pilota
pilòta s. m. [da una forma originaria pedota, pedoto (v.), che prob. risale a una voce greca non conosciuta, connessa forse con πύλη nel sign. di «entrata del porto» e poi raccostata a πούς ποδός [...] ad esempio di un quarzo piezoelettrico) impiegato a scopo di misura e di controllo, per es. nella trasmissione di segnali telefonici o d’altro tipo. In apparecchi di combustione, fiamma p., dispositivo atto ad assicurare l’accensione spontanea del ...
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commutatore
commutatóre s. m. [der. di commutare]. – 1. (f. -trice), raro. Chi muta, o, come agg., che muta: la loro virtù commutatrice (D’Annunzio). 2. a. Organo delle macchine dinamoelettriche a corrente [...] modo da una levetta di comando. c. C. elettronico, dispositivo a multivibratori usato per avviare ordinatamente e con grande rapidità varî segnali a uno stesso apparecchio (per es., per commutare l’ingresso di un oscillografo a raggi catodici su varî ...
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semiologia
semiologìa (meno com. semeiologìa) s. f. [comp. del gr. σημεῖον «segno» e -logia]. – In senso proprio e generico, studio dei segni. Con accezioni specifiche: 1. Scienza dei segni (linguistici [...] sono occupati prevalentemente del funzionamento di sistemi di segni intenzionali e artificiali (le lingue storico-naturali, i segnali stradali, i segnali marittimi, l’alfabeto Morse, ecc.), anche nell’ambito della vita sociale (per es., i sistemi d ...
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enfasi
ènfaṡi s. f. [dal lat. emphăsis, gr. ἔμϕασις, der. di ἐμϕαίνω «mostrare, manifestare»]. – 1. Calore esagerato, forza eccessiva che, per artificio retorico e per ottenere maggiore effetto, si mette [...] mezzo dell’innalzamento del tono di voce. 2. In elettronica, alterazione intenzionale della caratteristica ampiezza-frequenza di un segnale, in modo che le componenti di alta frequenza siano esaltate rispetto a quelle di bassa frequenza (o viceversa ...
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scatterometro
scatteròmetro s. m. [dall’ingl. scatterometer, comp. di scatter «diffusione, dispersione» e -meter «-metro»]. – 1. Genericamente, denominazione di strumenti atti a misurare coefficienti [...] per valutare la capacità del terreno di dare luogo a echi spurî e per migliorare quindi la qualità dei segnali, sia nelle tecniche di telerilevamento della superficie terrestre da bordo di satelliti o veicoli spaziali (il coefficiente di diffusione ...
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trasdurre
v. tr. [comp. di tras- e (con)durre] (coniug. come condurre). – Nel linguaggio tecn., effettuare una trasduzione, nel sign. più specifico di trasmettere energia con una modificazione della [...] natura dell’energia stessa: t. segnali elettrici in segnali acustici (v. trasduzione). ◆ Part. pass. trasdótto, solitamente con uso verbale: spostamento meccanico trasdotto in un segnale elettrico. ...
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firma
s. f. [der. di firmare]. – 1. a. Il nome e il cognome con cui si sottoscrive un documento per conferma o accettazione del contenuto, una lettera o cartolina per indicare il mittente (e in questo [...] l’identificazione di un ente; in partic., f. spettrale, l’aspetto peculiare dello spettro di segnali acustici (per es., echi sonar), radio (segnali di stazioni trasmittenti, echi radar, ecc.), ottici (per es., la luce emessa da una sostanza ...
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trattamento
trattaménto s. m. [der. di trattare]. – 1. a. Applicazione di determinati metodi e processi, o azione di qualsiasi genere e natura (fisica, chimica, materiale, ecc.) a cui si sottopone un [...] è in genere sinon. di elaborazione dei dati. In partic.: t. dei segnali, l’insieme delle operazioni che intervengono nella trasmissione di segnali: trasduzione, modulazione, codifica, conversione analogico-digitale, riduzione del rumore, ecc.; t. dei ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa [...] grado di acuità sensoriale per i diversi stimoli e del tipo di informazione che deve essere fornito (riconoscimento del sesso, segnali di allarme, di presenza di cibo, ecc.): il l. delle termiti, delle api, delle formiche; il l. degli uccelli, dei ...
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corno1
còrno1 s. m. [lat. cŏrnu] (pl. -a, f. con valore collettivo, -i m. negli altri casi). – 1. a. Caratteristica formazione del capo di varî mammiferi ungulati, di solito pari, costituita cioè da [...] corno, d’avorio, poi di metallo) a corpo più o meno ricurvo, con l’imboccatura all’estremità più sottile, usato per dare segnali durante le cacce e nell’esercito, o anche in cerimonie religiose, per giochi, ecc. b. Strumento d’ottone (detto anche c ...
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SEGNALI (XXXI, p. 298; App. II, 11, p. 804)
Franco ROSSI
Segnali stradali. - I s. s. attualmente in uso possono raggrupparsi in quattro categorie: 1) Segnali verticali: costituiscono tuttora il mezzo più diffuso. Di norma il s. è posto sulla...
SEGNALI (XXXI, p. 298)
Corrado GUZZANTI
Franco ROSSI
Segnali ferroviari. - Le caratteristiche dei segnali fissi di linea sono rimaste fondamentalmente immutate.
Per le zone di forte nebbia, per i treni ad elevata velocità o per ogni altro...