quattro
agg. num. card. [lat. quattuor o quatuor], invar. – 1. Il numero intero che segue immediatamente il tre, e il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 4, in numeri romani IV): le q. stagioni [...] ; quattr’occhi, alludendo a due persone, in espressioni come parlare a quattr’occhi, in confidenza, in segreto, senza che altri senta; quattr’occhi vedono meglio di due, accertamenti e valutazioni è meglio farli in due che da solo; o con riferimento ...
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ventura
s. f. [lat. ventūra, neutro pl. di venturus (v. venturo): propr. «le cose che verranno», quindi «il futuro»]. – 1. a. Sorte, destino: predire, indovinare, leggere la v. (pop. dare, fare la v.); [...] avvegna ch’io mi senta Ben tetragono ai colpi di v. (Dante); nel mondo Sua v. ha ciascun dal dì che nasce (Petrarca); talora, condizione di fortuna: chi muta paese, muta v. (prov.). Ant., caso, ragione fortuita: Qual forza o qual ventura Ti travïò sì ...
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eurolandico
agg. Di Eurolandia. ◆ fra le storie inventate ci sarebbe anche quella dell’effetto serra alimentato delle flatulenze dei bovini. Ebbene senta me, caro [Giansiro] Freddi: primo non risulta [...] che sia farina del sacco eurolandico. Secondo non è una balla, ma il risultato di uno studio, risalente a una quindicina di anni fa, dell’Università del Colorado poi perfezionato dal Rowett Institute di ...
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nuora
nuòra (pop e region. nòra) s. f. [lat. pop. nŏra (class. nŭrus)]. – La moglie del figlio, nei rispetti dei genitori di questo: va molto d’accordo con la n., o con sua n.; spesso in correlazione [...] con suocera, anche in partic. locuzioni: dire a nuora perché suocera intenda, rivolgersi a qualcuno con l’intenzione che altri senta e capisca che quelle parole sono rivolte a lui; e con allusione a un tradizionale e proverbiale contrasto fra le due ...
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o3
o3 ‹ó› interiez. [prob. da or(a)1] (radd. sint.), tosc. – Ha la funzione di dare espressività a una frase di tono per lo più esclamativo o interrogativo, come voce di richiamo o di esortazione: O [...] senta il caso avvenuto di fresco A me, che, girellando una mattina, Càpito in Sant’Ambrogio di Milano (Giusti); o mi dica un po’ lei come si comporterebbe al posto mio; oppure serve a introdurre una domanda retorica o comunque enfatica: o che si ...
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obbligare
(ant. obligare) v. tr. [dal lat. obligare, comp. di ob- e ligare «legare»] (io òbbligo, tu òbblighi, ecc., ant. io òbligo, ecc.). – 1. a. Stringere con obbligo, legare con vincolo giuridico [...] ricalcato sul fr. obliger, fare in modo, con atti di cortesia, favori, doni materiali e sim. che una persona si senta legata da obblighi di gratitudine: tentava di obbligarmi con continui regali; anche assol.: ha delle maniere che obbligano. Nel rifl ...
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impreparato
agg. [dal lat. impraeparatus, comp. di in-2 e praeparatus, part. pass. di praeparare «preparare»]. – Non preparato a qualche cosa, detto quasi esclusivam. di persona che non si aspetti (o [...] non si aspetti così presto) il verificarsi di un fatto, o non si senta disposta o non sia in grado di affrontare un’evenienza, e sim.: essere, sentirsi i. (a sostenere un esame, una prova difficile, un incontro agonistico, ecc.); trovare i., farsi ...
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che1
che1 〈ké〉 cong. [lat. quia, quod e altre cong.] (radd. sint.). – 1. Come cong. subordinativa, introduce: a) prop. dichiarative, cioè soggettive o oggettive: è possibile che io ritardi; so che accetterai; [...] ringrazio che sei venuto; sono lieto che vi siate riconciliati; c) prop. consecutive: cammina che pare zoppo; copriti che tu non senta freddo; che ha che piange?; cos’è successo che non ti si vede più?; con questa funzione, è di solito correlativo ad ...
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prigionia
prigionìa s. f. [der. di prigione1]. – 1. a. La condizione di chi è prigioniero, spec. con riferimento alla detenzione, da parte degli avversarî, dei soldati catturati durante operazioni belliche: [...] della panca e del tavolo (Tecchi); non vedo l’ora di liberarmi dalla p. di questi stivali. c. La condizione di chi si sente dominato da qualcuno o da qualche cosa a cui non riesce a sottrarsi: la p. dell’amore, della passione; non son riuscito ancora ...
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antilocale
agg. e s. m. [comp. di anti-1 e locale agg.]. – Detto di dispositivo impiegato negli apparecchi telefonici per impedire che la persona che parla davanti al microfono senta la propria voce [...] nell’auricolare dello stesso microtelefono ...
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SENTA (in magiaro Zenta; A. T., 77-78)
Umberto Toschi
Città magiara della Iugoslavia, nella Voivodina, situata a circa 35 km. a SE. di Subotica, oggi compresa nel Banato del Danubio. È adagiata sulla sponda destra del Tibisco, a una trentina...
Scrittore serbo (Senta 1855 - Soko Banja, Niš, 1906). Nei suoi racconti rievocò l'ambiente patriarcale della natia Voivodina (Pop-Ćira i pop-Spira "Pop Ćira e pop Spira", 1898) e descrisse la vita a Niš (Ivkova slava "La festa di Ivko", 1895;...