplicato a destra o a sinistra per l’elemento dato, dia come risultato l’unità. Un ...
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cosa rossa
loc. s.le f. Raggruppamento politico non ben definito nell’area della sinistra. ◆ [tit.] Il battesimo della «Cosa Rossa» [testo] Non è una novità che il segretario della Fiom Giorgio Airaudo [...] , p. II) • So anche che si formerà un’altra formazione politica di sinistra, la «cosa rossa». Ne stanno discutendo i segretari di quattro partiti della sinistraradicale, tutti uomini. (Lidia Menapace, Liberazione, 30 ottobre 2007, p. 1, Prima pagina ...
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leftismo
s. m. Atteggiamento politico di sinistraradicale. ♦ Ci siamo scampati i Gini Strada e i Baricchi, i Moretti e i Farinetti, gli elefanti del leftismo post-piciista e dell'antagonismo politicamente [...] , basta slogan». (Antonio Polito, Corriere della sera.it, 13 maggio 2019, Politica).
Dall'ingl. leftism ('posizione, corrente politica di sinistra').
Già attestato nel 1982 nella rivista «Cineforum», vol. 22, ed. 211-220, p. 40, con riferimento alla ...
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westplaining s. m. inv. L’atteggiamento paternalistico con il quale una parte dell’intellettualità progressista europea e statunitense presume di spiegare la geopolitica dei Paesi dell’ex blocco sovietico [...] “Ovest”, e il verbo explain, che significa “spiegare” – è stato coniato dalla sinistra dell’Europa dell’Est e si riferisce alla tendenza di un certo progressismo radicale occidentale a considerare tutto ciò che accade ad Est della Germania come un ...
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radicalismo
s. m. [der. di radicale (nel sign. 2), sul modello del fr. radicalisme, ingl. radicalism]. – 1. a. Atteggiamento e programma radicale, intransigente, in campo politico e sociale. Con riferimento [...] più concreto alla storia parlamentare europea, tendenza «democratica», di sinistra, del liberalismo europeo (v. radicale). b. Dottrina filosofica, sviluppatasi in Inghilterra tra la fine del sec. 18° e la prima metà del 19°, per opera soprattutto di ...
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radicalume
s. m. (iron. spreg.) Quanti, per moda o snobismo, ostentano idee della sinistraradicale. ◆ Colossale truffa, proditorio attacco a un governo di centrodestra che non piace a quel radicalume [...] chic, opportunista e irresponsabile, che ammicca, strusciandosi, alle tute nere e bianche. (Giornale, 28 agosto 2001, p. 4, Interni).
Derivato dall’agg. radicale con l’aggiunta del suffisso -ume. ...
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abertzale
agg. Patriottico, nazionalista. ◆ Da anni tutti i terroristi scontano le loro condanne in prigioni lontane dalla regione. In realtà, continuano, «solo 21 sono stati trasferiti dalle Baleari [...] 2001, p. 8, Estero) • L’ennesima dimostrazione di forza dell’Eta coincideva con una giornata particolare: la sinistraradicale abertzale (Batasuna e associazioni vicine) ha proclamato uno sciopero generale per protestare contro le autorità che non ...
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sicuritario
agg. Finalizzato al mantenimento della sicurezza sociale e dell’ordine pubblico. ◆ Da undici anni Maurizio Rotaris anima e motore di Sos Exodus, avamposto creato dall’associazione di don [...] Ma qualcosa in giunta dev’essere pur successo. [Filippo] Penati avrà pur dovuto far qualche promessa alla sinistraradicale che da giorni (dopo aver coniato un orribile neologismo) maledice le «politiche sicuritarie e repressive» che Penati vorrebbe ...
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reazione
reazióne s. f. [der. di reagire, secondo il modello del rapporto agire-azione]. – Azione che si oppone ad altra azione. Da questo sign. centrale e generale si articolano i varî sign. che la [...] di reazione; i due membri sono separati da una freccia orientata da sinistra a destra, nel caso di una r. irreversibile (tale, cioè, un prodotto intermedio (generalmente un atomo o un radicale) che prende parte al successivo stadio di reazione. ...
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svolta
svòlta s. f. [der. di svoltare1 (deverbale a suffisso zero)]. – 1. a. L’azione, il fatto di svoltare, di passare da una direzione a un’altra, su strada o anche su corsi d’acqua: divieto di s. [...] parla di punto di svolta. 2. fig. Mutamento, cambiamento radicale di una situazione, o di una linea di condotta o d s. improvvisa nella politica economica; la s. (a destra o a sinistra, conservatrice o progressista, ecc.) di un partito o di un governo ...
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Spartakusbund Gruppo della sinistra radicale marxista sorto in Germania nel 1916, aderente all’Unabhängige Sozialdemokratische Partei Deutschlands (l’USPD, separato dalla socialdemocrazia d’ispirazione più moderata) e confluito nel gennaio 1919...
Uomo politico greco (n. Atene 1974). Laureato in Ingegneria e attivo in politica sin dall’adolescenza, è stato segretario generale della formazione giovanile di Synaspismós (1999-2003) per poi entrare nel comitato centrale del partito nel 2004....