ordinanza
s. f. [der. di ordinare; negli usi mod. del sign. 2 e in alcuni usi del sign. 3, ricalca il fr. ordonnance]. – 1. Ordine, cioè collocamento, disposizione ordinata. Il termine, che anticam. [...] civile e penale, provvedimento emesso dal giudice per regolare il corso del procedimento stesso e in ciò distinto dalla sentenza, che ha invece la finalità di decidere la controversia o almeno parti rilevanti di essa. c. Nel diritto corporativo ...
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correzione
correzióne s. f. [dal lat. correctio -onis, der. di corrigĕre «correggere», part. pass. correctus]. – 1. a. L’azione e il modo di correggere, cioè di migliorare, o cercare di migliorare, moralmente: [...] stampa (con richiami al margine per mezzo di segni convenzionali) come guida per eseguire poi la c. tipografica; c. di una sentenza, c. di una ordinanza, consentite soltanto nei casi in cui esse siano inficiate da omissioni o da errori materiali o di ...
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epifonema
epifonèma s. m. [dal lat. epiphonema, gr. ἐπιϕώνημα, der. di ἐπιϕωνέω «esclamare, parlare»] (pl. -i). – Frase esclamativa in forma di sentenza e per lo più enfatica, con cui si conclude un [...] discorso; per es.: Ecco i bei vantaggi che ne abbiamo ricavato!; e in Virgilio (Aen. I, 33): Tantae molis erat Romanam condere gentem ...
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ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di [...] in quella mansione il ministro. Nel processo penale provvedimento emanato dal pubblico ministero volto a dare esecuzione a una sentenza di condanna: o. di esecuzione, o. di carcerazione; anche, nel cod. proc. pen. del 1930, il corrispondente di ...
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anti-Tar
agg. inv. Finalizzato a impedire il ricorso ai Tribunali amministrativi regionali; con particolare riferimento al decreto legislativo varato nell’agosto 2003 per rafforzare le prerogative e [...] . ◆ Una giornata che inizia male - il decreto sulla somatostatina da riscrivere, le decisioni da prendere dopo la pesante sentenza del Tar -, e che finisce peggio, con una litigata con i giornalisti, in presenza di taccuini aperti e telecamere ...
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motivare
v. tr. [der. di motivo2]. – 1. Provocare, esser motivo o causa di qualche cosa: la lite fu motivata da un malinteso. 2. Nel linguaggio burocr., esporre, precisare i motivi, le ragioni di qualche [...] cosa: m. una richiesta; m. una sentenza, un atto amministrativo, un provvedimento giurisdizionale; m. l’assegnazione di un premio. 3. In psicologia, fornire motivazioni a compiere determinati atti, stimolare l’interesse di qualcuno nei confronti di ...
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motivato
agg. [part. pass. di motivare]. – 1. Spiegato nei suoi motivi, accompagnato da debita motivazione: una richiesta esaurientemente m.; sentenza non ben m.; o mosso da precisi motivi: un comportamento [...] fortemente m.; o anche giustificato: una reazione m.; uno scatto non motivato. 2. In linguistica, nella terminologia di F. de Saussure, è detto motivato o non motivato il rapporto che lega il significante ...
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motivazione
motivazióne s. f. [der. di motivare; nel sign. 2, per influenza dell’ingl. motivation]. – 1. L’atto del motivare; in partic., nel linguaggio burocr., esposizione delle ragioni che giustificano [...] di una ricompensa e sim., o, in senso più ampio, una decisione, una scelta politica, ecc.: depositare la m. di una sentenza; gli fu conferita la medaglia di bronzo al valor militare, con una bella motivazione. Sotto l’aspetto giuridico, l’omessa ...
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testo3
tèsto3 s. m. [dal lat. textum -i o textus -us, rispettivam. part. pass. neutro e der. di texĕre «tessere»]. – 1. a. Il contenuto d’uno scritto o d’uno stampato, ossia l’insieme delle parole che [...] passo d’autore, d’un racconto, d’un documento; leggere, riferire, modificare il t. d’un discorso; pubblicare il t. d’una sentenza; il t. d’una legge; il t. preciso del codice; t. giuridico, legislativo; t. unico, atto del potere esecutivo in cui sono ...
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a quo
‹a ku̯ò› locuz. lat. (propr. «dal quale»). – Espressione che, spec. nel frasario dei giuristi e degli storici, serve a qualificare un punto di riferimento iniziale: dies a quo, giorno da cui decorre [...] un termine (per terminus a quo, v. terminus); giudice a quo, giudice di cui si è impugnata una sentenza. Il contrapposto costante, esplicito o implicito, di a quo è ad quem. ...
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La pena inflitta o l’obbligo imposto
Diritto processuale civile
Una delle tre forme di azione (➔) civile di cognizione. Essa è finalizzata a ottenere dal giudice non solo l’accertamento dell’esistenza del diritto soggettivo che l’attore afferma...
sentenza (sentenzia)
Alessandro Niccoli**
I valori fondamentali del termine possono essere così indicati: " opinione in merito a qualcosa ", " giudizio su una controversia ", " dottrina di un filosofo ", " significato di una frase o di un...