quattordici
quattórdici agg. num. card. [lat. quat(t)uordĕcim, comp. di quat(t)uor «quattro» e decem «dieci»]. – Numero composto di dieci più quattro unità, e il segno che lo rappresenta (in cifre arabe [...] 14, in numeri romani XIV): un ragazzo di q. anni, una scala di q. gradini; il treno parte alle ore 14 (o, sostantivato, alle quattordici) in punto; il sonetto è composto di q. versi. Come s. m., per ellissi ...
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maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli [...] rivela particolari doti, soprattutto per vastità di dottrina, efficace chiarezza didattica; perciò usato talvolta come appellativo, in segno di venerazione o con tono adulatorio (anche scherz. o iron.), rivolto a un docente che si desideri collocare ...
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esternismo
s. m. Tendenza a mostrare sé stessi all’esterno. ◆ «Viviamo sotto il segno dell’extimità - sostiene l’autore [Willy Pasini] - il contrario dell’intimità, che si esprime attraverso un’ininterrotta [...] esternazione di sentimenti e sessualità, un po’ come indossare una sottoveste sopra gli abiti. Una forma di “outing” forzato, equivalente a ciò che - a livello corporeo - chiamiamo “esternismo” (farsi ...
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imperterrito
impertèrrito agg. [dal lat. imperterrĭtus, comp. di in-2 e perterrĭtus, part. pass. di perterrere «atterrire»]. – Che non dimostra paura né dà segno di emozione o turbamento: salì i. il [...] patibolo. Per estens., e più comunem., di chi ostenta indifferenza di fronte a cose che dovrebbero scuoterlo o suscitare in lui una qualsiasi reazione: rimanere i. di fronte alle minacce, alle accuse; ...
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quattro
agg. num. card. [lat. quattuor o quatuor], invar. – 1. Il numero intero che segue immediatamente il tre, e il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 4, in numeri romani IV): le q. stagioni [...] (per la locuz. appositiva q. stagioni, come in scarpe q. stagioni, olio per motori q. stagioni, v. stagione); le q. tempora (v. tempora); i q. punti cardinali, nord, est, sud, ovest (analogam. i q. venti, ...
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accenno
accénno s. m. [der. di accennare]. – 1. L’accennare brevemente e di sfuggita a un argomento; allusione a qualche cosa fatta parlando o scrivendo: si limitò a fare qualche rapido a. alla questione; [...] un velato a. alle sue dimissioni; estens.: l’a. di un valzer sul pianoforte; l’a. d’un passo di danza. 2. Indizio, lieve segno o traccia: non c’è, per ora, alcun a. che la situazione possa migliorare; scorsi sul suo volto un a. d’irritazione; aveva ...
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etnogastronomia
s. f. Gastronomia tipica di un’etnia. ◆ L’obiettivo del progetto, voluto fortemente dal sindaco [Walter] Veltroni e coordinato dall’assessore all’Urbanistica Roberto Morassut, è installare [...] in un quartiere che rischia l’oblio nuove funzioni nel segno della cultura e del tempo libero. Creare un luogo in cui far convivere intrattenimento giovanile e servizi per i cittadini, un polo multimediale e un centro di buona cucina e di ...
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quattrocento
quattrocènto agg. num. card. [comp. di quattro e cento], invar. – 1. Numero formato da quattro volte cento, e il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 400, in numeri romani CCCC o CD): [...] a una distanza di q. chilometri; gara di corsa dei q. metri; la platea contiene circa q. spettatori. 2. a. Come s. m. (per lo più scritto con iniziale maiuscola, o, numericamente, il ’400, nel ’400), il ...
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cappa3
cappa3 (o kappa) s. m. o f. [dal lat. tardo cappa, gr. κάππα], invar. – Nome della consonante K dell’alfabeto greco e dell’alfabeto latino, e del segno che la rappresenta (minuscolo κ nell’alfabeto [...] greco, k in quello latino) ...
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accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si [...] ; si dicono tronche le parole accentate sull’ultima sillaba; verso accentato sulla seconda, sesta e decima sillaba; distinto con il segno dell’accento (tonico oppure fonico): nel testo sono accentate tutte le parole su cui vi può essere dubbio di ...
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segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione di un’altra cosa, più astratta, con...
segno (signo solo in Detto 90)
Domenico Consoli
Qualunque cosa sensibile che oltre a manifestare sé stessa manifesta anche un'altra cosa con la quale è in genere collegata mediante un rapporto di effetto a causa, o di antecedente a susseguente.
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