muratura
s. f. [der. di murare1]. – L’operazione del murare: occorrono due giorni per la m.; contrattare il costo della m.; lavori di muratura. Con sign. concr., il risultato di tale operazione, e cioè [...] , con funzione portante, costituita da una muratura di mattoni o di blocchi di conglomerato cementizio, generalmente forati, resa idonea a sopportare sensibili sforzidi flessione e ditaglio da tondini di ferro posti tra i filari sia orizzontalmente ...
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sagomato
agg. e s. m. [part. pass. di sagomare]. – 1. agg. Che ha una determinata sagoma; modellato: un tavolo sagomato a ferro di cavallo; un mobile ben sagomato. Nel linguaggio della moda, di parte [...] cemento armato che presentano la caratteristica piegatura a 45° e che servono ad assorbire gli sforziditaglio. 2. s. m. Particolare forma di pubblicità, costituita da cartelloni o affissi montati su intelaiature e modellati nelle forme opportune. ...
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newtoniano
‹niut-› (meno com. neutoniano) agg. – 1. Che si riferisce al pensiero e all’opera del fisico e matematico inglese I. Newton ‹ni̯ùutn› (1642-1727): le teorie, le ipotesi, le concezioni scientifiche [...] cariche elettriche). Fluido n., che obbedisce all’equazione costitutiva di Newton per i fluidi, per cui nel moto laminare di esso non si destano sforziditaglio (quando ciò non si verifica si parla di fluido non newtoniano). Per la meccanica n., o ...
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robustezza
robustézza s. f. [der. di robusto]. – 1. L’essere robusto, la qualità di chi o di ciò che è robusto: r. del corpo, delle braccia, della voce; uomo, donna di gran r.; r. di un cavallo, di una [...] quando la nave si trova sulla cresta o nel cavo di un’onda; r. trasversale dello scafo, proprietà dello scafo a resistere all’azione combinata delle pressioni esercitate dall’acqua e degli sforziditaglio che si originano quando la nave si trova tra ...
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tensione
tensióne s. f. [dal lat. tensio -onis, der. di tendĕre «tendere», part. pass. tensus]. – 1. L’azione del tendere e lo stato di ciò che è teso: sottoporre un cavo a forte t.; regolare la t. della [...] labbra di un taglio idealmente eseguito alla superficie di separazione tra le due fasi, riferita alla lunghezza del taglio): all’attività intellettuale, il fatto di tendersi, di compiere cioè uno sforzo particolarmente intenso (per trovare una ...
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modulo
mòdulo s. m. [dal lat. modŭlus, dim. di modus «misura»]. – In genere, misura, forma, esemplare, che si assume come modello a cui attenersi, o come elemento fondamentale secondo il quale determinare [...] in un solido sollecitato a trazione; m. di elasticità trasversale, coefficiente di proporzionalità tra sforzi e deformazioni in un solido sollecitato a taglio; nella meccanica applicata, m. di dentatura, il quoziente del diametro della circonferenza ...
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anima
ànima s. f. [lat. anĭma, affine, come anĭmus, al gr. ἄνεμος «soffio, vento»]. – 1. Nell’accezione più generica, il principio vitale dell’uomo, di cui costituisce la parte immateriale, origine e [...] nelle travi composte a parete piena, parte resistente centrale disposta sul piano di sollecitazione e destinata ad assorbire prevalentemente gli sforziditaglio; nelle costruzioni di legno, è un pezzo che ne unisce due altri, a contatto, penetrando ...
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cristallo
s. m. [dal lat. crystallus e crystallum, gr. κρύσταλλος, propr. «acqua gelata, ghiaccio», der. di κρύος «freddo, gelo»]. – 1. a. Prodotto dell’industria vetraria ottenuto fondendo ad alta temperatura [...] materia comune a solidi molecolari cristallini in cui le molecole, di forma sferica, godono di considerevole libertà di ri-orientazione; tali sostanze hanno bassa resistenza agli sforziditaglio (per cui si deformano plasticamente) e, mentre ad alte ...
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staffa
s. f. [dal longob. *staffa]. – 1. Ciascuno dei due arnesi di metallo che pendono dai due lati della sella, sorretti da corregge (staffili) attaccate alla sella stessa e di lunghezza regolabile; [...] diametro, per lo più piegate a formare un poligono chiuso, con cui si collegano le barre principali per assorbire gli sforziditaglio. b. Nell’aratro, congegno (detto anche brida) per montare il coltro alla bure. c. Nelle ferrovie, staffa (o scarpa ...
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superficie
superfìcie (meno com. superfice) s. f. [dal lat. superficies, comp. di super- e facies «faccia»] (pl. -ci, disus. -cie). – 1. Il contorno di un corpo come elemento di separazione della regione [...] di direzione; s. di compensazione, superficie opportunamente disposta per ridurre i momenti di cerniera delle superfici di comando e quindi gli sforzi come uno strato di un certo spessore: coperchio protetto da una s. di smalto; il taglio, l’incisione ...
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Dispositivo in grado di rilevare una grandezza, interagendo con essa, ricevendone energia e modificando il proprio stato, cioè variando una sua proprietà (la sua lunghezza, la sua resistenza elettrica ecc.).
Definizione e classificazione
Il...
I c., o meglio le fasi liquido-cristalline, sono uno stato della materia (detto anche stato mesomorfico) intermedio fra quello di un solido cristallino e quello di un liquido isotropo. Per estensione, con la stessa denominazione, vengono indicate...