orologio
orològio s. m. [dal lat. horologium, e questo dal gr. ὡρολόγιον, propr. «che dice, che annuncia l’ora» (comp. di ὥρα «ora» e tema di λέγω «dire»)]. – 1. a. Strumento atto a fornire la misura [...] batteria) demoltiplica le oscillazioni elettriche di frequenza estremamente stabile prodotte da un cristallo di quarzo, generando un segnale periodico che aziona un micromotore (il quale agisce, attraverso un rotismo, sulle lancette) o alimenta un ...
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disco
s. m. [dal lat. discus, gr. δίσκος, affine all’aoristo δικεῖν «lanciare»] (pl. -chi). – 1. a. Attrezzo di forma lenticolare, un tempo di pietra o metallo, oggi sostituito generalmente da un corpo [...] si tratti di discorso insistente e noioso; con lo stesso senso fig., ripetere il solito d., il solito discorso. b. Segnale ferroviario (oggi sostituito da semafori) costituito da un disco di lamiera situato in cima a un sostegno a colonna e girevole ...
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abbeverata
s. f. [der. di abbeverare]. – 1. L’abbeverare, l’abbeverarsi: portare i cavalli all’a.; nel linguaggio milit., suonare l’a., dare con la tromba il segnale di abbeverare i cavalli e i muli. [...] 2. Il luogo dove gli animali (uccelli e più raramente mammiferi) che formano oggetto di caccia si recano a dissetarsi; caccia all’a., la caccia che si fa, al riparo di un capanno, quando la selvaggina ...
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nonsense
‹nònsëns› s. e agg., ingl. [comp. di non «non» e sense «senso»], usato in ital. al masch. e come agg. – 1. s. m. Scritto anche in grafia divisa (non-sense), ha usi analoghi a quelli dell’ital. [...] ), tripletta nonsense, ciascuna delle tre triplette che non codificano nessun aminoacido e che vengono utilizzate come segnale di terminazione nella sintesi di una proteina; mutazione nonsense, quella che determina la trasformazione di una tripletta ...
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falo
falò s. m. [variante del gr. ϕανός «lampada» (v. fanale); forse in origine voce pisana]. – Fuoco che produce una gran fiamma, ma di limitata durata, acceso per distrugger qualcosa o per segnale [...] o in segno di festa e d’allegrezza: ho fatto un f. di tutte le scartoffie inutili; riconosce gli avanzi del f. di cui era stato spettatore il giorno avanti (Manzoni); la sera della vittoria accesero sulle ...
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eco
èco (ant. ècco) s. f. o m. [dal lat. echo, gr. ἠχώ] (pl. echi, unicamente masch.). – 1. a. Fenomeno acustico per il quale un suono, riflettendosi contro un ostacolo, torna a essere udito nel punto [...] viene captato una prima volta direttamente e poi riflesso da superfici circostanti l’antenna ricevente (segnali di eco o, semplicemente, echi); nella ricezione radiotelevisiva si determinano allora suoni o immagini spurie (immagini d’eco), queste ...
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variagiri
s. m. [comp. di variare e giro]. – Dispositivo che nei sistemi di regolazione della velocità di macchine rotanti serve a variare la velocità di rotazione, e fornisce il segnale di riferimento [...] che il sistema di regolazione deve mantenere costante ...
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falso1
falso1 agg. [lat. falsus, propr. part. pass. di fallĕre «ingannare»]. – 1. In genere, si definisce falso tutto ciò che è sostanzialmente non vero, ma è creduto o si vuol far passare per vero. [...] . Nel linguaggio sport., f. partenza, quando uno o più concorrenti iniziano una gara prima che lo starter abbia dato il segnale; f. guardia, nel pugilato, la guardia dei mancini, che, portando in avanti il braccio e il piede destro, cercano di ...
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falsoscopo
falsoscòpo (o 'falso scòpo') s. m. (pl. falsiscòpi o falsi scòpi). – Punto naturale e caratteristico del terreno (f. naturale) o segnale artificiale (f. artificiale) a cui è necessario fare [...] riferimento quando si debba eseguire il tiro di un’arma su un bersaglio non visibile (tiro a puntamento indiretto), o quando l’arma non consente una linea di mira (come nel tiro con l’arco) ...
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configurazionale
agg. [der. di configurazione]. – Nel linguaggio scient. e tecn., relativo a una configurazione: per es., coordinate c. e curva c., enti che descrivono la configurazione degli ioni di [...] integrato nel loro insieme, piuttosto che nelle loro singole componenti, come, per es., il canto degli uccelli, composto da sequenze definite di diverse melodie che, udite singolarmente, non provocano alcuna reazione nel destinatario del segnale. ...
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segnale Genericamente, indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui si dà una comunicazione, un avvertimento, un ordine a una o più persone. Concretamente, qualsiasi oggetto, strumento o dispositivo...
segnale
Si registra una sola volta, con il valore di " segno ", " indizio ", nel sintagma ‛ far s. ': Fiore CXXXVII 5 non ne fece segnale, cioè " non ne diede segno ", " non lo lasciò intendere ".