dopo Muro
(dopo muro), loc. s.le m. inv. Fase politica successiva al crollo del muro di Berlino, avvenuto il 9 novembre 1989. ◆ Nei giorni in cui le truppe tedesche si stanno preparando per andare in [...] , Corriere della sera, 28 maggio 2004, p. 59) • Le sfide del dopo Muro le ha invece raccolte Carolin Grosswendt. «Il mio segno è lo Scorpione, noi scorpioni dobbiamo affrontare un sacco di momentacci, ciò ci fa più forti». Sua madre era sportiva, il ...
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centrale-rischi
(centrale rischi), loc. s.le f. Archivio informativo sui rischi bancari relativo alle eventuali posizioni debitorie dei clienti nei confronti delle loro banche. ◆ A quanto ammontano questi [...] . Vive nel terrore che la sua identità sia stata usata per compiere altri imbrogli: perché se qualche truffa è andata a segno, le finanziarie che hanno anticipato i soldi andranno a cercare lui, e il suo nome, comunque, finirà nella centrale rischi ...
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vespizzazione
s. f. (iron.) L’adeguamento al modello delle trasmissioni televisive condotte da Bruno Vespa. ◆ per Viale Mazzini ormai Vespa è solo un modello da imitare, un format capace di affrontare [...] e digerire qualsiasi evento, dalla strage di Madrid alle serate più mondane. Infatti il vero segno della vespizzazione della Rai lo abbiamo già avuto prima ancora che la stagione ricominciasse. (Sebastiano Messina, Repubblica, 20 settembre 2004, p. ...
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vetrinizzazione
s. f. Esposizione, mostra pubblica, spettacolarizzazione di qualcosa. ◆ Haim Steinbach invece orchestra una sorta di vetrinizzazione nicciana dell’arte: mensole di diversi materiali che [...] reggono e danno un segno di sicura presentazione ad oggetti incerti e quotidiani. (Achille Bonito Oliva, Repubblica, 14 febbraio 2005, p. 34, Cultura) • La vetrinizzazione sociale, fenomeno contemporaneo di cui parla Vanni Codeluppi, implica ...
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naccherino
(o naccarino) s. m. [dim. (e, nel sign. 3, der.) di nacchera o nacchero], ant. e letter. – 1. Piccola nacchera, tamburino; anche con usi estens.: I0 so far con la bocca il tamburino ..., Sonar [...] . Bambino (con tono vezz.): or ora, naccherino, ecco la pappa e ’l bombo (D’Azeglio). 3. (f. -a) Suonatore di nacchere, cioè di timpani o di tamburo: i due trombetti un segno Dànno di tromba, e il naccarino picchia Le gracidanti nacchere (Pascoli). ...
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rendere
rèndere v. tr. [lat. rĕddĕre, comp. di red- e dare, con influsso di prendere] (pass. rem. io rési [letter. rendéi, rendètti], tu rendésti, ecc.; part. pass. réso [ant. renduto]). – 1. Dare ad [...] (ant. renduto); con valore di agg., nel linguaggio marin., si dice di un elemento mobile dell’attrezzatura che, nella sua manovra, è stato portato a segno, e anche del timone, quando, portato tutto da un lato, è giunto alla sua massima inclinazione. ...
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protesta
protèsta s. f. [der. di protestare]. – 1. Attestazione, dichiarazione aperta e vibrata (espressa cioè con fermezza) di un sentimento, di una convinzione, di un’idea: fare proteste di stima, [...] la p. giovanile); hanno scioperato per p. contro le decisioni del preside; alcuni deputati hanno abbandonato l’aula in segno di protesta. Per estens., atteggiamento ostile, ma non espresso verbalmente: una p. muta, silenziosa, passiva; nel diritto ...
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quindici
quìndici (ant. quìndeci) agg. num. card. [lat. quīndĕcim, comp. di quinque «cinque» e decem «dieci»]. – Numero composto di dieci più cinque unità, e il segno che lo rappresenta (in cifre arabe [...] 15, in numeri romani XV): una ragazza di q. anni; il treno arriva alle ore 15 (o, sostantivato, alle quindici) in punto; oggi a q. (sottint. giorni), fra due settimane. Come s. m., il numero 15: puntare ...
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carabinetta
carabinétta s. f. [dim. di carabina1]. – Piccola carabina di calibro 22 usata per gare di tiro a segno sui 50 e più metri; anche, per estens., la gara stessa. ...
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stratore
stratóre s. m. [dal lat. strator, gr. tardo στράτωρ]. – Nel medioevo, chi conduceva il cavallo del pontefice, aiutandolo a salirvi o a discendere, ufficio svolto da imperatori e re come segno [...] di rispetto filiale o riconoscimento di superiorità ...
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segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione di un’altra cosa, più astratta, con...
segno (signo solo in Detto 90)
Domenico Consoli
Qualunque cosa sensibile che oltre a manifestare sé stessa manifesta anche un'altra cosa con la quale è in genere collegata mediante un rapporto di effetto a causa, o di antecedente a susseguente.
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