burlare1
burlare1 v. tr. e intr. [der. di burla] . – 1. tr. Fare oggetto d’una burla: b. il prossimo; non mi burli?; raggirare, ingannare: ci ha burlati tutti quanti. 2. intr. a. (aus. avere) Scherzare, [...] celiare: cantava e burlava da mattino a sera (I. Nievo); dire o fare per scherzo: non burlo, parlo sul serio. b. Con la particella pron., burlarsi di ..., non far conto di una persona o d’una cosa, ridersene: burlarsi delle autorità, delle leggi; s’e ...
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sbagliare
v. intr. e tr. [lo stesso etimo di abbagliare, con altro prefisso] (io sbàglio, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) a. Incorrere in un errore, in un’inesattezza di valutazione o di giudizio: credo [...] con me; meno com. con la preposizione per: il Crescimbeni ... sbagliò sino quel matto poema del Morgante maggiore per poema serio (Baretti). d. Non scegliere bene, commettere un errore di scelta: s. momento, e più com. s. il momento, arrivare, o ...
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oves et boves
locuz. lat. (propr. «pecore e buoi»). – Espressione di origine non classica, con cui si vuole indicare, in tono tra scherz. e polemico, un aggruppamento eterogeneo di persone, per lo più [...] prive di meriti e di qualità distintive (con senso analogo alla più pop. espressione cani e porci): è un concorso poco serio, che metterà in cattedra oves et boves. ...
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privacy
〈prìvësi o, spec. nella pron. angloamer., pràivësi〉 s. ingl. [der. di priva(te) «privato»], usato in ital. al femm. – La vita personale, privata, dell’individuo o della famiglia, in quanto costituisce [...] propria p.; violare la p. di un attore, di un uomo politico. Il termine si usa soprattutto con riferimento a persone note e che hanno una vita pubblica, ma si adopera anche (in tono serio o scherz.) in modo più generico: io ci tengo alla mia privacy. ...
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contemplare
v. tr. [dal lat. contemplare, forma collaterale del lat. class. contemplari, propr. «attrarre nel proprio orizzonte; osservare (il volo degli uccelli) entro uno spazio circoscritto detto [...] contempla che alcuni reati siano puniti con quindici anni di carcere; il testamento contempla anche questa eventualità; caso serio, figliuolo, caso contemplato (Manzoni). ◆ Part. pres. contemplante, anche come agg. e sost., che o chi si dedica alla ...
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problema
problèma s. m. [dal lat. problema -ătis «questione proposta», gr. πρόβλημα -ατος, der. di προβάλλω «mettere avanti, proporre»] (pl. -i). – 1. Ogni quesito di cui si richieda ad altri o a sé [...] questo traffico è un vero p.; attraversare la strada ghiacciata è sempre un p.; oggi viaggiare non costituisce più un p.; è un p. serio, con riferimento a contrarietà, guai e sim. dai quali non si sa come uscire (al contr., non è un p., di cosa che ...
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essere1
èssere1 v. intr. [lat. esse (volg. *essĕre), pres. sum, da una radice *es-, *s- che ricorre anche nel sanscr. ásti «egli è», gr. ἐστί, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.; il perf. fui da una radice [...] e. in via di guarigione); e per indicare il punto a cui si è arrivati nel progredire di un fatto, di un’attività, in una serie d’azioni: e. al principio, alla fine, e. avanti, indietro, a buon punto; e. alla minestra, alla frutta; l’acqua è a bollore ...
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carnevale
(ant. e tosc. carnovale) s. m. [dalla locuz. carne-levare «togliere la carne», riferito in origine al giorno precedente la quaresima, in cui cessava l’uso della carne]. – 1. Periodo dell’anno [...] divertirsi. b. fig. Manifestazione, cerimonia, o più semplicem. riunione di persone che si comportano o vestono in modo poco serio: cos’è questo c.?; era un vero c.; finiamola con questo carnevale! ◆ Dim. carnevalino, la prima domenica di quaresima ...
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su
prep. e avv. [lat. sūsum: v. suso] (radd. sint.). – È, in generale, sinon. di sopra, rispetto a cui è più pop. e più breve, e quindi più usato; ma accanto ai sign. e agli usi che le due parole hanno [...] su, ecc. Si usa esclusivamente su in alcune locuz. avv. di valore temporale, come su due piedi, sul momento; o modale: sul serio, su questo andare (cioè di questo passo, procedendo in questo modo, ecc.); dopo il verbo stare, per esprimere il modo, l ...
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scarabocchiare
v. tr. [der. di scarabocchio] (io scarabòcchio, ecc.). – 1. Segnare, coprire con scarabocchi: s. il foglio, il quaderno, le pagine di un libro; il bambino mi ha scarabocchiato tutta l’agenda; [...] , tragedie balorde, critiche puerili, romanzi bislacchi (Baretti); con uso assol.: smettila di s., e cercati un lavoro serio. ◆ Part. pass. scarabocchiato, anche come agg., ricoperto di scarabocchi: una pagina tutta scarabocchiata; fogli, quaderni ...
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Fiume della Lombardia (124 km, bacino 1256 km2), affluente di sinistra dell’Adda. Nasce dal Monte Torena, nelle Alpi Orobie, e alimenta i laghi artificiali del Barellino. Segue una direzione S-SO, poi volge più decisamente verso S, finché confluisce...
SERIO, Luigi
Alfonso POTOLICCHIO
Nato nel 1744 a Massa Equana, presso Vico Equense (Napoli), fu insuperato improvvisatore di versi, poeta di corte, revisore di libretti d'opera. Più che per i suoi melodrammi, è ricordato per un'acuta e arguta...