imbarazzo
s. m. [dallo spagn. embarazo]. – 1. a. Ostacolo, molestia, impaccio provocato da persone o cose che impediscono il libero movimento o il normale svolgersi di un’operazione: essere d’i.; dare, [...] , stato di disagio provocato da un sentimento di timore, di soggezione, di pudore, ecc.: essere, trovarsi in i., in un serio i. (che può significare anche in difficoltà economiche); mettere in o nell’i.; uscire, togliere, levare d’i.; non hai che ...
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serioso
serióso agg. [dal lat. tardo seriosus, der. di serius «serio»]. – Che denota una serietà affettata o ostentata, detto in partic. (spesso scherz.) dell’aspetto esteriore: come mai oggi sei così [...] serioso?; assumere un contegno s.; fare discorsi troppo seriosi. ◆ Avv. seriosaménte, in modo serioso, con gravità affettata: atteggiarsi seriosamente a gran dama ...
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antipremier
(anti-premier), agg. inv. Rivolto contro il Primo ministro; contrario alle scelte politiche compiute da chi riveste tale carica. ◆ Più che sul conduttore [Paolo] Bonolis, che avrebbe appreso [...] si dice che la recessione è finita e che siamo ricchi perché abbiamo i telefonini in tasca, ci ricorda che il problema è serio». (A. Ba., Stampa, 16 luglio 2005, p. 6, Interno).
Derivato dal s. m. e f. inv. premier, di origine ingl., con l’aggiunta ...
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faceto
facèto agg. [dal lat. facetus]. – Piacevole e arguto nel parlare: persona f., un oratore f.; per estens.: conversazione f.; stile f.; Sbrigliando a tavola L’umor f. (Giusti); e sostantivato: dire [...] una cosa tra il serio e il f., in tono scherzoso ma con intenzione, almeno in parte, seria. ◆ Avv. facetaménte, in modo faceto, scherzosamente arguto: conversare facetamente. ...
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riporre
ripórre (ant. ripónere) v. tr. [lat. repōnĕre, comp. di re- e pōnĕre «porre»] (coniug. come porre). – 1. a. Porre di nuovo, un’altra volta: ogni tanto mi riponeva un nuovo quesito; r. in dubbio [...] di questa locuz.: E vadinsi le ninfe a ripor tutte, Ché certo allato a questa sarien brutte (Pulci); anche come invito, serio o scherz., ad andarsene, a nascondersi per la vergogna, ecc.: hai fatto una figuraccia, vatti a riporre! In usi elevati, di ...
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pescetariano
s. m. e agg. Fautore di una dieta che esclude la carne rossa e bianca a favore della carne di pesce e di animali acquatici invertebrati, come i crostacei. ◆ Nel Devoto-Oli 2012, ecco il [...] • La cena o il pranzo di Natale in tempi di raw, vegan, senza glutine, pescetariani o vegetariani, possono essere un serio problema. Ospiti e padroni di casa si scontrano con una molteplicità di esigenze alimentari vent’anni fa inimmaginabili. (Irene ...
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beffare
v. tr. [der. di beffa] (io bèffo, ecc.). – Mettere in beffa, burlare: volle b. e rimase beffato; niuna differenza è da schernire a beffare, se non fosse il proponimento e la intenzione, ... con [...] ciò sia che le beffe si fanno per sollazzo, e gli scherni per istrazio (Della Casa). Con la particella pron., beffarsi d’una persona, d’una cosa, ridersene, non prenderla sul serio, mostrando disprezzo o disinteresse. ...
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sciagurato
(poet. o pop. sciaurato) agg. e s. m. (f. -a) [lat. exauguratus, part. pass. di exaugurare «sconsacrare, maledire» (comp. di ex- con valore privativo e augurare «consacrare con buoni auspìci»)]. [...] , fu arrestato; Questi sciaurati, che mai non fur vivi, Erano ignudi (Dante). b. Nell’uso fam., con sign. attenuato, senza tono di serio biasimo, di persona che si mette spesso nei guai, che vive in modo disordinato, che trascura sé stesso o i proprî ...
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autocelebrare
v. tr. (iron.) Celebrare in prima persona, da sé. ◆ Qual è la formula del nuovo Passo doppio? «Il vecchio varietà mostra qualche crepa», spiega [Pippo] Baudo, «così adottiamo una formula [...] Uno dei simboli di questo spettacolo è il trono sul quale si presenta all’inizio. Si vuole autocelebrare? «No, mi prendo poco sul serio. Qualcuno ha detto che sono il re del blues e allora ho pensato che dovevo avere un trono. Ma questo è un trono ...
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pesante
agg. [propr., part. pres. di pesare]. – 1. Che ha peso relativamente grande, che fa notevolmente sentire il suo peso (si oppone a leggero in quasi tutti gli usi): portare una valigia, un pacco [...] , impegno p.; è uno studio troppo p. per un ragazzo; che produce un senso di noia e di molestia, perché eccessivamente serio, pedante, monotono: una lezione, una conferenza p.; una direttrice p.; quanto sei p.!; che tipo p. quel tuo amico! d. Di ...
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Fiume della Lombardia (124 km, bacino 1256 km2), affluente di sinistra dell’Adda. Nasce dal Monte Torena, nelle Alpi Orobie, e alimenta i laghi artificiali del Barellino. Segue una direzione S-SO, poi volge più decisamente verso S, finché confluisce...
SERIO, Luigi
Alfonso POTOLICCHIO
Nato nel 1744 a Massa Equana, presso Vico Equense (Napoli), fu insuperato improvvisatore di versi, poeta di corte, revisore di libretti d'opera. Più che per i suoi melodrammi, è ricordato per un'acuta e arguta...