candidare
v. tr. [retroformazione da candidato] (io càndido, ecc.). – Proporre come candidato per la nomina o l’elezione a una carica: il partito mi ha candidato alla presidenza; più com. il rifl. candidarsi, [...] presentarsi come candidato: candidarsi per il (o al) Senato; candidarsi alla carica di direttore generale. ...
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candidato
s. m. (f. -a) [dal lat. candidatus «vestito di bianco», secondo l’uso di Roma antica per coloro che aspiravano a una magistratura]. – Chi aspira o è proposto per una carica pubblica o un grado [...] accademico; chi si presenta a un esame o a un concorso: c. alla Camera, al Senato; la designazione dei c. (alle elezioni politiche, amministrative, regionali), fatta dai diversi partiti attraverso la presentazione di liste di candidati; c. alla ...
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servilismo
s. m. [der. di servile]. – Disposizione a obbedire e ad assoggettarsi alla volontà e ai desiderî altrui, umiliando, per paura o per interesse, la propria personalità e la propria dignità: [...] il s. del senato romano durante l’Impero; si può servire e obbedire senza mostrare s.; il fascismo era soltanto s. e paura (Nuto Revelli). ...
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Staticidio
s. m. (iron.) In senso figurato, eliminazione, grave tradimento dello Stato. ◆ «Le istituzioni possono essere uccise dal ridicolo», ha detto l’ex Picconatore, che ha anche rimproverato l’opposizione: [...] «Non si può fare ostruzionismo sull’elezione del presidente del Senato, si commetterebbe uno Staticidio». (Giovanni Cerruti, Stampa, 30 aprile 2006, p. 2) • Di mattina, in aula, [Francesco] Cossiga aveva proposto di cambiare il regolamento per ...
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coscritto
(ant. conscritto, nel sign. 1) agg. e s. m. [dal lat. conscriptus, part. pass. di conscribĕre (v. coscrivere); nel sign. 2, secondo il modello del fr. conscrit]. – 1. agg. Nell’antica Roma, [...] padri c., i membri del senato. 2. s. m. Soldato di leva appena arruolato, recluta. ...
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ultrabipolare
agg. Che supera, radicalizzandolo, il concetto di bipolarismo. ◆ Fosse per Walter Veltroni la soluzione potrebbe essere nel referendum ultrabipolare o nel doppio turno alla francese. Silvio [...] urne primaverili con un minimo interregno per aggiustare l’attuale sistema di voto (nazionalizzazione del premio di maggioranza in Senato, riformulazione dei collegi, ritocco verso l’alto della soglia di sbarramento). (Foglio, 10 novembre 2007, p. 3 ...
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parlamento
parlaménto s. m. [der. di parlare2]. – 1. ant. L’atto, il fatto di parlare, e quindi conversazione, discorso in genere: stare in p.; tener p.; vani, inutili p.; dopo breve, lungo p.; Lo Patre [...] dal popolo in ragione di un membro per un determinato numero di abitanti, e l’altra, la camera alta (in Italia, il Senato), costituita da membri scelti invece con criterî assai diversi nei varî stati: il P. italiano, francese, inglese; i due rami del ...
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supplenza
supplènza s. f. [der. di supplente]. – Il supplire provvisoriamente, in caso di sua temporanea vacanza o assenza o di suo impedimento, un altro impiegato o il titolare di una funzione pubblica: [...] in caso di impedimento del presidente della Repubblica la s. è esercitata dal presidente del Senato; soprattutto con riferimento all’attività scolastica: avere, dare, affidare una s.; ha fatto tre mesi di s. al liceo; gli anni di s. vengono calcolati ...
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supplicazione
supplicazióne s. f. [dal lat. supplicatio -onis, der. di supplicare «supplicare»]. – Forma ant. o letter. per supplica. In partic.: 1. a. Preghiera alla divinità: rinnovò il voto, chiedendo [...] adempirlo (Manzoni). b. In Roma antica (lat. supplicatio), solenne cerimonia religiosa con preghiere e sacrifici ordinata dal senato in determinate occasioni. 2. Domanda rivolta a un’autorità per ottenere una concessione, un provvedimento di grazia o ...
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s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale [...] leggeri di quark, detto anche quark strano (donde il simbolo). Nella forma maiuscola puntata è abbrev. nell’epigrafia latina di Senatus «Senato» e dei prenomi Sextus e Spurius (per questo, è usato anche, e più spesso, Sp.); nell’uso moderno è abbrev ...
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senato In Roma antica, il supremo consiglio dello Stato, costituito, almeno in origine, da persone anziane. Il nome è attribuito, per analogia, anche ad altri consessi di anziani del mondo antico, che avevano funzioni affini. Nel Medioevo s....
SENATO
Plinio FRACCARO
Pier Silverio LEICHT
Francesco ROVELLI
. Il Senato Romano. - I tre elementi originarî dello stato romano sono il re, il consiglio degli anziani (senatus) e l'assemblea popolare. Perciò la tradizione fa istituire...