volere2
volére2 v. tr. [lat. *vŏlēre, per il classico velle, formato su volo, volebam, volui] (pres. indic. vòglio [tosc., in proclisi, vo’], vuòi [poet. vuòli], vuòle [poet. o pop. vòle], vogliamo, [...] mostrare la difficoltà, l’impossibilità di qualche cosa (come vuoi che sia già pronto?; come volete che io vi senta con tutto questo baccano?). Che vuoi?, che vuole?, che volete?, per introdurre una giustificazione, una scusa, per significare che ...
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intendere
intèndere v. tr. [dal lat. intendĕre, comp. di in-1 e tendĕre «tendere, rivolgere, mirare a»] (coniug. come tendere). – Verbo di largo uso e di molteplici significati, che si possono ricondurre [...] un rumore; non hai inteso che ti chiamavo?; parla più forte se vuoi che t’intenda. In questo sign. è meno pop. di sentire; è comune invece seguito dal verbo dire, a proposito di parole o notizie giunte al nostro orecchio: l’ho inteso dire da alcuni ...
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ricordazione
ricordazióne s. f. [dal lat. recordatio -onis, der. di recordari «ricordare»], ant. – Ricordo, memoria: la dolorosa r. della pestifera mortalità trapassata (Boccaccio); la tua graziosa anima [...] ... veda e senta puntualmente ciò che per noi oggi in sua r. si fa sovra la nova sepultura (Sannazzaro). ...
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taciturno
agg. [dal lat. taciturnus, der. di tacĭtus «tacito»]. – Di persona che abitualmente tace o parla poco: un uomo, un ragazzo t.; ha un carattere t. e scontroso; o anche che sta occasionalmente [...] per tutta la serata; come mai sei così t. oggi? In usi fig., poet., tacito, che non fa rumore (riferito a cosa): quando al fin senta ... Che ’l taciturno chiavistel si muova (Ariosto); al margine d’un lago, Di taciturne piante incoronato (Leopardi). ...
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alveare
s. m. [lat. alveare, der. di alveus «alveo»]. – 1. In genere, il nido naturale delle api, o anche la cassetta o altra struttura apprestata dall’uomo per il loro allevamento (detta più propriam. [...] (v. arnia); anche, talora, il luogo dove si tengono le arnie. In similitudini: sembra d’essere in un a., di luogo dove si senta il brusio di molta gente; una casa di tre piani che ha un po’ dell’a. come tutte le case della povera gente (Palazzeschi ...
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popolo1
pòpolo1 (ant. pòpulo) s. m. [lat. pŏpŭlus]. – 1. a. Il complesso degli individui di uno stesso paese che, avendo origine, lingua, tradizioni religiose e culturali, istituti, leggi e ordinamenti [...] p. romano, dell’antica Roma; la lotta di un p. per conquistare l’indipendenza; non è necessario che tutto un p. senta di essere nazione perché la nazione sia (Tommaseo). Determinato da attributi: un grande p.; un p. forte, potente, eroico, debole; un ...
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lagnarsi
v. intr. pron. [lat. laniare «dilaniare», laniare se «graffiarsi, lacerarsi dal dolore»] (mi lagno, ... ci lagniamo, vi lagnate, e nel cong. ci lagniamo, vi lagniate). – Lamentarsi, emettere [...] voci di lamento, da parte di persona o animale che senta dolore: il malato s’è lagnato tutta la notte; la povera bestia guaiva e si lagnava. Anche, dolersi, rammaricarsi con qualche risentimento, dimostrare, a voce o per iscritto, malcontento o ...
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sfringuellio
sfringuellìo s. m. [der. di sfringuellare], non com. – Canto di fringuelli; fig., cinguettìo continuo, vivace e superficiale di più persone che conversano: nel primo caffè toscano, dentro [...] cui misi i piedi, sentii un vocìo, uno sfringuellìo tale che dubito non si senta il somigliante in niuna parte di mondo (Faldella). ...
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doglienza
dogliènza s. f. [dal provenz. dolhensa, der. del lat. dolere «provar dolore»], ant. – Dolore, afflizione, angoscia: ... vuol, quanto la cosa è più perfetta, Più senta il bene, e così la d. [...] (Dante). Anche con gli altri sign. di doglianza ...
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castigat ridendo mores
– Frase latina («corregge i costumi col ridere») composta dal letterato francese J. de Santeuil (sec. 17°) per il busto d’Arlecchino che doveva decorare il proscenio della Comédie [...] Italienne a Parigi; si ripete talora riferendola a persona che sa ammonire senza che nelle sue parole si senta il rimprovero, e spec. a scrittore che dà insegnamenti morali attraverso forme letterarie apparentemente leggere e, comunque, divertenti. ...
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SENTA (in magiaro Zenta; A. T., 77-78)
Umberto Toschi
Città magiara della Iugoslavia, nella Voivodina, situata a circa 35 km. a SE. di Subotica, oggi compresa nel Banato del Danubio. È adagiata sulla sponda destra del Tibisco, a una trentina...
Scrittore serbo (Senta 1855 - Soko Banja, Niš, 1906). Nei suoi racconti rievocò l'ambiente patriarcale della natia Voivodina (Pop-Ćira i pop-Spira "Pop Ćira e pop Spira", 1898) e descrisse la vita a Niš (Ivkova slava "La festa di Ivko", 1895;...