finestra
finèstra (ant. fenèstra) s. f. [lat. fenĕstra]. – 1. a. Apertura nei muri esterni di un edificio, destinata a dare luce e aria agli ambienti interni e a consentire la vista da questi ultimi [...] scherz., chiudi le f., a un bambino, per dirgli di dormire. Comune la frase: gli occhi sono la f. dell’anima (qui al sing e nel linguaggio poet., con riferimento agli occhi ma con il senso più generico di apertura: O belle et alte e lucide fenestre ...
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scelta
scélta s. f. [der. di scelto, part. pass. di scegliere]. – 1. a. Libero atto di volontà per cui, tra due o più offerte, proposte, possibilità o disponibilità, si manifesta o dichiara di preferirne [...] momento in cui si deve fare una sc., o la propria scelta. In senso generico: fare una sc. convinta, una sc. responsabile, una sc. individuale, vuoto e a due a due privi di elementi in comune), è possibile ottenere un insieme scegliendo uno e un solo ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, [...] con principî ritenuti di valore universale o contro di essi; senso m., la capacità di distinguere ciò che è bene da una cultura: m. collettiva, individuale; secondo la m. corrente, o comune; la m. civile, politica, sociale; nelle grandi città e nelle ...
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metodologia
metodologìa s. f. [comp. di metodo e -logia]. – 1. a. In senso generico, lo studio del metodo su cui dev’essere fondata una determinata scienza o disciplina; con senso più concr., il complesso [...] a fissare un confine tra la scienza propr. detta, il comune sapere opinabile e le pseudoscienze (quali l’astrologia, la parapsicologia, significanza, oppure al principio di falsificabilità: in tal senso, si parla anche di m. normative quando vengono ...
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niente
niènte (ant. neènte, neiènte, e altre var.) pron. indef., s. m. e avv. [etimo incerto; tra le varie etimologie proposte, cioè lat. ne inde, nec entem, *nec gentem, è ritenuta più accettabile l’ultima, [...] ecc.; ha lo stesso sign. di nulla, con cui ha anche comune gran parte della fraseologia, ma rispetto al quale è più popolare. importa n.; non m’è costato n.; insistere non gioverebbe n.; col senso di «molto poco», in frasi come non metterci n. a fare ...
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attrazione
attrazióne s. f. [dal lat. attractio -onis, der. di attrahĕre «attrarre»]. – 1. Azione e forza di attrarre, anche in senso fig.: a. tra due corpi; l’a. sessuale; esercitare grande a.; essere, [...] lui l’a. misteriosa d’una patria (D’Annunzio); con senso passivo, l’essere attratto, sentimento di viva simpatia o di trasporto dei consumatori a fare gli acquisti, per es., nel capoluogo del comune, in una città più grande o anche in una zona del ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa [...] per mezzo di un sistema di segni vocali o grafici; e lo strumento stesso di tale espressione e comunicazione (inteso in senso generico, senza riferimento a lingue storicamente determinate): il problema dell’origine del l.; l. articolato (detto anche ...
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posizione
poṡizióne s. f. [dal lat. positio -onis, der. di ponĕre «porre», part. pass. posĭtus]. – 1. a. Il luogo, o il punto di un luogo in cui una cosa è posta o si trova, considerato e determinato [...] membra del corpo o di parte di esse (cfr. positura, che ha però senso più ristretto ed è oggi sempre meno com.): stare in una p. comoda, differenziato di relazioni sociali interdipendenti (per es., il comune in cui risiede, l’azienda in cui lavora, ...
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inventario
inventàrio s. m. [dal lat. tardo inventarium (der. di inventus, part. pass. di invenire «trovare»), propr. «elenco, registro per trovare ciò che è in un dato luogo»]. – 1. Rilevazione, enumerazione [...] al pagamento dei debiti ereditarî e dei legati, oltre il valore dei beni a lui pervenuti in eredità; in senso fig., nell’uso comune, con beneficio d’i., facendo delle riserve, non accettando per buono tutto quanto viene detto o asserito: accettare ...
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re2
re2 〈ré〉 (ant. rège) s. m. [lat. rex, dal tema di regĕre «governare»]. – 1. a. Il capo riconosciuto e legittimo di uno stato monarchico (v. monarchia): re assoluto, costituzionale, ereditario, elettivo; [...] un prodotto; eleggere il re del convito, della festa; in senso iron. o spreg.: essere il re dei bricconi, degli usurai, e in Italia è molto raro; re dei granchi, nome comune del crostaceo decapode Paralithodes camtschaticus; re di lodole, altro nome ...
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SENSO COMUNE
Guido Calogero
COMUNE È uno fra i termini filosofici che hanno maggiormente mutato di valore attraverso l'evoluzione storica. La sua origine è nella denominazione di κοινὴ αἴσϑησις ("sensazione comune") adottata da Aristotele,...
Razionalità pratica tra senso comune cultura e natura
Antonio Rainone
Nella tradizione filosofica si parla da lungo tempo di razionalità ‘teoretica’ e razionalità ‘pratica’. Teoretica (o cognitiva) è la razionalità che si suppone operi nella...