selvasélva s. f. [lat. sĭlva]. – 1. Associazione vegetale di alberi spontanei su un’estensione notevole di terreno, e il terreno da questa occupato: s. d’abeti, di betulle; una s. folta, grande, tenebrosa; [...] superflue (cfr. il prov. più com. portare vasi a Samo). 2. estens., poet. Albero, legno: E non se transformasse in verde selva Per uscirmi di braccia (Petrarca). 3. fig. a. Moltitudine di cose o persone molto fitta, e talora intricata e confusa: una ...
Leggi Tutto
inselvarsi
v. intr. pron. [der. di selva] (io m’insélvo, ecc.), letter. – 1. Nascondersi, rifugiarsi, penetrare addentro in una selva: il buon destrier tanto s’inselva, Ch’al fin sotto una grotta si [...] in quel ginepraio di tempi, di modi e di verbi irregolari (F. De Sanctis). 2. Coprirsi di alberi fitti come una selva, divenire simile a una selva; fig.: Intorno allo stendardo tutto bianco Par che quel pian di lor lance s’inselve (Ariosto). ...
Leggi Tutto
rinselvarsi
v. rifl. e intr. pron. [der. di selva, con i pref. r- e in-] (io mi rinsélvo, ecc.), letter. – 1. Rientrare nella selva, per lo più con l’idea di trovarvi un rifugio o un nascondiglio: L’astuto [...] prima; di terreni, diventare di nuovo selvosi: Quel terren si rinselva e si ralligna (T. Tasso); fig.: Sanguinoso esce de la selva; Lasciala tal, che da qui a mille anni Ne lo stato primaio non si rinselva (Dante, di Firenze privata di molti suoi ...
Leggi Tutto
silvestre
silvèstre (ant. silvèstro) agg. [dal lat. silvestris, der. di silva «selva»]. – 1. a. Di selva, delle selve: frescura s.; ombra s.; la balsamica aria silvestre. b. Che cresce, vive o abita [...] s., quelli che si hanno da piante boschive, come il mirtillo. 2. Con riferimento a luogo, che è ricoperto da selve, che ha aspetto di selva: zona, regione s.; anche, aspro, difficile a percorrersi: Intrai per lo cammino alto e silvestro (Dante). ...
Leggi Tutto
prendere
prèndere v. tr. [lat. prehĕndĕre e prĕndĕre] (pass. rem. io prési [ant. prendéi, prendètti], tu prendésti, ecc.; part. pass. préso [ant. priso]). – 1. Afferrare cosa o persona con le mani o [...] ; p. una persona per quella che è (o per ciò che è). 6. Scegliere una via e mettersi in essa: Verso la selva con sua gente eletta Prese el cammino (Poliziano); voltato subito il dosso a quello spettacolo, prese la via dell’Europa (Leopardi); p. la ...
Leggi Tutto
tuttavia
tuttavìa avv. e cong. [comp. di tutta e via2]. – 1. avv., ant. o letter. Continuamente, sempre, per indicare lo svolgersi di qualche fatto senza interruzione: essendo il freddo grande e nevicando [...] , nel presente o nel passato: Non lasciavam l’andar perch’ei dicessi, Ma passavam la selva t. (Dante), ma seguitavamo il cammino attraverso la selva (di spiriti); posto che molti, da volenteroso ardire spronati, tentato lo abbiano più volte e ...
Leggi Tutto
mesto
mèsto agg. [dal lat. maestus, propr. part. pass. di maerēre «essere afflitto»]. – 1. a. Che prova e rivela mestizia, in un determinato momento, o come sentimento abituale: che cos’hai che ti vedo [...] . e malinconico. Per traslato: vive in una m. solitudine, cioè mesto e solitario; per la mesta Selva saranno i nostri corpi appesi (Dante), allusione alla selva dei suicidi, detta mesta per la dolorosa condizione di chi vi è condannato. b. Che mostra ...
Leggi Tutto
selvoso
selvóso (ant. silvóso) agg. [dal lat. silvosus, der. di silva «selva»]. – Ricoperto di selve, boscoso: luoghi s.; montagne s.; Tra la marina e la silvosa schena Del fiero Atlante (Ariosto); e [...] l’isole Che col selvoso dorso Rompono agli Euri e al grande Ionio il corso (Foscolo). Fig., fitto come una selva: di lunate antenne irto e selvoso Del funesto Aboukir rivide il flutto (V. Monti); in partic., del mento coperto da una barba folta e ...
Leggi Tutto
trasformare
(ant. transformare) v. tr. [dal lat. transformare, comp. di trans- «trans-» e formare «dare forma»] (io trasfórmo, ecc.). – 1. Ridurre in forma diversa dalla primitiva, far mutare di figura [...] o intr., assumere forma e figura, struttura e funzione, diversa dall’originaria: in un cervo solitario e vago Di selva in selva ratto mi trasformo (Petrarca); la città si trasforma di giorno in giorno; quello che doveva essere un piacere si trasformò ...
Leggi Tutto
epanalessi
epanalèssi (o epanalèpsi) s. f. [dal gr. ἐπανάληψις «ripresa»]. – Figura retorica, dai grammatici latini detta conduplicatio o geminatio, che consiste nella ripetizione di una o più parole [...] nello stesso periodo, sia di seguito, sia con l’interposizione di altre parole; per es.: nos, nos, dico aperte, consules desumus (Cicerone, Cat. I, 3); Ma passavam la selva tuttavia, La selva, dico, di spiriti spessi (Dante, Inf. IV, 65-66). ...
Leggi Tutto
selva In letteratura, raccolta di appunti e di annotazioni; libro miscellaneo di erudizione varia.
Nella metrica italiana, componimento in cui endecasillabi e settenari si succedono irregolarmente senza schema strofico; la rima è assente o compare...
(ted. Wolkenstein in Gröden) Comune della prov. di Bolzano (53,3 km2 con 2619 ab. nel 2008, detti Gardenesi), situato nella Val Gardena, alla confluenza da NE della Vallelunga. La sede del comune è a Selva, a 1563 m s.l.m. Stazione di villeggiatura...