segnoségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, [...] o negativi; regola dei s. di Cartesio, metodo per determinare il segno delle radici reali di un’equazione di secondo grado senza risolvere l’equazione stessa. In linguistica, l’elemento significativo che costituisce la cellula minima dell’espressione ...
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registro
s. m. [lat. tardo regesta -orum, neutro pl.; v. regesto]. – 1. Libro, quaderno, fascicolo o volume formato da un certo numero di fogli (per lo più numerati progressivamente, contrassegnati e [...] all’orologio, registrarlo); r. dei fogli di stampa, in tipografia, il segno di croce stampato sui singoli fogli per indicare il punto preciso di piegatura, , nell’atto linguistico, le diverse possibilità che offre un sistema linguistico o dialettale, ...
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referenziale
agg. [der. di referente2, sul modello dell’ingl. referential e del fr. référentiel]. – In semantica, del referente, che concerne il referente di un segno o messaggio linguistico: elemento, [...] componente, valore r. di un segnolinguistico; funzione r. (conoscitiva o denotativa) del linguaggio, orientata verso il referente, verso il contesto extralinguistico. ...
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glossematica
glossemàtica s. f. [dall’ingl. glossematics, der. di glosseme «glossema2»]. – Dottrina elaborata dal linguista danese L. Hjelmslev (1899-1965) come sviluppo dell’orientamento strutturalista: [...] piano sia dell’espressione sia del contenuto, e perciò è fuori dei limiti scientifici della ricerca, essa definisce il segnolinguistico come rapporto di mutua dipendenza tra una forma di espressione e una forma di contenuto, e analogam. il sistema ...
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indice
ìndice s. m. [dal lat. index -dĭcis, propr. «indicatore», der. del tema di indicare «indicare»]. – 1. In senso generico ed etimologico (da cui si sviluppano tutti i sign. particolari), qualsiasi [...] , rapporto causale esistente tra un fatto linguistico e l’oggetto significato (per es.: l’elevazione del tono di voce è i. di eccitazione); in semiologia, segno il cui significante è in rapporto reale, o «di contiguità», con la cosa significata ...
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polisemico
polisèmico agg. [der. di polisemia] (pl. m. -ci]. – In linguistica, di vocabolo (o espressione, o in genere segnolinguistico) che presenta polisemia, che è cioè portatore di più significati; [...] anche, di ideogramma e segno di alcune scritture non alfabetiche, che può essere letto in più modi. ...
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significato
s. m. [dal lat. significatus -us «senso, indizio», der. di significare «significare»]. – 1. Termine variamente inteso nella filosofia antica e moderna (e variamente definito nelle relative [...] del contenuto definita dalla corrispondenza con una determinata forma espressiva fonica o grafica e, nella definizione del segnolinguistico formulata da F. de Saussure (1857-1913), la classe dei concetti, ossia l’elemento concettuale, la «faccia ...
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figura
s. f. [dal lat. figura, dal tema di fingĕre «plasmare, modellare»]. – 1. a. Aspetto esteriore d’una cosa: lo circulo che ha f. d’uovo (Dante); prender corso e f. di fiume (Manzoni); un monumento [...] musicale, in senso lato il segno delle note nei valori di altezza e di durata, e in senso stretto il solo segno che ne indica la durata; letterario e poetico che si allontani dal normale uso linguistico e grammaticale; si distinguono f. di parola, che ...
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apostrofo
apòstrofo s. m. [dal lat. tardo apostrŏphus, gr. ἀπόστροϕος, propr. «vòlto indietro», der. di ἀποστρέϕω «volgere altrove»]. – Segno grafico in forma di virgoletta (’), che nell’ortografia italiana [...] di seguito (l’800 non l’’800). Può essere inoltre segno di troncamento, limitatamente però ai seguenti casi: 1) nelle ciò anche quando l’apocope è tale solo rispetto a un altro tipo linguistico, come per es. nel romanesco so’ (so’ stato «sono stato»), ...
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codice
1. MAPPA Un CODICE è un insieme di segni usati in un sistema di comunicazione, di registrazione o di elaborazione dell’informazione; è dotato di regole ben precise, che devono essere condivise [...] tra chi produce e chi riceve l’informazione (c. linguistico; c. alfanumerico; c. cliente). 2. Un codice può essere usato all’interno di e nell’istinto.
Carlo Sgorlon,
L’armata dei fiumi perduti
Vedi anche Alfabeto, Cifra, Legge, Segno, Scrivere ...
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Filosofia
Disciplina che studia le condizioni di validità delle argomentazioni deduttive.
La l. antica
I vocaboli ἡ λογική (τέχνη), τὰ λογικά si stabilizzarono nel significato di «teoria del giudizio e della conoscenza» nell’ambiente protostoico,...
SEMANTICA (fr. sémantique; ted. Bedeutungslehre; ingl. sematology)
Benvenuto Terracini
Parola foggiata, dal gr. σημαντικός, attraverso una σημαντική [τέχνη] (M. Bréal), per indicare lo studio degli elementi significativi del linguaggio, in...