insegnare
v. tr. [lat. *insĭgnare, propr. «imprimere segni (nella mente)», der. di signum «segno», col pref. in-1] (io inségno, ... noi insegniamo, voi insegnate, e nel cong. insegniamo, insegniate). [...] – 1. a. In genere, far sì, con le parole, con spiegazioni, o anche solo con l’esempio, che qualcun altro acquisti una o più cognizioni, un’esperienza, un’abitudine, la capacità di compiere un’operazione, ...
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strizzare
v. tr. [lat. *strictiare, der. di strictus «stretto», part. pass. di stringĕre «stringere»]. – 1. Stringere fortemente una cosa in modo da farne uscire il liquido contenuto; spremere con forza, [...] leghi il pacco non strizzarlo troppo; comune spec. nella locuz. s. l’occhio, chiudere la palpebra facendo l’occhiolino, come segno d’intesa, d’avvertimento, di consenso (anche in usi fig.): qualcuno dei suoi gli strizzava l’occhio, gli borbottava al ...
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geroglifico
geroġlìfico (ant. ieroġlìfico) s. m. e agg. [dal lat. tardo hieroglyphĭcus, gr. ἱερογλυϕικός nella locuz. ἱερογλυϕικὰ γράμματα «lettere sacre incise»; comp. di ἱερός «sacro» e γλύϕω «incidere»] [...] fascio romano, una spada ed una borsa appoggiate al fascio, una bilancia e ’l caduceo di Mercurio (Vico). b. fig. Segno, scrittura difficile a leggersi o a interpretarsi, scarabocchio: chi li capisce questi suoi g.?; la parete era piena di g. strani ...
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mitraismo
s. m. [der. di mitraico]. – Culto del dio iranico Mitra, che rappresenta un particolare sviluppo dell’antica religione persiana nel segno del sincretismo iranico-babilonese. Più in partic. [...] (e più com. nell’uso), religione di mistero (i misteri di Mitra) che ha avuto origine nelle comunità persiane dell’Asia Minore dopo la conquista macedone (sec. 4° a. C.) e ha trovato larga diffusione nell’Impero ...
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ronne
rònne s. m. [lettura pop. della sillaba -rum, sull’esempio di conne (v.)], ant. – Nome dell’abbreviazione con cui si rappresentava, nel Medioevo e nel Rinascimento, la desinen-za latina -rum, e [...] finali comincianti con r- (per es., illorum, coram, notarius, feria potevano essere scritti: illo c0 nota fe). Nella tavola dell’alfabeto il segno era posto dopo la zeta, donde la locuz. dall’a al ronne, in uso un tempo con lo stesso sign. di «dall’a ...
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scottatura
s. f. [der. di scottare]. – 1. a. Lo scottare, lo scottarsi e l’essere scottato. b. Con sign. concr., il segno che rimane sulla parte scottata, ustione: farsi una s. a una mano; questa pomata [...] è ottima per le scottature. 2. In senso fig., grave delusione, esperienza spiacevole e dannosa: dopo quella s. è diventato più cauto. 3. region., non com. Infuso, decotto: non valsero a riscaldarlo né ...
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membro
mèmbro s. m. [lat. mĕmbrum]. – 1. a. Ciascuna delle parti in cui si articola il corpo dell’uomo e degli animali superiori, con riferimento soprattutto agli arti; in questa accezione, si adopera [...] (o di una disuguaglianza), ciascuna delle espressioni che compaiono a sinistra (1° membro) e a destra (2° membro) del segno di uguale o del simbolo di disuguaglianza. d. In architettura, parte essenziale di un edificio, che si suddivide a sua volta ...
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ottanta
agg. num. card. [lat. pop. *octanta, da octaginta per il lat. class. octoginta], invar. – Numero formato da otto volte dieci, e il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 80, nella numerazione [...] romana LXXX): o. litri; o. chilometri; ci sono o. probabilità su cento che tu riesca nell’impresa; la guerra degli Ottant’anni, quella combattuta dalle Province Unite olandesi contro gli Spagnoli (1568-1648), ...
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ottantanove
ottantanòve agg. num. card. [comp. di ottanta e nove], invar. – Numero formato di ottanta unità più nove, e il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 89, nella numerazione romana LXXXIX). [...] Come sost., si usa in partic. per indicare l’anno 1789, in cui ebbe inizio la rivoluzione francese: gli avvenimenti dell’Ottantanove; i principî dell’Ottantanove, quelli enunciati nella Déclaration des ...
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vista
s. f. [der. di vedere, part. pass. visto]. – 1. a. La facoltà del vedere, il senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (v. anche visione): il senso della v., l’organo della [...] troppo vista, perde grazia e vista, dove il secondo vista è usato assolutam. come sinon. di bellezza. c. ant. Segno, indizio: avendola veduta ... senza alcuna v. nel viso d’essere stata battuta (Boccaccio). d. Nel disegno architettonico e tecnico ...
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segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione di un’altra cosa, più astratta, con...
segno (signo solo in Detto 90)
Domenico Consoli
Qualunque cosa sensibile che oltre a manifestare sé stessa manifesta anche un'altra cosa con la quale è in genere collegata mediante un rapporto di effetto a causa, o di antecedente a susseguente.
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