timite
s. f. [der. di timo2, col suff. medico -ite]. – In medicina, ogni processo infiammatorio acuto o cronico a carico del timo: le forme acute consistono in una reazione infiammatoria, talora suppurativa, [...] per lo più secondaria a infezioni acute (erisipela, difterite, varicella, ecc.); le forme croniche conseguono a malattie infettive acute e croniche, soprattutto tubercolosi e più raram. sifilide, e possono evolvere in forma atrofica o ipertrofica. ...
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stomatite
s. f. [der. di stomato-, col suff. medico -ite]. – 1. In medicina, processo flogistico che si sviluppa nella cavità orale, circoscritto (afte, gengiviti) o diffuso a tutto il rivestimento mucoso: [...] di batterî, virus o miceti patogeni; s. secondarie, conseguenti ad alcune malattie generali (malattie esantematiche, tubercolosi, sifilide). 2. In veterinaria, s. vescicolare, malattia di origine virale di bovini, equini e suini, caratterizzata da ...
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salsapariglia
salsaparìglia s. f. [dallo spagn. zarzaparrilla, comp. di zarza «arbusto» e parrilla «vite, pergolato di viti»]. – 1. Droga fornita dalle radici e dai rizomi di alcune specie di liliacee [...] ), contenente soprattutto saponine e anche resine, amido, olio essenziale, ecc., usata in passato nella terapia della sifilide, come diuretico e come rimedio antiartritico. 2. S. nostrana, pianta lianosa sempreverde delle liliacee (Smilax aspera ...
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craniotabe
s. f. [comp. di cranio e tabe]. – In medicina, rammollimento per decalcificazione delle ossa craniche, spec. dell’occipitale, in bambini rachitici o affetti da sifilide congenita. ...
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wassermann
〈và-〉 s. f. [dal nome del medico ted. August von Wassermann (1866-1925)]. – Forma abbreviata con cui viene comunem. indicata la reazione di Wassermann, esame di laboratorio per la diagnosi [...] della sifilide, consistente in una reazione di fissazione del complemento, ora non più in uso. ...
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pleiade
plèiade (o Plèiade) s. f. [dal lat. Pleias -ădis, gr. Πλειάς -άδος, ion. Πληϊάς]. – 1. Nome del gruppo di stelle (indicate anche con il plur. Pleiadi o, comunem., Gallinelle) in cui sarebbero [...] di ghiandole linfatiche più o meno tumefatte, nettamente separate l’una dall’altra: è alterazione tipica, anche se non esclusiva, della manifestazione iniziale della sifilide, detta anche p. satellite, in quanto si osserva in prossimità del sifiloma. ...
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venereo
venèreo agg. [dal lat. venereus o venerius, der. di Venus «Venere; amore, atto amoroso»]. – Attinente all’amore fisico, ai rapporti sessuali: atto v.; piacere v.; già il v. fuoco gli avea sì [...] più asettica, malattie sessualmente trasmesse); vi rientrano la blenorragia (e secondo alcuni anche altre forme di uretriti), la sifilide (che però può essere di origine congenita), l’ulcera venerea o ulcera molle, l’AIDS, la linfogranulomatosi ...
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sifilide Malattia infettiva, a decorso cronico intermittente, detta anche lue; è provocata da un microrganismo, il Treponema pallidum (o Spirochaeta pallida), scoperto da F. Schaudinn ed E. Hoffmann nel 1905. È distinta in acquisita e congenita.
Per...
sifilide
Fabio Benfenati
Malattia infettiva e contagiosa multisistemica, il cui agente infettante è Treponema pallidum. Dopo la prima disseminazione ematogena, provoca, in fase secondaria e terziaria, numerose patologie del sistema nervoso...