stangata
s. f. [der. di stangare]. – 1. a. Colpo di stanga: dare, ricevere, prendersi una s. in testa, sulla schiena; si sono presi a stangate. b. Frequente l’uso fig., per indicare o qualificare fatti [...] affrontiamo lo scontro, ma prepariamoci a ricevere una s.; ora, dopo questa s. all’esame di maturità, si metterà a studiare sul serio; più genericam., di altri gravi danni: il suo licenziamento, nella situazione in cui si trova, è per lui una bella s ...
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cavallo
s. m. (f. -a) [lat. caballus «cavallo da lavoro, cavallo castrato»] (pl. -i; pl. ant. cavagli). – 1. a. Mammifero ungulato perissodattilo, erbivoro, della famiglia equidi, già presente con i [...] o simili; c. di Troia, tipo di virus informatico, all’apparenza innocuo ma in grado di danneggiare in modo anche serio il sistema in cui si è introdotto). b. Nel plur., soldati di cavalleria, guerrieri a cavallo: misero in campo centomila ...
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comunale1
comunale1 agg. [dal lat. tardo communalis, con il sign. 1], ant. – 1. Che appartiene alla comunità (contrapposto a privato, cioè appartenente al singolo); questo sign. si conserva ancora in [...] , consueto, o banale, mediocre: certe enfiature, delle quali alcune crescevano come una comunal mela (Boccaccio); Con più baroni e gente c. (Pucci); le cose che diceva eran poi così c., ... che nessuno riusciva più a prenderlo sul serio (Soffici). ...
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morte
mòrte s. f. [lat. mŏrs mŏrtis]. – 1. a. La cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso: è in lutto per la m. di un [...] Pisa); lottare, combattere con la m., di chi ha un’agonia travagliata; vedere la m. in viso, trovarsi in faccia alla m., correr serio pericolo di morire; avere la m. all’uscio, esser lì lì per morire; la m. viene quando meno ci si aspetta; prov., la ...
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dire
(ant. dìcere) v. tr. [lat. dīcĕre] (pres. dico, dici [ant. o pop. di’], dice, diciamo, dite, dìcono; imperf. dicévo, ecc.; pass. rem. dissi, dicésti, ecc.; fut. dirò, ecc.; condiz. dirèi, ecc.; [...] a d.; lascialo d. (non interromperlo, oppure non dar peso alle sue parole); dire bene, dire male di qualcuno: d. davvero, parlare sul serio; si fa presto a d.; si fa tanto per d., si fa così per d., per discorrere, senza voler dare alle parole tutto ...
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gaga
gagà s. m. [voce onomatopeica, come il fr. gaga che significa «vecchio rammollito»]. – Giovanotto intellettualmente e moralmente poco serio che ostenta un’affettata eleganza nel parlare, nel comportarsi [...] e nel vestire, atteggiandosi a gran signore, spesso senza averne i mezzi (la parola, oggi poco usata, fu diffusa in Italia dopo la prima guerra mondiale dai giornali umoristici). ◆ Ormai disusati anche ...
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antidisastro
(anti-disastro), agg. Che pone rimedio alle conseguenze di un disastro o di una calamità naturale. ◆ «L’idea di base - spiega [Sergio] Perazzo - è di elaborare un piano che, attraverso una [...] capaci di spegnere il fuoco sul nascere. (Giornale, 28 ottobre 2001, p. 7, Il fatto) • Che l’Etna faccia sul serio lo si capisce dall’assenza sul campo di fuoco delle squadre speciali con i loro finanziamenti speciali, e dall’imbambolamento delle ...
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seriare
v. tr. [der. di serie] (io sèrio, ecc.), non com. – Disporre in serie, secondo una serie; soprattutto con riferimento a una seriazione (v.) statistica. ...
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perseverante
agg. [part. pres. di perseverare]. – Che è dotato di perseveranza, che si mostra fermo e costante nei propositi: essere p. nello studio, negli impegni assunti, nel bene, nella virtù; un [...] ragazzo serio e p.; per estens.: animo, carattere perseverante. Non com. con riferimento a cosa, compiuto con costanza e assiduità: studî, ricerche perseveranti. ◆ Avv. perseveranteménte, non com., con perseveranza. ...
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nocciolo
nòcciolo s. m. [forse lat. nŭcleus «midollo, gheriglio», der. di nux nŭcis «noce1»]. – 1. In botanica, lo strato più interno, legnoso, detto anche endocarpo, delle drupe (ciliegia, pesca, oliva, [...] a nòccioli (v. nocciolino2, n. 2), anche fig., perdere il tempo in cose inutili; fam. tosc., non fare di nòccioli, fare sul serio, fare per davvero (e non come chi giocasse nòccioli in luogo di denari); raro, non valere un n., stimare un n., nulla ...
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Fiume della Lombardia (124 km, bacino 1256 km2), affluente di sinistra dell’Adda. Nasce dal Monte Torena, nelle Alpi Orobie, e alimenta i laghi artificiali del Barellino. Segue una direzione S-SO, poi volge più decisamente verso S, finché confluisce...
SERIO, Luigi
Alfonso POTOLICCHIO
Nato nel 1744 a Massa Equana, presso Vico Equense (Napoli), fu insuperato improvvisatore di versi, poeta di corte, revisore di libretti d'opera. Più che per i suoi melodrammi, è ricordato per un'acuta e arguta...