linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa [...] grado di acuità sensoriale per i diversi stimoli e del tipo di informazione che deve essere fornito (riconoscimento del sesso, segnali di allarme, di presenza di cibo, ecc.): il l. delle termiti, delle api, delle formiche; il l. degli uccelli, dei ...
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corno1
còrno1 s. m. [lat. cŏrnu] (pl. -a, f. con valore collettivo, -i m. negli altri casi). – 1. a. Caratteristica formazione del capo di varî mammiferi ungulati, di solito pari, costituita cioè da [...] corno, d’avorio, poi di metallo) a corpo più o meno ricurvo, con l’imboccatura all’estremità più sottile, usato per dare segnali durante le cacce e nell’esercito, o anche in cerimonie religiose, per giochi, ecc. b. Strumento d’ottone (detto anche c ...
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extralinguistico
extralinguìstico agg. [comp. di extra- e linguistico] (pl. m. -ci). – Che non appartiene alla lingua, ossia al linguaggio inteso come mezzo di comunicazione fondato su un sistema di [...] segni verbali o grafici: segni, segnali e.; informazioni e. (trasmesse, per es., mediante suoni, gesti, movimenti, segnali mimici o tattili, ecc.). ...
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silenzio
silènzio s. m. [dal lat. silentium, der. di silens -entis, part. pres. di silēre «tacere, non fare rumore»]. – 1. a. Assenza di rumori, di suoni, voci e sim., come condizione che si verifica [...] delle trasmissioni, zona di silenzio, o zona d’ombra, per analogia con le onde luminose, la zona che non può essere raggiunta dai segnali radio emessi da un’antenna a causa di ostacoli di varia natura. 2. a. Il fatto di non parlare o di smettere di ...
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posto2
pósto2 s. m. [lat. pŏsĭtus, part. pass. di pōnĕre «porre»: v. la voce prec.]. – 1. In senso generico, spazio o porzione di spazio disponibile per essere occupato da persone o da cose: il mondo [...] partic., p. ricetrasmittente), i terminali di una via di comunicazione, dove si trovano le apparecchiature per trasmettere e per ricevere i segnali. 5. a. Sedia, sedile, poltrona e sim. su cui in un mezzo di trasporto pubblico, in uno stadio, in una ...
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canale
s. m. [lat. canalis, der. di canna «canna»]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi sede di scorrimento d’acqua, creata artificialmente (per servire all’irrigazione, al prosciugamento di terre, alla [...] registrati rispettivamente da sinistra e da destra rispetto all’orchestra), oppure un complesso ad alta fedeltà (in cui il segnale amplificato è suddiviso tra più altoparlanti, ciascuno dei quali è atto a riprodurre diverse frequenze: c. degli alti ...
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deenfasi
deènfaṡi s. f. [comp. di de- e enfasi, sull’esempio dell’ingl. de-emphasis]. – In elettronica, procedimento di enfasi cui si ricorre (per es. in una trasmissione di segnali) in fase di ricezione [...] in modo da ripristinare la caratteristica ampiezza-frequenza originale dei segnali, alterata nella preenfasi. ...
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maser
màṡer s. m. [dall’ingl. maser ‹mèi∫ë›, sigla di molecular amplification by stimulated emission of radiation «amplificazione molecolare mediante emissione stimolata di radiazione»; in origine, la [...] dal fisico statunitense Ch. H. Townes nel 1954) stava per microwave «di microonde»]. – Amplificatore di segnali elettromagnetici ad altissima frequenza, caratterizzato da un bassissimo rumore proprio, basato sull’emissione stimolata di energia ...
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latch
‹lä′č› s. ingl. (propr. «chiavistello, saliscendi»; pl. latches ‹lä′či∫›), usato in ital. al masch. – In elettronica, circuito atto a ricevere segnali in forma binaria e a conservarli per un certo [...] tempo, fino all’arrivo di un apposito impulso (reset), dopo il quale è disponibile per un nuovo arrivo di segnali; è un elemento essenziale di collegamento, tra unità di informazione funzionanti a velocità diversa, in maniera asincrona. ...
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autoeterodina
s. f. [comp. di auto-1 e eterodina]. – In radiotecnica, circuito radioricevente a reazione (anche detto autodina) atto alla ricezione di segnali radiotelegrafici non modulati, nel quale, [...] con un solo tubo termoelettronico, sono generate oscillazioni locali che vengono sovrapposte ai segnali in arrivo in modo da generare battimenti a frequenza acustica. ...
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SEGNALI (XXXI, p. 298; App. II, 11, p. 804)
Franco ROSSI
Segnali stradali. - I s. s. attualmente in uso possono raggrupparsi in quattro categorie: 1) Segnali verticali: costituiscono tuttora il mezzo più diffuso. Di norma il s. è posto sulla...
SEGNALI (XXXI, p. 298)
Corrado GUZZANTI
Franco ROSSI
Segnali ferroviari. - Le caratteristiche dei segnali fissi di linea sono rimaste fondamentalmente immutate.
Per le zone di forte nebbia, per i treni ad elevata velocità o per ogni altro...