belgradese
belgradése agg. e s. m. e f. – Della città di Belgrado (serbo Beograd, propr. «città bianca»), capitale della Serbia; come sost., abitante o nativo di Belgrado. ...
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vampiro
s. m. [dal serbo e croato vampir, attraverso il fr. vampire; come termine di zoologia, è stato introdotto dal naturalista fr. G.-L. Buffon nel 1761, con riferimento alle abitudini di questi pipistrelli]. [...] – 1. a. Nelle leggende e credenze popolari dell’Europa centro-orientale, poi nella letteratura fantastica della fine del secolo 19° (celebre è il romanzo ingl. Dracula scritto da B. Stoker nel 1897), e ...
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riserbare
v. tr. [nel sign. 1, comp. di ri- e serbare; negli altri dal lat. reservare: v. riservare] (io risèrbo, ecc.). – 1. Serbare di nuovo, o per determinate occasioni e persone: se l’olio sarà buono [...] a sé o a determinate persone) con riservare, rispetto al quale comporta più o meno esplicitamente l’idea di tenere o mettere in serbo e spesso anche un tono più sostenuto: ho avuto in ditta un posto di grande responsabilità, che il direttore aveva da ...
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riserva
risèrva s. f. [der. di riservare]. – 1. L’azione e il fatto di riservare esclusivamente per sé o per determinate persone e finalità un diritto, un bene o una facoltà: r. dell’esercizio di un’attività, [...] o come r.; la squadra ha allineato in campo molte riserve. g. Con funzione predicativa, in riferimento a cosa che si tenga in serbo per determinate occasioni, e spec. per sostituirla a un’altra in caso di bisogno: fare da r., essere di r.; tenere per ...
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riservare
(ant. reservare) v. tr. [dal lat. reservare, comp. di re- e servare «conservare»] (io risèrvo, ecc.). – 1. a. Tenere da parte, in serbo, per determinate persone, per particolari occasioni o [...] necessità (v. anche riserbare): ho riservato questa bottiglia di brunello per mio padre; è un cognac di 50 anni, e va riservato per una grande festa; in usi iron.: riserva le tue facezie per un’occasione ...
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parte
s. f. [lat. pars partis]. – 1. a. Ciascuno degli elementi in cui un intero è diviso o può essere diviso, sia che essi siano materialmente staccati l’uno dall’altro, sia che possano essere soltanto [...] alta voce, ma in pratica dirette al pubblico per fargli conoscere il suo intimo pensiero, nascosto agli altri personaggi. Da parte, in serbo: ho ancora una piccola somma da p.; bisogna mettere un po’ di soldi da p. per gli imprevisti, per le vacanze ...
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canto2
canto2 s. m. [lat. volg. cantus «cerchione; lato, angolo», voce di origine mediterranea come il gr. κανϑός (da cui il lat. canthus) «angolo palpebrale» (cfr. sign. 3)]. – 1. Angolo formato da [...] , le preoccupazioni, il ritegno, ecc.); La vergogna alla fin messe da c. (Berni); con altro sign., metter da c., mettere in serbo, risparmiare; in qualche caso da canto corrisponde a daccanto: E d’un tratto al re da canto Un corsier nero nitrì ...
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stocavo
stòcavo agg. [adattam. del serbocr. štokavski]. – In linguistica, dialetti s., i dialetti del serbo e del croato nei quali il pronome interrogativo neutro «che cosa?» è što: sono i più importanti [...] perché su di essi si fonda la lingua letteraria. V. anche caicavo e ciacavo ...
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totopoltrone
(toto-poltrone, toto poltrona), s. m. Pronostico relativo al conferimento di un incarico di rilievo, alla nomina o alla sostituzione di un ministro. ◆ I tifosi dello scambio [Antonio] Marzano-[Gianfranco] [...] 2004, p. 3, Primo piano) • Dal «totopoltrone» non manca anche il nome di qualche giovane, che il sindaco terrebbe in serbo per non bruciarlo. (Gianfranco Quaglia, Stampa, 13 giugno 2006, Novara, p. 39) • Renzo Brunengo, sindaco di Pieve di Teco, a ...
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partire
v. tr. e intr. [lat. partire o partiri «dividere», der. di pars partis «parte»] (io parto, ecc.; nel sign. di «dividere» e «spartire» anche io partisco, tu partisci, ecc.). – 1. tr., ant. o letter. [...] .: Perch’io parti’ così giunte persone (Dante). c. Fare le parti di qualche cosa assegnando a ciascuno la sua: che molta in serbo Vi sia ricchezza non partita, ignoro (V. Monti); Ecco, io parto fra voi quella foresta D’abeti e pini (Carducci). Con la ...
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SERBO-CROATI
Pier Gabriele GOIDANICH
Giovanni MAVER
I Serbi e i Croati, popoli Slavi meridionali, facenti parte della Iugoslavia, hanno in comune, nei limiti che si dirà, la lingua letteraria che, in quanto tale, è detta di solito "serbo-croata"....
SERBO-CROATI (XXX, p. 422) - Letteratura (p. 423)
Giovanni Maver
Al decennio 1920-30, battagliero tanto dal punto di vista ideologico quanto da quello formale, segue, nella lirica serbocroata, un decennio in cui prevalgono accenti smorzati,...