numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni [...] tra loro, due numeri naturali che non hanno alcun divisore comune eccettuato il numero 1; n. perfetti, quei numeri naturali che in sogno, suggeriscono i numeri da giocare al lotto (in senso fig., di chi parla come gli indovini in maniera sibillina ...
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vero
véro agg. e s. m. [lat. vērus, e sostantivato vērum, neutro]. – 1. agg. a. Che è realmente ciò che dice il suo nome (contrapp. ora a falso, ora a presunto o immaginario): Cristo, v. Dio e v. uomo; [...] è vero Iddio! l. Locuz. particolari, frequenti nell’uso comune: fosse vero! (anche al femm., con riferimento a notizia di vero in ciò che dice. L’espressione dire il v. è frequente in senso fig.: se la memoria, se gli occhi mi dicono il v., se non m ...
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collaborazióne s. f. [der. di collaborare]. – 1. a. Il fatto di collaborare, cioè di partecipare insieme con altri a un lavoro, a una produzione; l’opera di chi collabora, e il risultato di tale opera: [...] lavoro per il raggiungimento di un fine produttivo comune. Non collaborazione: forma di ostruzionismo, consistente nel diritto del lavoro, il termine è usato anche in senso stretto, per indicare la diretta partecipazione all’organizzazione dell’ ...
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persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale [...] p. degna di fede sentii (Boccaccio). Al plur., in senso collettivo, ha spesso usi affini a gente: al raduno sono (nomi proprî di p.) o a una categoria di persone (nomi comuni di p.); v. anche nome. 7. Nella dottrina psicologica analitica di ...
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bene2
bène2 s. m. [dall’avv. bene1]. – 1. a. Ciò che è buono in sé, cioè perfetto nella compiutezza del suo essere o nel suo valore morale, e quindi oggetto di desiderio, causa e fine dell’azione umana: [...] ragioni. Contrapposto ad altri agg. sostantivati, si usa, con lo stesso senso, il buono: il vero, il bello, il buono; in ognuno di Amore, affetto: per il b. che io ti porto. Molto comune la locuz. voler b., amare, nutrire affetto (propr., desiderare ...
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erba
èrba s. f. [lat. hĕrba]. – 1. a. Nome generico di ogni pianta bassa che, nella parte aerea, abbia consistenza molle e non faccia fusto legnoso; le erbe, dette anche, in botanica, piante erbacee, [...] o malerba, qualsiasi erba inutile o nociva al seminato (anche in senso fig.: v. malerba); un filo d’e., lo stelo, spec del genere naiade, con fusto e foglie muniti di aculei, comune nelle risaie; e. lanaria, la saponaria (Gypsophila arrostii); e ...
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alto
1. MAPPA È ALTO ciò che è notevolmente elevato rispetto al suolo o a un altro livello preso come riferimento (un ragazzo a.; tacchi alti); seguito da un numero o da un’altra indicazione di quantità, [...] a un suono o a una voce, significa acuto (note alte) e, nell’uso comune, anche di volume intenso (ad alta voce); 8. riferito a un numero, significa grande (una cifra alta). 9. In senso figurato, è alto ciò che è nobile, elevato (uomo di a. ingegno) o ...
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arte
1. In un senso molto ampio, l’ARTE è la capacità di agire e di produrre che si basa su un complesso di regole e di tecniche, e quindi è anche l’insieme delle regole che servono per svolgere un’attività [...] viene spesso contrapposta alla natura (accrescere con l’a. le bellezze naturali d’un luogo). 2. MAPPA In senso più ristretto (e più comune), si chiama arte un prodotto o un insieme di prodotti culturali a cui viene riconosciuto un valore estetico ...
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animale
1. Nel senso più ampio (che è anche quello originario), si chiama ANIMALE ogni essere animato, cioè ogni organismo vivente dotato di sensi e capace di movimenti spontanei: in questo senso, è [...] un animale anche l’uomo. 2. MAPPA Nell’uso comune, invece, gli animali sono le bestie, che in realtà sono, più specificamente, gli animali non dotati di coscienza e di ragione (animali domestici, selvatici; allevare un a.). 3. Usata a proposito di ...
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calzatura
1. MAPPA CALZATURA deriva da una parola latina che significava ‘calcagno’ e che in italiano ha ampliato il suo significato fino a riferirsi genericamente a tutto ciò che riguarda il piede, [...] calce, nel senso di parte inferiore di qualcosa, al verbo calciare e al suo derivato calcio, a calcare, nel senso di calpestare, e , indicherebbe sia le scarpe sia le calze. Nella lingua comune, tuttavia, il significato di calzatura si è ristretto e ...
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SENSO COMUNE
Guido Calogero
COMUNE È uno fra i termini filosofici che hanno maggiormente mutato di valore attraverso l'evoluzione storica. La sua origine è nella denominazione di κοινὴ αἴσϑησις ("sensazione comune") adottata da Aristotele,...
Razionalità pratica tra senso comune cultura e natura
Antonio Rainone
Nella tradizione filosofica si parla da lungo tempo di razionalità ‘teoretica’ e razionalità ‘pratica’. Teoretica (o cognitiva) è la razionalità che si suppone operi nella...