comprendere
comprèndere v. tr. [lat. comprehendĕre e comprendĕre, comp. di con- e pre(he)ndĕre «prendere»] (coniug. come prendere). – 1. a. Contenere in sé, abbracciare, racchiudere: Luce e amor d’un [...] giudica deve saper c.; ti comprendo, perché anch’io avrei fatto lo stesso. c. rifl. recipr. Intendersi, penetrare nei sentimenti l’uno dell’altro, avere reciproca comprensione: due amici che si comprendono a meraviglia; si compresero al primo sguardo ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa [...] Manzoni). 2. a. In senso ampio, la capacità e la facoltà, peculiare degli esseri umani, di comunicare pensieri, esprimere sentimenti, e in genere di informare altri esseri sulla propria realtà interiore o sulla realtà esterna, per mezzo di un sistema ...
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sentimentale
agg. [der. di sentimento, sul modello dell’ingl. sentimental, usato la prima volta dallo scrittore ingl. L. Sterne (v. oltre al n. 3)]. – 1. Dei sentimenti, che riguarda i sentimenti: la [...] un s., fare il s.; vuol farsi credere scettica, ma in fondo è una sentimentale. 3. Che descrive, rivela, ispira sentimenti delicati e gentili, patetici e malinconici: un romanzo s.; una novella, una poesia s.; commedia, film s.; un volto affilato ...
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nobile
nòbile agg. e s. m. e f. [dal lat. nobĭlis, propr. «noto, che deve esser noto», der. di noscĕre «conoscere»]. – 1. agg. a. Di persona o famiglia che per nascita o per investitura sovrana appartiene [...] : una n. creatura; un cuore, un’anima n.; essere pieno di n. propositi; concepire, coltivare n. speranze; essere incapace di n. sentimenti; comportamento, contegno n., una n. condotta; tratti del volto nobili e austeri; che è frutto o espressione di ...
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gentilézza s. f. [der. di gentile1]. – 1. ant. Nobiltà, sia ereditaria sia (secondo l’interpretazione degli stilnovisti) acquisita con l’esercizio della virtù e con l’elevatezza dei sentimenti: prende [...] chi è gentile, nei varî sign. dell’aggettivo: g. d’aspetto, g. di modi; e in senso morale: g. d’animo, di costumi, di sentimenti. Più com., amabilità, garbo, cortesia nel trattare con altri: persona di squisita g.; la sua innata g.; è di una g. rara ...
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controllare
1. MAPPA CONTROLLARE significa verificare qualcosa per accertarne la regolarità e l’esattezza (c. un documento, i biglietti, i bagagli; controlla l’ora sul tuo orologio; hai controllato [...] il cielo di una zona; c. politicamente, militarmente un paese; c. la situazione). 4. In senso figurato, si controllano i propri sentimenti e le proprie reazioni istintive quando si è in grado di dominarli (c. i propri nervi, i propri scatti d’ira). 5 ...
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parlare
1. PARLARE significa pronunciare suoni articolati, dire delle parole (il bambino comincia a p.; gli animali non parlano), 2. MAPPA o, in senso più ampio, esprimere, per mezzo del linguaggio, [...] parlare bene di
parlare chiaro
parlare da solo
parlare male di
parlare tra i denti
parlare tra sé e sé
parlarsi addosso
senti chi parla!
Proverbi
pensa molto, parla poco e scrivi meno
altro è parlar di morte, altro è morire
Citazione
Parlammo a lungo ...
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psicologia
1. MAPPA La PSICOLOGIA è la scienza che studia la vita mentale e affettiva di una persona, analizzandone i fenomeni e i processi (istinti, sentimenti, pensieri, ecc). A seconda dell’oggetto [...] la psicologia comparata. 2. Per estensione, il termine si utilizza nel linguaggio comune per indicare la capacità di comprendere e spiegare i sentimenti, gli stati d’animo, le reazioni e i comportamenti degli altri (con lui devi usare un po’ più di p ...
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leggere
lèggere v. tr. [lat. lĕgĕre, propr. «raccogliere», affine al gr. λέγω «raccogliere; dire»] (io lèggo, tu lèggi, ecc.; pass. rem. lèssi, leggésti, ecc.; part. pass. lètto). – 1. a. Scorrere con [...] voce in frasi come leggimi qualcosa, non leggere così in fretta, tu leggi molto male, ecc.); l. speditamente, stentatamente, con sentimento; scrittura difficile a leggersi; s’è fatto buio e non riesco più a l.; dare per letto, omettere in un’adunanza ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare [...] violenza, imporsi, con uno sforzo di volontà, un comportamento attivo o, più spesso, passivo, contrario ai proprî impulsi o sentimenti (si fece v. per ascoltarlo pazientemente sino alla fine; mi sono fatto v. per non gridare, per non schiaffeggiarlo ...
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Processo interiore suscitato da un evento-stimolo rilevante per gli interessi dell’individuo. La presenza di un’e. si accompagna a esperienze soggettive (sentimenti), cambiamenti fisiologici (risposte periferiche regolate dal sistema nervoso...