omodina
s. f. [comp. di omo- e (etero)dina]. – In ottica, tecnica di rivelazione di segnali ottici che siano stati modulati, oppure siano genericamente variabili, consistente nel fare interferire i segnali [...] . È detta anche o. ottica in quanto deriva da una omonima tecnica di rivelazione di segnali radio modulati, consistente nel fare interferire i segnali da rivelare con un oscillatore locale (eterodina) avente la stessa frequenza di essi, cosicché il ...
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whistler
〈u̯ìslë〉 s. ingl. [der. di (to) wistle «fischiare»] (pl. whistlers 〈u̯ìslë∫〉), usato in ital. al masch. – In geofisica, termine con cui si indicano internazionalmente, per lo più al plurale, [...] essere ricavate informazioni sulle densità elettroniche nella parte più alta dell’atmosfera della Terra. La denominazione data a tali segnali deriva dal fatto che se si connette l’ingresso di un normale impianto di amplificazione sonora a un lungo ...
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semaforico
semafòrico agg. [der. di semaforo] (pl. m. -ci). – Del semaforo, che concerne i semafori stradali, ferroviarî o marittimi: lanterna s., locuz. con cui, nel linguaggio burocr., è indicato il [...] libera se è inclinata; l’ala dipinta di giallo, con riga verticale bianca, terminante a coda di rondine, indica che il segnale successivo sulla linea ferroviaria è disposto a «via impedita» se è orizzontale, oppure che è disposto a «via libera», se è ...
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trasduttore
trasduttóre s. m. [der. di trasdurre, per traduz. dell’ingl. transductor]. – Nel linguaggio tecn., denominazione generica di ogni dispositivo atto a ricevere segnali di determinata natura [...] di diversa natura, che possono essere trasmessi attraverso un altro mezzo di trasmissione; a seconda della natura dei segnali d’ingresso e di quelli d’uscita, si hanno: t. meccanoelettrici (e in partic. acustoelettrici o fonoelettrici, piezoelettrici ...
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trasmettitore
trasmettitóre agg. e s. m. [der. di trasmettere]. – 1. agg. e s. m. (f. -trice) Chi, o che, trasmette: la polizia sta ricercando il t. delle istruzioni operative ai terroristi. In epidemiologia, [...] trasmittente; altre volte tuttavia indica specificamente l’organo che, in un dispositivo trasmittente, è destinato alla formazione dei segnali: per es., t. telegrafico è usato come sinon. di manipolatore (o tasto) telegrafico, e t. telefonico è ...
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compressione
compressióne s. f. [dal lat. compressio -onis, der. di compressus, part. pass. di comprimĕre «comprimere»]. – 1. L’azione di comprimere e l’effetto, cioè l’esser compresso: esercitare una [...] al punto morto inferiore e superiore. 2. In elettronica e nelle telecomunicazioni, c. del segnale (in partic., di suoni e di immagini nel caso di segnali acustici e visivi), procedimento abituale usato nella registrazione dei suoni e nella tecnica ...
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autocorrelazione
autocorrelazióne s. f. [comp. di auto-1 e correlazione]. – 1. In elettronica, tecnica per rivelare segnali debolissimi in presenza di un intenso fondo di segnali estranei (rumore), particolarmente [...] radar e nella radioastronomia; è basata sul fatto che confrontando l’insieme dei segnali con sé stesso sono messe in evidenza le caratteristiche specifiche dei segnali utili (tipicamente, le loro regolarità), che si distinguono quindi dal rumore. 2 ...
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eco
èco (ant. ècco) s. f. o m. [dal lat. echo, gr. ἠχώ] (pl. echi, unicamente masch.). – 1. a. Fenomeno acustico per il quale un suono, riflettendosi contro un ostacolo, torna a essere udito nel punto [...] viene captato una prima volta direttamente e poi riflesso da superfici circostanti l’antenna ricevente (segnali di eco o, semplicemente, echi); nella ricezione radiotelevisiva si determinano allora suoni o immagini spurie (immagini d’eco), queste ...
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informazióne s. f. [der. di informare; cfr. lat. informatio -onis «nozione, idea, rappresentazione» e in epoca tarda «istruzione, educazione, cultura»]. – 1. ant. e raro. L’azione dell’informare, di dare [...] , ognuna delle quali è divisa a sua volta in un certo numero di elementi di uguale estensione (pixel), costituenti i segnali da trasmettere in sequenza; ogni pixel è dunque individuato da due parametri, che sono il numero della riga competente e la ...
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salvataggio
salvatàggio s. m. [dal fr. sauvetage, der. di sauver «salvare»]. – 1. Il salvare, il porre in salvo. In partic.: a. Opera di soccorso diretta a trarre in salvo persone in pericolo di affogare, [...] soccorso marittimo effettua per guidare verso i naufraghi le unità navali di salvataggio in mare; anche, i segnali di risposta a dette segnalazioni aeree nonché quelle, per lo più luminose con artifici pirotecnici o con fuochi very, fatte in risposta ...
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SEGNALI (XXXI, p. 298; App. II, 11, p. 804)
Franco ROSSI
Segnali stradali. - I s. s. attualmente in uso possono raggrupparsi in quattro categorie: 1) Segnali verticali: costituiscono tuttora il mezzo più diffuso. Di norma il s. è posto sulla...
SEGNALI (XXXI, p. 298)
Corrado GUZZANTI
Franco ROSSI
Segnali ferroviari. - Le caratteristiche dei segnali fissi di linea sono rimaste fondamentalmente immutate.
Per le zone di forte nebbia, per i treni ad elevata velocità o per ogni altro...