seduta
s. f. [der. del v. sedere]. – 1. non com. a. Lo stare seduto o seduti, soltanto nell’espressione votare per alzata e seduta, e cioè alzandosi in piedi coloro che sono favorevoli alla proposta [...] in cuoio. 2. a. Riunione di più persone per esaminare, discutere e deliberare: le s. della Camera dei deputati, del Senato; è stata indetta una nuova s. del Consiglio comunale; il consigliere è in s.; s. pubblica, segreta, ordinaria, straordinaria ...
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pacchetto sicurezza
loc. s.le m. Provvedimenti governativi finalizzati a incentivare l’azione di contrasto alla criminalità, per favorire un’adeguata percezione di sicurezza da parte dei cittadini. ◆ [...] un rapidissimo sì bipartisan, da ieri il decreto Pisanu è legge. Dopo il via libera al pacchetto sicurezza da parte del Senato, la Camera – con 385 voti favorevoli, 20 contrari e un solo astenuto – nel pomeriggio ha votato, senza modifiche, il piano ...
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segretario
segretàrio (ant. o pop. secretàrio, ant. segretaro) s. m. [dal lat. mediev. secretarius (der. di secretum «segreto»), propr. «colui cui si confidano cose segrete, riservate», titolo attribuito [...] giudice nelle fasi istruttorie e dibattimentali dei processi e nello svolgimento delle connesse attività amministrative e contabili; s. del Senato, della Camera; s. d’ambasciata, s. di legazione; primo s., s. di prima, seconda, terza classe, vice-s ...
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para-pacifista
agg. Vicino a posizioni o movimenti pacifisti. ◆ Il fatto è che la lista Prodi poteva e può trovare il punto di sintesi solo sull’astensione. Se avesse puntato sul «no» ci sarebbero stati [...] parti della Margherita; se si fosse puntato sul sì, sarebbero insorti tutti i settori para-pacifisti e la sinistra Ds, che oggi al Senato voterà no. (Nino Bertoloni Meli, Messaggero, 18 febbraio 2004, p. 2, Primo piano).
Derivato dal s. m. e f. e agg ...
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partito liquido
loc. s.le m. Partito politico caratterizzato da una linea programmatica e da una struttura non precisamente definite, che permettono di adeguarsi alle istanze di volta in volta avanzate [...] degli Stati dell’Unione, che delimita territorialmente la competenza federale. Il secondo è il Congresso e in particolare il Senato dove il legame elettorale dei senatori con i cittadini dello Stato in cui sono stati eletti è nettamente superiore al ...
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pensatore debole
loc. s.le m. Filosofo che sostiene la teoria del pensiero debole. ◆ «Alla mamma non avevo mai detto nulla, aveva quasi ottant’anni e quel giorno mia sorella gli ha nascosto Stampa Sera [...] ». «Il cristiano debole, come il pensatore debole, alla fine diventa un cristiano arrendevole», mette in guardia il presidente del Senato [Marcello Pera]. (G. Ben., Corriere della sera, 13 maggio 2004, p. 37, Cultura) • Se si vuol capire che cos ...
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pregado
s. m. [voce venez., corrispondente all’ital. pregato, part. pass. di pregare] (pl. pregadi o pregài). – Nella Repubblica di Venezia, ciascuno dei membri del senato veneziano, i quali venivano [...] pregati (donde il nome) dal doge di dare il proprio parere al Maggior Consiglio sulle questioni più gravi ...
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votare2
votare2 v. tr. e intr. [lat. pop. *votare, der. di vovere «offrire in voto»] (io vóto, ecc.). – 1. tr., non com. Offrire in voto, consacrare alla divinità formulando un voto: il vincitore votò [...] ). b. tr. Sottoporre a votazione: la proposta non è stata ancora votata; decidere, approvare mediante votazione: la Camera, il Senato ha votato la legge; fu votata la mozione con l’emendamento proposto; la nomina fu votata all’unanimità. ◆ Part. pres ...
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S.P.Q.R.
– Abbreviazione frequente nelle epigrafi latine per indicare la civitas Romanorum, cioè il popolo romano come unità politica; in origine forse equivalente a Senatus Populus Quirites Romani (v. [...] quirite), poi intesa come Senatus PopulusQue Romanus. La sigla, riadottata col riaffermarsi del sentimento della romanità, è frequente sulle monete del senato romano del tardo medioevo, e attualmente compare nello stemma comunale di Roma. ...
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idi
s. f. o m. pl. [dal lat. Idus -uum f. pl.]. – Nel calendario romano, il giorno che divide il mese in due parti quasi uguali, cadendo il 15 in marzo, maggio, luglio e ottobre, il 13 negli altri mesi: [...] le i. di marzo del 44 a. C., giorno in cui fu assassinato G. Cesare, che aveva voluto recarsi in senato nonostante gli avversi presagi; con allusione a questo fatto, è talvolta usata l’espressione guàrdati dalle i. di marzo (ingl. beware the Ides of ...
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senato In Roma antica, il supremo consiglio dello Stato, costituito, almeno in origine, da persone anziane. Il nome è attribuito, per analogia, anche ad altri consessi di anziani del mondo antico, che avevano funzioni affini. Nel Medioevo s....
SENATO
Plinio FRACCARO
Pier Silverio LEICHT
Francesco ROVELLI
. Il Senato Romano. - I tre elementi originarî dello stato romano sono il re, il consiglio degli anziani (senatus) e l'assemblea popolare. Perciò la tradizione fa istituire...