ustascia
ùstascia s. m. e agg. [dal serbocr. ustas̆a «insorto, ribelle», der. del verbo ustati «alzarsi, levarsi in piedi»], invar. – Termine già usato dagli Slavi balcanici per indicare chi aveva preso [...] stato indipendente di Croazia, abbandonandosi a una feroce lotta di sterminio in cui persero la vita circa un milione di Serbi ortodossi della Bosnia-Erzegovina e della Croazia; nel 1945 i capi ustascia si rifugiarono all’estero, dove il movimento ha ...
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sorabo
sòrabo (o sòrbo; meno com. soràbico) agg. e s. m. (f. -a). – Relativo o appartenente alla popolazione slava dei Sorabi, detti anche Serbi di Lusazia, perché stanziatisi, probabilmente verso la [...] fine del 6° sec. d. C., in quella regione, compresa tra la Germania orientale e la Polonia sud-occidentale. Lingua s. (o, come, s. m., il sorabo), lingua slava appartenente al gruppo occidentale, che presenta ...
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nazicomunista
(nazi-comunista), s. m. e f. e agg. Chi aderisce o si ispira a regimi totalitari e repressivi come il nazismo e il comunismo; che richiama regimi nazisti e comunisti. ◆ Secondo [Marco] [...] -comunista», e – dunque – rappresenta una presa di posizione netta, esplicita nei confronti di una sola parte, il governo serbo, da cui dipende, appunto, la concessione del corridoio. (Repubblica, 6 aprile 1999, p. 10, Politica) • «niente insulti e ...
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anonymous remailer
loc. s.le m. Server di posta elettronica che riceve e rispedisce messaggi in modo anonimo, senza che si possa risalire al mittente. ◆ Un messaggio che analizza le posizioni della Russia [...] un «Anonymous Remailer». Un trucco dei militanti della privacy su Internet per nascondersi dietro l’anonimato, adesso lo usano serbi e kosovari che temono gli occhi della polizia jugoslava. (Annalisa Usai, Repubblica, 8 aprile 1999, p. 12, Politica ...
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antialbanese
(antialbanesi), agg. Contrario agli Albanesi e alla loro etnia. ◆ Ora la politica antialbanese della Jugoslavia, che ha determinato la guerra civile nel Kosovo, trova un ostacolo anche in [...] bilancino del farmacista, in una regione abitata da un milione e 800 mila albanesi kosovari, contro 80 mila serbi isolati e spaventati che pagano lo scotto della violentissima politica antialbanese di [Slobodan] Milosevic? (Enzo Bettiza, Stampa, 3 ...
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serbare
v. tr. [lat. sĕrvare] (io sèrbo, ecc.). – 1. a. Mettere, tenere da parte una cosa, soprattutto per servirsene in un momento più opportuno (è, in questo come nei successivi sign., verbo ancora [...] vivo in Toscana ma sentito come letter. o di tono elevato altrove): mi serbi un po’ di pane, passo a prenderlo più tardi; non ho serbato le sue lettere, e me ne pento; serbiamo il dolce per domani; serbami una bottiglia di quel tuo vinello; Ciò che ...
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serbocroato
(o sèrbo-croato) agg. e s. m. – Relativo ai Serbi e ai Croati; con questo sign., l’aggettivo è stato usato, fino alla dissoluzione della Iugoslavia, quasi esclusivam. per indicare (come agg.: [...] interno si distingue per alcune caratteristiche fonetiche comuni ai varî dialetti. In realtà, esistono fra la lingua serba e la lingua croata alcune differenze sostanziali, soprattutto nel lessico, che giustificano la loro attuale diversificazione in ...
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tempio
tèmpio (ant. tèmplo) s. m. [dal lat. templum, da una radice affine al gr. τέμενος «recinto sacro», τέμνω «tagliare»: v. oltre] (pl. tèmpî o più spesso tèmpli, che evita l’ambiguità con tempi plur. [...] vi siano anche sepolte e onorate persone illustri: il Pantheon, t. dei sovrani d’Italia; Ma più beata ché in un tempio accolte Serbi l’Itale glorie (Foscolo, con riferimento alla chiesa di Santa Croce in Firenze). 2. fig. a. In usi letter., elevati e ...
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clefta
clèfta s. m. [dal gr. mod. κλέϕτης «brigante», gr. class. κλέπτης «ladro», der. di κλέπτω «rubare»] (pl. -i). – Appartenente ai gruppi di irregolari greci (affini agli aiducchi serbi e bulgari) [...] che durante la dominazione turca si univano in bande e vivevano sulle montagne, in lotta contro i Turchi; nel sec. 18° resero fondamentali servigi alla causa dell’indipendenza greca, e godettero di larga ...
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primavera dei popoli
loc. s.le f. 1. Denominazione, nata in ambienti mazziniani, dell’insieme dei moti rivoluzionari scoppiati in Europa tra il gennaio del 1848 e la primavera del 1849. 2. Per estensione, [...] /20 sono state pressappoco riconfermate nel 1945/47. Accanto al "sistema" grando-russo sono nati allora dei sottosistemi grando-serbi, cechi-slovacchi, addirittura grando-rumeni. Così, non si vede perché una "primavera dei popoli" debba esaltare il ...
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Nome di tre re serbi. Uroš I, figlio (m. 1280) di Stefano Primo Coronato (v.), regnò dal 1243 al 1276, combatté con successo contro i Bulgari, allargò i confini della Serbia a danno di Bisanzio e aumentò il prestigio della Serbia. Padre di Uroš...