estro
èstro s. m. [dal lat. oestrus, traslitt. del gr. οἶστρος; la parola lat. corrispondente era asilus, da cui l’ital. assillo (v.)]. – 1. a. Presso gli antichi Greci, nome del tafano. b. Nella sistematica [...] dalla maturazione o deiscenza dei follicoli ovarici: in tale stato fisiologico il desiderio sessuale si ravviva e l’animale cerca i simili di sesso opposto per accoppiarsi. ◆ Dim. estrino, pegg. estràccio (tutti e due spec. nel sign. 2 c). ...
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cache-sexe
‹kaš sèks› s. m., fr. (propr. «nascondi-sesso»). – Perizoma. Il termine è stato adoperato in Italia anche per indicare tipi di mutandine maschili o femminili molto ridotte. ...
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volpe1
vólpe1 s. f. [lat. vŭlpes, arc. volpes]. – 1. a. Mammifero carnivoro della famiglia canidi, di dimensioni corporee comprese fra i 24 e i 100 cm, esclusa la coda che misura dai 18 ai 35 cm: è caratterizzata [...] m.; tra dim. e accr. volpacchiòtta e volpacchiòtto m. (v. volpacchiotto); accr. volpóna e volpóne m., senza differenza di sesso se riferito ad animale, ma in senso fig., una volpona, un volpone, rispettivam. una donna, un uomo molto astuti; pegg ...
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incesto2
incèsto2 s. m. [dal lat. incestum -i o incestus -us, formato come la voce prec.]. – Rapporto sessuale tra persone (tradizionalmente intese di sesso diverso) legate tra loro da quei vincoli di [...] consanguineità o di affinità che oppongono assoluto impedimento al matrimonio: commettere incesto, macchiarsi d’incesto; l’i. di Edipo, l’i. di Mirra, nella mitologia greca; condannato come atto di grave ...
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fratello
fratèllo s. m. [lat. *fratĕllus, dim. di frater] (pl. poet. fratègli e fratèi). – 1. Ciascuno dei figli nati dagli stessi genitori, nel reciproco rapporto dell’uno con gli altri; nel sing., [...] contrapponendosi a sorella, indica sempre appartenenza al sesso maschile (ho un solo f.; è più alta del f., pur avendo un anno meno di lui), nel plur. invece può indicare sia i soli maschi (tra fratelli e sorelle si vogliono molto bene), sia, con ...
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distinzione
distinzióne s. f. [dal lat. distinctio -onis, der. di distinguĕre «distinguere»; nel sign. 2 b, sul modello del fr. distinction]. – 1. a. In senso attivo, il fatto di distinguere, e l’atto [...] differenze, anche nel trattamento: per me sono tutti uguali, senza d.; è ammesso chiunque, senza d. di età, di sesso, di grado, di condizione sociale. b. Il carattere stesso che distingue un individuo, un elemento, un oggetto da un altro ...
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vigile
vìgile agg. e s. m. [dal lat. vigil -ĭlis, der. di vigēre (v. vigere)]. – 1. agg. a. Che vigila, che segue quanto avviene, e quanto può avvenire, con attenzione particolarmente desta e pronta: [...] urbana: chiamare un v., i v.; il v. mi ha fatto la contravvenzione per sosta vietata. Per il personale di sesso femminile, si usa in genere vigile preceduto dall’art. femm. (la vigile che sorveglia l’uscita dalla scuola; una vigile inflessibile ...
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esultazione
eṡultazióne s. f. [dal lat. exsultatio -onis], letter. – Esultanza: concorrendo con e. incredibile ogni sesso, ogni età (Guicciardini). ...
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telitochia
telitochìa s. f. [dal gr. ϑηλυτοκία «parto con nascita di sole femmine» (v. telitoco)]. – In biologia, forma di partenogenesi che dà origine esclusivamente a prole di sesso femminile (i maschi [...] nascono raramente e sono generalmente inattivi); compare in diversi gruppi animali, tra cui gli insetti (negli afidi) e i crostacei (nei cladoceri). Si contrappone a arrenotochia ...
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ginocchino
s. m. [dim. di ginocchio]. – 1. Piccolo ginocchio, il ginocchio di un bambino. 2. Fare ginocchino, o anche, meno spesso, fare ginocchietto, locuz. (modellata sul più com. fare piedino) riferita [...] a due persone, solitamente di sesso diverso, che intenzionalmente e di nascosto mettono a contatto i loro ginocchi sotto la tavola a cui sono seduti, spec. come forma di approccio amoroso. ...
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Complesso dei caratteri anatomici, morfologici, fisiologici (e nell’uomo anche psicologici) che determinano e distinguono, tra gli individui di una stessa specie animale o vegetale, i maschi dalle femmine. Il s. è un attributo di molti organismi...
Il sesso la cui determinazione è dovuta alla presenza di una coppia di eterocromosomi uguali (femmine XX o maschi ZZ) e che pertanto produce gameti tutti provvisti dello stesso tipo di cromosoma sessuale.