pilifero
pilìfero (non com. pelìfero) agg. [comp. del lat. pilus «pelo» e -fero]. – 1. In anatomia e zoologia, che produce peli, o è coperto di peli, o è costituito da peli: apparato p., l’insieme dei [...] peli delle varie regioni del corpo, variabili secondo le diverse specie animali e, nell’uomo, secondo l’età, il sesso, la razza, la costituzione; follicolo p. (v. follicolo); manto p., negli animali, sinon. di pelliccia. 2. In botanica, zona p. della ...
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neutro
nèutro agg. [dal lat. neuter -tra -trum]. – 1. Che non è né l’uno né l’altro di due fatti o stati che si considerano antitetici o contrapponibili. In partic.: a. In grammatica, genere n. (o semplicem. [...] , in origine forse connesso con il genere naturale e limitato quindi a esseri inanimati che non ammettono distinzione di sesso; attualmente, tra le lingue europee moderne, è vivo ancora nelle lingue germaniche e slave, mentre, tra le lingue neolatine ...
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amicizia
amicìzia s. f. [dal lat. amicitia, der. di amicus «amico»]. – 1. a. Vivo e scambievole affetto fra due o più persone, ispirato in genere da affinità di sentimenti e da reciproca stima: a. profonda, [...] ; prov., patti chiari, a. lunga. b. Con valore allusivo, e spesso eufemistico, relazione amorosa, anche fra persone dello stesso sesso: in paese si era saputo di quella sua a.; a. particolari (anche con riferimento a Les amitiés particulières, titolo ...
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y, Y
(ìpsilon, o i greca, meno com. i greco) s. f. o m. – Ventiquattresima lettera dell’alfabeto latino (usata solo in latinismi, grecismi e forestierismi non interamente adattati). La sua origine remota [...] forma maiuscola, non puntata, è il simbolo, in biologia, di uno dei cromosomi sessuali, quello che si trova nel sesso eterozigote insieme con un cromosoma X; in chimica, è simbolo dell’elemento ittrio (lat. scient. Yttrium); in elettrotecnica, indica ...
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killer
‹kìlë› s. ingl. [der. di (to) kill «uccidere, ammazzare»] (pl. killers ‹kìlë∫›), usato in ital. al masch. – 1. Sicario, persona che assassina su commissione, per conto cioè di un mandante; più [...] , compie omicidî in serie, per lo più scegliendo determinati tipi di vittime per lo più accomunate dall’età, dal sesso, dalla professione e sim. (bambini, donne, prostitute, ecc.), eseguendo i delitti in modo caratteristico e talvolta spettacolare, o ...
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yakuza
〈i̯aku∫a〉 s. giapp., usato in ital. al femm., invar. – Nome di un’organizzazione criminale giapponese analoga alla mafia di altri paesi, e anche dei suoi componenti (usato in questo caso al masch. [...] o al femm., secondo che si riferisca a persone dell’uno o dell’altro sesso). Con funzione di agg., relativo all’organizzazione stessa: il rituale y., le attività illegali yakuza, ecc. ...
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comparatico
comparàtico s. m. [der. di compare] (pl. -ci). – 1. a. Il vincolo di cognazione spirituale che lega i compari o le comari di battesimo e di cresima ai loro figliocci, e i compari di nozze [...] agli sposi. b. La spirituale relazione che due persone, in genere di sesso diverso, contraggono in seguito a varie usanze popolari (spec. in Calabria) il giorno di s. Giovanni Battista (24 giugno). 2. L’insieme delle cerimonie a cui tradizionalmente ...
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copulazione
copulazióne s. f. [dal lat. copulatio -onis «unione, accoppiamento»]. – 1. Unione, congiungimento (raro con sign. generico). 2. Congiungimento sessuale di due individui di sesso diverso (detto [...] anche accoppiamento o, nella specie umana, coito), che si attua per mezzo di speciali organi costituenti l’apparato copulatore, e ha lo scopo di rendere possibile l’incontro dei gameti, cioè la fecondazione, ...
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livedo
‹livèdo› s. f., lat. scient. [dal lat. tardo livedo -dĭnis «lividore, lividura», der. di livere «essere livido»]. – Nel linguaggio medico, colorazione livida di una zona circoscritta della cute, [...] anulare o reticolare»), alterazione cutanea frequente a osservarsi nella stagione fredda, spec. negli arti, in soggetti, di sesso per lo più femminile, con alterato tono dei piccoli vasi: si presenta con una marezzatura bluastra a disposizione ...
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bonellia
bonèllia s. f. [lat. scient. Bonellia, dal nome del naturalista F. A. Bonelli (1784-1830)]. – Genere di vermi echiuroidei, caratterizzato dallo spiccato dimorfismo sessuale: la femmina, di 6-8 [...] ano, ricoperto di ciglia vibratili, vive abitualmente ospitato nel corpo della femmina, dapprima nella bocca e nell’esofago, poi nell’intestino e nel nefridio dove feconda le uova (è uno degli esempî più noti di determinazione ambientale del sesso). ...
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Complesso dei caratteri anatomici, morfologici, fisiologici (e nell’uomo anche psicologici) che determinano e distinguono, tra gli individui di una stessa specie animale o vegetale, i maschi dalle femmine. Il s. è un attributo di molti organismi...
Il sesso la cui determinazione è dovuta alla presenza di una coppia di eterocromosomi uguali (femmine XX o maschi ZZ) e che pertanto produce gameti tutti provvisti dello stesso tipo di cromosoma sessuale.