poliziotto
poliziòtto s. m. (f. -a) [der. di polizia1]. – 1. a. Nel linguaggio corrente, denominazione degli agenti della polizia di stato: essere inseguito, fermato, arrestato dai p.; il palazzo è presidiato [...] appositiva: donna p. (pl. donne poliziotto), denominazione talvolta ancora usata nel linguaggio corrente per indicare l’agente di sesso femminile della polizia di stato, detta anche poliziotta; cane p. (pl. cani poliziotto), cane (in genere di razza ...
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emicrania
emicrània s. f. [dal lat. tardo hemicrania, gr. ἡμικρανία, comp. di ἡμι- «mezzo1» e κρανίον «cranio»]. – In medicina, affezione caratterizzata da cefalea accessionale per lo più unilaterale, [...] funzione visiva accompagnata spesso da disturbi a carico dell’apparato digerente (vomito, nausea, ecc.); più frequente nel sesso femminile, è probabilmente connessa alla presenza di un fattore ereditario, e a patogenesi non ancora ben chiara. In ...
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diandrico
dïàndrico agg. [comp. di dia- e del gr. ἀνήρ ἀνδρός «uomo»] (pl. m. -ci). – In genetica, eredità d., uno dei tipi di eredità legata al sesso, in cui (come negli uccelli e nelle farfalle) il [...] carattere viene trasmesso attraverso il maschio, e interessa con maggior frequenza le figlie femmine ...
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macromastia
macromastìa s. f. [comp. di macro- e gr. μαστός «mammella»]. – Nel linguaggio medico (anche megalomastia), eccessivo sviluppo di una o di entrambe le mammelle, osservabile in epoche diverse [...] della vita (nei primi anni, prima o in coincidenza del menarca, dopo il parto, al termine dell’allattamento, ecc.). Il disturbo può interessare anche il sesso maschile (v. ginecomastia). ...
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estro
èstro s. m. [dal lat. oestrus, traslitt. del gr. οἶστρος; la parola lat. corrispondente era asilus, da cui l’ital. assillo (v.)]. – 1. a. Presso gli antichi Greci, nome del tafano. b. Nella sistematica [...] dalla maturazione o deiscenza dei follicoli ovarici: in tale stato fisiologico il desiderio sessuale si ravviva e l’animale cerca i simili di sesso opposto per accoppiarsi. ◆ Dim. estrino, pegg. estràccio (tutti e due spec. nel sign. 2 c). ...
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cache-sexe
‹kaš sèks› s. m., fr. (propr. «nascondi-sesso»). – Perizoma. Il termine è stato adoperato in Italia anche per indicare tipi di mutandine maschili o femminili molto ridotte. ...
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volpe1
vólpe1 s. f. [lat. vŭlpes, arc. volpes]. – 1. a. Mammifero carnivoro della famiglia canidi, di dimensioni corporee comprese fra i 24 e i 100 cm, esclusa la coda che misura dai 18 ai 35 cm: è caratterizzata [...] m.; tra dim. e accr. volpacchiòtta e volpacchiòtto m. (v. volpacchiotto); accr. volpóna e volpóne m., senza differenza di sesso se riferito ad animale, ma in senso fig., una volpona, un volpone, rispettivam. una donna, un uomo molto astuti; pegg ...
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incesto2
incèsto2 s. m. [dal lat. incestum -i o incestus -us, formato come la voce prec.]. – Rapporto sessuale tra persone (tradizionalmente intese di sesso diverso) legate tra loro da quei vincoli di [...] consanguineità o di affinità che oppongono assoluto impedimento al matrimonio: commettere incesto, macchiarsi d’incesto; l’i. di Edipo, l’i. di Mirra, nella mitologia greca; condannato come atto di grave ...
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fratello
fratèllo s. m. [lat. *fratĕllus, dim. di frater] (pl. poet. fratègli e fratèi). – 1. Ciascuno dei figli nati dagli stessi genitori, nel reciproco rapporto dell’uno con gli altri; nel sing., [...] contrapponendosi a sorella, indica sempre appartenenza al sesso maschile (ho un solo f.; è più alta del f., pur avendo un anno meno di lui), nel plur. invece può indicare sia i soli maschi (tra fratelli e sorelle si vogliono molto bene), sia, con ...
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distinzione
distinzióne s. f. [dal lat. distinctio -onis, der. di distinguĕre «distinguere»; nel sign. 2 b, sul modello del fr. distinction]. – 1. a. In senso attivo, il fatto di distinguere, e l’atto [...] differenze, anche nel trattamento: per me sono tutti uguali, senza d.; è ammesso chiunque, senza d. di età, di sesso, di grado, di condizione sociale. b. Il carattere stesso che distingue un individuo, un elemento, un oggetto da un altro ...
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Complesso dei caratteri anatomici, morfologici, fisiologici (e nell’uomo anche psicologici) che determinano e distinguono, tra gli individui di una stessa specie animale o vegetale, i maschi dalle femmine. Il s. è un attributo di molti organismi...
Il sesso la cui determinazione è dovuta alla presenza di una coppia di eterocromosomi uguali (femmine XX o maschi ZZ) e che pertanto produce gameti tutti provvisti dello stesso tipo di cromosoma sessuale.