sentire
v. tr. [lat. sĕntire] (io sènto, ecc.). – In senso ampio, avvertire un qualsiasi stato di coscienza indotto in noi dal mondo esterno attraverso i sensi o un qualsiasi stato affettivo insorgente [...] , e al contr. non s. i sapori, gli odori, essere privi di tale capacità (usato assol., sentire o sentirci, sentir bene, male, sentirci poco, non sentire o non sentirci, si riferisce sempre all’udito: v. oltre, al n. 2 c); in usi fig., un cavallo ...
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illustre
agg. [dal lat. illustris «chiaro, luminoso, evidente, insigne», comp. di in-1 e *lustrum «luce» (cfr. lustrare «rischiarare, illuminare»)]. – 1. ant. o letter. Chiaro, luminoso: ... che il riflesso [...] che, oscura fino a ieri, ha improvvisamente acquistato notorietà o potere (ma anche, più genericam., di persona che si senta nominare per la prima volta). b. Nobile: stirpe i.; un uomo di nascita illustre. c. Con accezione prevalentemente attiva ...
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a2
a2 prep. [lat. ad] (radd. sint.). – Si fonde con l’articolo dando luogo alle preposizioni articolate al, allo, alla, ai (a’ nella forma tronca), agli, alle; davanti a parola che comincia con la vocale [...] ., soprattutto in alcune esclamazioni (beato a te!; poveretti a noi!) e davanti a un infinito retto da altro verbo: che non vi senta più a bisticciare tra voi; e intanto mi tocca a andar con lui! (Manzoni); infuriava il colera, e il duca, per non ...
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tetragono
tetràgono agg. e s. m. [dal gr. τετράγωνος, comp. di τετρα- «tetra-» e -γωνος «-gono»]. – 1. In geometria, sinon. raro di quadrangolo e, in passato, anche di parallelepipedo rettangolo e di [...] ’idea fissa, radicata, t. a qualunque esperienza (Soldati); questo sign. deriva dai noti versi di Dante avvegna ch’io mi senta Ben tetragono ai colpi di ventura (Par. XVII, 23-24), e il concetto della stabilità, della fermezza viene alla parola dall ...
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orecchio
orécchio s. m. [variante di orecchia]. – 1. Organo pari dei vertebrati, situato ai due lati del capo, che ha la caratteristica funzione dell’udito e partecipa, insieme ai centri encefalici e [...] il fatto potrebbe arrivare agli o. del direttore; è cosa che non giunge nuova al mio o. (o ai miei o.), di cui ho già sentito parlare; fig., qui anche i muri hanno orecchi, raccomandando di parlare piano o di tacere, in luogo dove si sa o si teme di ...
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discepolo
discépolo s. m. (f. -a) [dal lat. discipŭlus, voce di formazione non chiara, der. di discĕre «imparare»]. – 1. a. Chi riceve l’insegnamento di un maestro, soprattutto in quanto sia o si senta [...] a lui legato da stretti legami spirituali e intellettuali (è quindi sinon. più elevato, ed esprime un rapporto più intimo, che scolaro). b. Chi segue le dottrine o le opinioni di una persona (apprese anche ...
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ipercorrezione
ipercorrezióne s. f. [comp. di iper- e correzione]. – Erronea correzione di una forma linguistica che consiste nel sostituire volutamente, o anche inconsapevolmente, a una forma esatta [...] , ad altre simili che sono in realtà corrette; potrà quindi accadere che un dialettofono il quale si veda o si senta correggere pronunce o grafie quali griggio, robba, verzare, fero (per grigio, roba, versare, ferro), sia per analogia portato a ...
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infingere
infìngere (ant. infìgnere) v. tr., intr. e intr. pron. [der. di fingere; cfr. lat. tardo infingĕre «foggiare»] (coniug. come fingere), letter. – 1. a. intr. pron. Fingere, fare finta di qualche [...] non accorgersi; con uso assol., nascondere la verità, simulare: E par ch’egli o s’infinga o non se ’n dolga O non senta il ferir de l’altrui braccia (T. Tasso). b. intr. (aus. avere) o intr. pron., ant. Fingere, nel sign. di mentire: essere incapace ...
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baggista
s. m. e f. e agg. Chi o che fa il tifo per il calciatore Roberto Baggio. ◆ «Mi sembra - riflette Nando Dalla Chiesa, altro interista - che su questo punto [Marcello] Lippi non ci senta. E allora [...] giochi di parole, alla fine quello che univa tutto era una militanza baggista che è anche un modo di vedere, di sentire il calcio. (Gianni Mura, Repubblica, 29 aprile 2004, p. 46, Sport).
Derivato dal nome proprio (Roberto) Baggio con l’aggiunta del ...
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millantamila
agg. num. [comp. di millanta e mila], ant. – Con valore iperb., numero grandissimo, quantità straordinariamente grande: ancorché da m. ammalati e da m. medici io senta tutto il giorno dar [...] la colpa di molte malattie a queste benedette evaporazioni (Redi) ...
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SENTA (in magiaro Zenta; A. T., 77-78)
Umberto Toschi
Città magiara della Iugoslavia, nella Voivodina, situata a circa 35 km. a SE. di Subotica, oggi compresa nel Banato del Danubio. È adagiata sulla sponda destra del Tibisco, a una trentina...
Scrittore serbo (Senta 1855 - Soko Banja, Niš, 1906). Nei suoi racconti rievocò l'ambiente patriarcale della natia Voivodina (Pop-Ćira i pop-Spira "Pop Ćira e pop Spira", 1898) e descrisse la vita a Niš (Ivkova slava "La festa di Ivko", 1895;...