semioscurita
semioscurità s. f. [comp. di semi- e oscurità]. – Condizione di un luogo in cui vi sia scarsezza di luce senza che sia tolta tuttavia la possibilità di vedere, o almeno distinguere, gli [...] oggetti: la riposante s. della stanza; quell’angolo del corridoio era immerso nella s.; un’ombra si dileguò nella s. del vicolo; sul viso di lei, dolcemente velato dalla semi-oscurità, errò un sorriso angelico (Verga). ...
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finocchio
finòcchio s. m. [lat. fenŭcŭlum, variante di fenicŭlum o foenicŭlum]. – 1. a. Erba delle ombrellifere (lat. scient. Foeniculum vulgare), bienne o perenne se spontanea, annua se coltivata, alta [...] Italia, con frutti piuttosto piccoli di sapore sgradevole; f. dolce o di Roma (var. dulce), annuo o bienne, con frutti (semi di finocchio) lunghi fino a 10 mm, chiari, di sapore dolciastro, adoperati come condimento, e dai quali si estrae un olio ...
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semivocale
s. f. [dal lat. semivocalis (comp. di semi- e vocalis «vocale2»), traduz. del gr. ἡμίϕωνος, comp. di ἡμι- «semi-» e ϕωνή «suono, voce»]. – In fonetica, ogni articolazione (o fonema o suono, [...] e relativa lettera) di tipo non vocalico, caratterizzata da una stretta orale leggera, minore della stretta delle fricative, per cui si avverte un lieve sfregamento dell’aria che attraversa la stretta. ...
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calotropide
calotròpide s. f. [lat. scient. Calotropis, comp. di calo- e del gr. τρόπις «carena»]. – Genere di piante della famiglia asclepiadacee, con poche specie, dell’Asia e dell’Africa tropicali. [...] e C. gigantea; la prima è un arbusto ricco di latice, con grandi foglie un po’ carnose e frutti simili a vesciche contenenti molti semi, forniti all’apice di un ciuffo di peli d’aspetto sericeo, lunghi fino a 3 cm, il cui succo velenoso è usato dagli ...
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senape
sènape (o sènapa, ant. sènepa) s. f. [lat. sināpis e sināpi, gr. σίναπι(ς)]. – 1. a. Nome comune di piante brassicacee, coltivate e spontanee, e in partic. delle due specie s. bianca (lat. scient. [...] senape, liquido insapore, di colore giallo verde, che si ottiene per pressatura, prima a freddo, poi a caldo, dei semi macinati, adoperato in saponeria, come olio da ardere, come ingrediente di lenimenti e di preparazioni farmaceutiche, e da alcune ...
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nigella
nigèlla s. f. [lat. scient. Nigella, dal lat. tardo nigella, propr. femm. sostantivato dell’agg. nigellus, dim. di niger «nero», per il colore dei semi]. – Genere di piante ranuncolacee, comprendente [...] vario colore (bianco, blu, giallastro, ecc.), a volte circondati da vistose foglie simili a brattee; sono anche coltivate per i semi oleosi e condimentarî, da cui si estraggono l’olio di n., usato in alcuni paesi nell’alimentazione e come medicinale ...
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svecciatoio
svecciatóio s. m. [der. di svecciare]. – Apparecchio adoperato nell’industria molitoria durante la fase di pulitura del grano per via secca allo scopo di separare da esso i semi di altri [...] cilindri rotanti attraverso i quali viene fatto passare il grano e nei quali avviene la separazione, per deposito, del medesimo dai semi di altro genere; in un altro tipo, a spirale, i grani scendono lungo una specie di elicoide e vengono selezionati ...
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marmotta2
marmòtta2 s. f. [dalla voce prec.; cfr. il fr. marmottier, nome della pianta, tratto dalla locuz. huile de marmotte, l’olio ricavato dai semi dei suoi frutti]. – Alberetto della famiglia rosacee [...] delle Alpi Cozie e Marittime: ha foglie ovate, fittamente dentate, fiori bianchi e frutti a drupa, di sapore sgradevole; dai semi si estrae un olio dolce e commestibile dal quale, mediante infusione in esso di galle di rododendro, si ottiene l’olio ...
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fisostigma
fiṡostigma s. m. [lat. scient. Physostigma, comp. di physo- «fiso-» e del gr. στίγμα «punto»]. – Genere di piante leguminose papiglionacee, tutte rampicanti, legnose alla base, con foglie [...] a tre foglioline, fiori in racemi ascellari, grandi, violetti o bianco-violetti e semi grandi; la specie più nota, Physostigma venenosum, nota come fava del Calabar, fornisce i semi per l’estrazione della fisostigmina. ...
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decorticare
v. tr. [dal lat. decorticare, der. di cortex -tĭcis «corteccia»] (io decòrtico, tu decòrtichi, ecc.). – 1. Asportare a una pianta la corteccia; nell’intr. pron., decorticarsi, perdere, tutta [...] piante: d. le lenticchie, le fave (e, al part. pass., lenticchie, fave decorticate); d. i semi di lino, di cotone. b. Privare della cotenna: d. un pezzo di lardo, di pancetta, di salame. c. Scuoiare un animale morto, soprattutto con riferimento ...
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SEMI-
È un ➔prefissoide derivato dal latino semi-, che significa ‘a metà, parzialmente’ o ‘quasi’.
Si trova in parole composte derivate direttamente dal latino (semiacerbo, semicircolo) o formate modernamente da sostantivi e aggettivi
asse ▶...
semi-
semi- [Lat. semi-, da semis "metà"] [LSF] Primo elemento di parole composte, nelle quali significa "metà" o anche, più generic., "in parte, quasi".