vigile
vìgile agg. e s. m. [dal lat. vigil -ĭlis, der. di vigēre (v. vigere)]. – 1. agg. a. Che vigila, che segue quanto avviene, e quanto può avvenire, con attenzione particolarmente desta e pronta: [...] urbana: chiamare un v., i v.; il v. mi ha fatto la contravvenzione per sosta vietata. Per il personale di sesso femminile, si usa in genere vigile preceduto dall’art. femm. (la vigile che sorveglia l’uscita dalla scuola; una vigile inflessibile ...
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esultazione
eṡultazióne s. f. [dal lat. exsultatio -onis], letter. – Esultanza: concorrendo con e. incredibile ogni sesso, ogni età (Guicciardini). ...
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telitochia
telitochìa s. f. [dal gr. ϑηλυτοκία «parto con nascita di sole femmine» (v. telitoco)]. – In biologia, forma di partenogenesi che dà origine esclusivamente a prole di sesso femminile (i maschi [...] nascono raramente e sono generalmente inattivi); compare in diversi gruppi animali, tra cui gli insetti (negli afidi) e i crostacei (nei cladoceri). Si contrappone a arrenotochia ...
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ginocchino
s. m. [dim. di ginocchio]. – 1. Piccolo ginocchio, il ginocchio di un bambino. 2. Fare ginocchino, o anche, meno spesso, fare ginocchietto, locuz. (modellata sul più com. fare piedino) riferita [...] a due persone, solitamente di sesso diverso, che intenzionalmente e di nascosto mettono a contatto i loro ginocchi sotto la tavola a cui sono seduti, spec. come forma di approccio amoroso. ...
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emofilia
emofilìa s. f. [comp. di emo- e -filia]. – Malattia ereditaria, trasmessa in linea femminile, che colpisce quasi esclusivamente gli individui di sesso maschile; si manifesta fin dai primi anni [...] di vita (attenuandosi in genere dopo i 30 o 40 anni) con frequenti e prolungate emorragie, dovute a un forte allungamento del tempo di coagulazione del sangue che è privo di determinati fattori plasmatici ...
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ragazza
s. f. [femm. di ragazzo]. – Ha, riferiti a persona di sesso femminile, gli stessi sign. e usi generici di ragazzo; quindi: una r. di 15, di 20, di 25 anni; r. in età da marito; una bella r.; [...] un bel pezzo di r.; una r. intelligente, per bene, seria, poco seria, leggera, ecc. Spesso, si contrappone direttamente a donna sposata, è cioè sinon. di nubile (e in questo caso può indicare anche età ...
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cadetto1
cadétto1 s. m. [dal fr. cadet, che è dal guascone capdet «capo, capitano», der. del lat. caput]. – 1. a. In origine, il secondogenito (e in seguito ogni ultrogenito) delle famiglie nobili guasconi, [...] il maggiorasco; figlio o fratello minore in genere: aveva destinati al chiostro tutti i c. dell’uno e dell’altro sesso, per lasciare intatta la sostanza al primogenito (Manzoni); in senso assoluto, l’ultimo di tutti i fratelli. Come agg.: figlio ...
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figlia
fìglia s. f. [lat. fīlia]. – 1. Persona di sesso femminile, considerata nel suo rapporto di generazione rispetto ai genitori; è quindi il femm. di figlio, di cui ha il sign. proprio e alcuni usi [...] estens.: mia f., le tue f.; mio cugino aveva tre f. e un figlio (ma più fam., tre figlie femmine e un maschio); ha una f. di pochi mesi; f. da marito, in età da potersi maritare. Riferito a giovinetta ...
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figlio
fìglio s. m. [lat. fīlius, della famiglia di fecundus, femĭna, ecc.]. – 1. a. Il generato rispetto ai genitori (talora anche rispetto ai progenitori): mio, tuo, suo f. (normalmente senza articolo); [...] per designare eroi o divinità: il f. di Laerte, Ulisse; il f. di Latona e di Giove, Apollo. Non indica di necessità il sesso maschile e può spesso riferirsi, spec. nel plur., promiscuamente a maschi e femmine; così per es. nelle frasi: i f. sono una ...
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scabroso
scabróso agg. [dal lat. tardo scabrosus, der. di scaber «scabro»]. – 1. Scabro, ruvido, non uniforme: la superficie di questo nostro globo non è tutta s. ed aspra (Galilei); venimmo ... poi [...] : un affare, un problema scabroso. c. Che presenta aspetti particolarmente delicati, spec. inerenti all’ambito della morale e del sesso, tali da poter turbare la sensibilità, la riservatezza e il pudore altrui: sono vicende s.; il film è pieno di ...
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Complesso dei caratteri anatomici, morfologici, fisiologici (e nell’uomo anche psicologici) che determinano e distinguono, tra gli individui di una stessa specie animale o vegetale, i maschi dalle femmine. Il s. è un attributo di molti organismi...
Il sesso la cui determinazione è dovuta alla presenza di una coppia di eterocromosomi uguali (femmine XX o maschi ZZ) e che pertanto produce gameti tutti provvisti dello stesso tipo di cromosoma sessuale.