ignudo
agg. [variante, non sicuramente spiegata, di nudo], letter. – Lo stesso che nudo, di cui non ha però tutti gli usi: era mezzo i.; i. nato, completamente nudo (cioè: nudo così com’è, o com’era, [...] , Men caro assai la bruna valle asconde (Leopardi); di piante, terreni, ecc., spoglio: Vedrai gl’i. poggi rivestirsi D’irrigua selva (Tommaseo). Come s. m., vestire gli i., una delle opere di misericordia corporale (e titolo di un’opera di Luigi ...
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rimuovere
rimuòvere (pop. o letter. rimòvere) v. tr. [lat. removēre «allontanare», comp. di re- e movēre «muovere»] (coniug. come muovere). – 1. non com. Muovere di nuovo: il vento muoveva e rimuoveva [...] ., come s. m., il rimosso). Nell’uso ant. e letter., anche con il sign. di «lontano»: Già eravam da la selva rimossi Tanto ... (Dante: qui però eravam rimossi può essere inteso come forma di trapassato prossimo intr.); talora con uso avverbiale, e ...
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piramidare
v. tr. e intr. [der. di piramide] (io piràmido, ecc.), letter. raro. – Disporre a forma di piramide (o anche, se in piano, a forma di triangolo isoscele): una iscrizione ... con due statue [...] ., innalzarsi restringendosi in forma piramidale o triangolare: l’occhio può accompagnare le grandiose linee inferiori, sino a quella selva di guglie che le coronano e alla cupola di cui tutta la massa dell’edificio va piramidandosi arditamente (C ...
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traviare
travïare v. tr. e intr. [der. di via2, col pref. tra-] (io travìo, ecc.). – 1. letter. Allontanare dal cammino intrapreso, e in genere far uscire di via: qual forza o qual ventura Ti travïò [...] fuor di Campaldino, Che non si seppe mai tua sepoltura? (Dante). Come intr. (aus. avere), deviare, uscire di via: Gli è come una gran selva, ove la via Conviene a forza, a chi vi va, fallire: Chi su, chi giù, chi qua, chi là travia (Ariosto). 2. fig ...
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ora
òra s. f. [lat. aura «aria, soffio d’aria»], poet. o region. – Aura, brezza, leggero venticello: pur che l’òra un poco Fior bianchi e gialli per le piagge mova (Petrarca); Risonava la selva intorno [...] intorno Soavemente all’ora mattutina (Poliziano); la fresca ora godendo (Parini); Scherza con l’ora incerta Di lauri un bosco (Carducci). Col sign. di vento, brezza, la voce è largamente conservata nell’Italia ...
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orare
v. tr. e intr. [dal lat. orare «parlare» (che nel lat. eccles. acquistò il sign. di «pregare»), der. di os oris «bocca»] (io òro, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. letter. Pregare, nei varî sign. [...] del verbo; in partic., pregare Dio, dire orazioni: Udìa gridar: «Maria, òra per noi» (Dante); orando frate Giovanni nella selva, gli apparve frate Iacopo (Fior. di s. Franc.); chi per altri ora, per sé lavora (prov. tosc.), opera cioè anche a ...
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lonza1
lónza1 s. f. [prob. lat. *luncea, *lyncea, der. di lynx lyncis «lince»; ma v. onza]. – 1. Anticam., nome di un animale feroce non ben determinato, prob. la lince o il leopardo o il ghepardo: La [...] l. maculata e la pantera (Pulci). È uno dei tre animali che Dante incontra nella selva oscura, simbolo, secondo le più comuni interpretazioni, della lussuria o dell’invidia (nel senso di odio di parte): Ed ecco, quasi al cominciar de l’erta, Una l. ...
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superbo
supèrbo agg. [dal lat. superbus, der. di super «sopra»]. – 1. a. Che ha in sé e dimostra superbia (è il più com. e pop. degli agg. sinonimi o di sign. affine, come altero e altezzoso, orgoglioso, [...] ; in usi letter. riferito a cavallo, fiero, vivace, impetuoso: L’ardito Iulo, ... Fatto frenare il corridor superbo, Verso la selva con sua gente eletta Prese el cammino (Poliziano); odi, o signore, Sonar già intorno la ferrata zampa De’ s. corsier ...
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fiumana
s. f. [der. di fiume]. – Corrente larga e impetuosa di un fiume in piena: la f. dilagò per i campi; Per correnti di rapide f. (Giusti); anche sinon. di fiume in genere: una f., alla riva della [...] . di parole; con altro senso fig., in Dante, Su la f. ove ’l mar non ha vanto (Inf. II, 108), verso di interpretazione discussa, con il quale il Poeta vuole prob. indicare la selva del peccato, piena di pericoli, più di quanti ne abbia il mare reale. ...
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silvano2
silvano2 (più com. Silvano) s. m. [dal lat. Silvanus, der. di silva «selva»]. – Nome (in origine forse epiteto) di un dio romano che presiedeva alle selve, poi considerato dio dei boschi, dei [...] pastori e della campagna; è raffigurato (in statue, rilievi, mosaici, pitture) sempre barbuto e con folta chioma coronata di pigne, vestito di una rozza tunica corta e una pelle caprina, con un falcetto ...
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selva In letteratura, raccolta di appunti e di annotazioni; libro miscellaneo di erudizione varia.
Nella metrica italiana, componimento in cui endecasillabi e settenari si succedono irregolarmente senza schema strofico; la rima è assente o compare...
(ted. Wolkenstein in Gröden) Comune della prov. di Bolzano (53,3 km2 con 2619 ab. nel 2008, detti Gardenesi), situato nella Val Gardena, alla confluenza da NE della Vallelunga. La sede del comune è a Selva, a 1563 m s.l.m. Stazione di villeggiatura...