punzone
punzóne s. m. [lat. punctio -ōnis «puntura», der. di pungĕre «pungere», part. pass. punctus]. – 1. tosc. e letter. Forte colpo dato col pugno o con la mano aperta: fattoglisi incontro, gli diè [...] o il visto per il bollo). In tipografia, arnese, realizzato in metallo molto duro, recante all’estremità una lettera o altro segno tipografico incisi in rilievo, che veniva adoperato nel preparare una matrice di metallo più tenero (per es., rame) in ...
Leggi Tutto
tuba1
tuba1 s. f. [dal lat. tuba, voce d’incerta origine]. – 1. Presso gli antichi Greci e Romani, tromba di guerra: di bronzo, rettilinea, con l’estremità imbutiforme, veniva usata, oltre che in guerra, [...] trombe del giudizio universale: Sarebbe mai quel dì che il mondo aspetta Quando e’ verrà quella terribil tuba? (Pulci); Fin che dian segno l’angeliche tube Che torni Cristo in su la bianca nube (Ariosto). b. fig. Voce poetica, poesia: io la lascio a ...
Leggi Tutto
sissignore
sissignóre (o 'sì signóre') locuz. avv. – Forma di cortesia che si usa in risposte affermative, in segno di particolare rispetto o deferenza, spec. in ambito militare invece del semplice sì: [...] «È tutto pronto?» «Sissignore»; s., ho capito perfettamente; poiché signore è vocativo, esiste la forma del plur. e del femm. (sing. e plur.) sissignori, sissignora, sissignore. Si adopera sempre la forma ...
Leggi Tutto
forcella
forcèlla s. f. [dal lat. furcilla, dim. di furcŭla: v. forcola]. – 1. In genere, qualsiasi legno, ferro o altro oggetto che a un certo punto si allarga biforcandosi, assumendo all’incirca la [...] macelleria, è così chiamato a Firenze il taglio di carne comunem. indicato come punta di petto. 5. In musica, segno costituito da due segmentini convergenti ad angolo acuto che, sottoposto o sovrapposto a un passo musicale, ne prescrive esecuzione in ...
Leggi Tutto
retrogrado
retrògrado agg. [dal lat. retrogrădus, comp. di retro- «retro-» e gradi «andare, camminare»]. – 1. a. Che va a ritroso, che si muove in senso contrario a quello che può considerarsi normale: [...] , quando avviene in senso contrario a quello secondo cui il Sole percorre l’eclittica, cioè in senso contrario all’ordine dei segni zodiacali; onda r., in contrapp. a onda progressiva, quella che procede nel verso assunto come verso positivo lungo la ...
Leggi Tutto
bruno
agg. e s. m. [dal germ. brūn «di colore scuro lucente»]. – 1. agg. a. Scuro, tendente al nero: vestito b., carnagione b., capelli b.; aere b. (Dante), vicino a notte. In partic., si disse camicia [...] di cotone, lana e seta; b. di Bismarck, polvere scura usata per tingere cotone, lana, cuoio, ecc. c. Abito nero o altro segno di lutto: portare, prendere, smettere il b.; mettere il b. alle bandiere (cfr. abbrunare); parare a bruno. 3. s. m. In ...
Leggi Tutto
certo1
cèrto1 agg., agg. e pron. indef., s. m. [lat. certus]. – 1. agg. Riferito a persona: a. Sicuro, fermamente persuaso: sono c. di quanto affermo; era certissimo di giungere in tempo; far c., rendere [...] reso esplicito: il dottore riceve solo in c. giorni; dal collo a ciascun pendea una tasca Ch’avea c. colore e c. segno (Dante); oppure non ben definibile: ho un c. dolore alla spalla; anche per rafforzare altre espressioni di indefinitezza: un c. che ...
Leggi Tutto
sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] [...] ’esame l’alunno ha saputo poco e male; s. qualcosa come il paternostro, come l’avemmaria, a menadito, per filo e per segno, averla imparata molto bene ed esser capace di ripeterla a memoria o con grande scioltezza. b. Seguito da un compl. partitivo ...
Leggi Tutto
titolo
tìtolo s. m. [dal lat. titŭlus]. – 1. Con riferimento all’antichità romana (per la quale è di uso frequente, anche oggi, la forma lat. titulus), iscrizione apposta alle immagini degli antenati; [...] , d’imbroglione; gli affibbiò i t. più offensivi; sta’ attento un’altra volta prima di dare certi titoli. b. Segno distintivo o particolare qualificazione onorifica congiunta a dignità (t. di dignità), a cariche e uffici eminenti (t. ecclesiastici ...
Leggi Tutto
cervellaccio
cervellàccio s. m. [pegg. di cervello]. – Mente rozza, grossolana, di scarsa intelligenza: per quanto vari e tumultuosi fossero i pensieri che ribollivano in que’ c., non ne apparve di fuori [...] nessun segno (Manzoni); anche, mente balzana, estrosa ma di notevole intelligenza, e la persona che ne è dotata. ...
Leggi Tutto
segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione di un’altra cosa, più astratta, con...
segno (signo solo in Detto 90)
Domenico Consoli
Qualunque cosa sensibile che oltre a manifestare sé stessa manifesta anche un'altra cosa con la quale è in genere collegata mediante un rapporto di effetto a causa, o di antecedente a susseguente.
1....