caldeo
caldèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Chaldaeus, gr. Χαλδαῖος]. – 1. Della Caldea; relativo o appartenente ai Caldei, antica popolazione semitica originaria dell’Arabia orient., entrata in Mesopotamia [...] verso il sec. 11° a. C. e stanziatasi tra la Babilonia e il Golfo Persico; come sost., abitante o nativo della Caldea. Il termine è stato usato impropriamente, fino alla metà del sec. 19°, come sinon. ...
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filologia
filologìa s. f. [dal lat. philologĭa, gr. ϕιλολογία, comp. di ϕιλο- «filo-» e λόγος «discorso»; propr. «amore dello studio, della dottrina»]. – 1. Insieme di discipline intese alla ricostruzione [...] di una civiltà e di una cultura di cui essi sono testimoni: f. classica, f. romanza, f. germanica, f. slava, f. semitica, ecc., secondo che oggetto dello studio sia la letteratura e la civiltà del mondo classico, le lingue e le letterature neolatine ...
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dattero
dàttero s. m. [dal lat. dacty̆lus, gr. δάκτυλος «dattero (frutto e mollusco)», prob. voce di origine semitica raccostata paretimologicamente a δάκτυλος «dito» per la somiglianza di forma]. – [...] 1. a. Frutto della palma da datteri o dattilifera (Phoenix dactylifera): è una bacca con polpa carnosa, assai ricca di zuccheri e con un solo seme, di consistenza cornea (detto anche nòcciolo). b. L’albero ...
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urarteo
urartèo agg. e s. m. (f. -a). – Dell’Urartu, antico territorio e stato a nord dell’Assiria, chiamato nell’Antico Testamento Ararat e in età classica Armenia: le popolazioni u. (e, come sost., [...] u., o l’urarteo s. m., lingua che ha un posto a sé stante, non appartenendo né alla famiglia indoeuropea né a quella semitica; è tuttora in discussione la sua parentela con l’urrito; le iscrizioni rimasteci sono state decifrate quasi completamente. ...
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semitista
s. m. e f. [der. di semita] (pl. m. -i). – Studioso della lingua, della letteratura, della cultura, e in generale della civiltà semitica. ...
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semitizzare
semitiżżare v. tr. [der. di semitico], non com. – Assorbire nell’ambito della civiltà e della cultura semitica: le popolazioni semitizzate dell’Etiopia; per es., i Falascià (v.), ora trasferitisi [...] in Israele ...
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linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue [...] al particolare oggetto o settore di studio, alla direzione di ricerca, ai metodi seguiti, si distingue in: l. indoeuropea, semitica, germanica, slava, romanza, ecc.; l. generale, che studia globalmente le condizioni di funzionamento delle lingue e la ...
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cinira
cìnira s. f. [dal lat. tardo ciny̆ra, gr. κινύρα, voce di origine semitica (v. kinnōr)]. – Strumento musicale a corde, pizzicate o suonate col plettro, anticamente in uso presso popoli orientali. ...
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marra1
marra1 s. f. [lat. marra, voce di origine semitica; cfr. accado marru «zappa»]. – 1. Strumento agricolo, simile a una piccola zappa con ferro triangolare, col quale si lavora il terreno alla superficie: [...] giri Fortuna la sua rota Come le piace, e ’l villan la sua m. (Dante); ribatte Le porche con sua m. paziente (Pascoli). 2. Strumento, simile al precedente, con il quale i manovali rimescolano la calcina. ...
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bdellio
bdèllio s. m. [dal lat. bdellium, gr. βδὲλλιον, di origine semitica]. – Gommoresina che si ottiene da alcuni arbusti del genere commifora dell’Africa e dell’India; di colore bruno, odore aromatico, [...] è usata in farmacia per impiastri, cerotti ed anche come sofisticante della mirra ...
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Antica popolazione semitica della Mesopotamia, che prende nome dalla città di Akkad (sumerico Agade), fondata da Sargon I nel 2300 a.C. circa e divenuta, dopo la vittoria sul re sumero Lugalzaggesi, capitale di un regno che comprendeva la Mesopotamia,...