partenza
partènza s. f. [der. di partire]. – 1. Il fatto e il momento di partire: a. Di persona (o gruppo di persone) che si allontana per un tempo più o meno lungo da un luogo: partenza in treno, in [...] partic.: a. Momento in cui ha inizio la gara o la corsa, in cui cioè i concorrenti prendono il via: dare la p. (o il segnale della p.), a voce, con un fischio, con un colpo di pistola, ecc. b. Punto o linea, a cui s’aggiunge spesso un complesso di ...
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rivelatore
rivelatóre s. m. [dal lat. revelator -oris, der. di revelare «rivelare»]. – 1. (f. -trice) Chi rivela: il Duca non solamente non ricercò la cosa, ma fece il r. miseramente morire (Machiavelli); [...] i due il circuito elettrico, provocando l’accensione di una lampada spia che individua il compartimento allagato, e azionando un segnale d’allarme sistemato come il precedente nel locale di guardia. e. R. di gas, speciale analizzatore di gas usato ...
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presentazione
preṡentazióne (ant. preṡentagióne) s. f. [der. di presentare; cfr. lat. mediev. tardo praesentatio -onis]. – 1. L’atto, il fatto, il modo del presentare. a. Di cose: la p. di una domanda, [...] podalica, di spalla, a seconda del modo di disporsi del feto). d. Nella tecnica oscillografica, il modo con cui il segnale da osservare appare, cioè «si presenta», sullo schermo oscillografico: è detta p. cartesiana, che è la presentazione usuale, se ...
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scanner
〈skä′në〉 s. ingl. [der. di (to) scan «esaminare, analizzare»] (pl. scanners 〈skä′në∫〉), usato in ital. al masch. (e comunem. pronunciato 〈skànner〉). – Nel linguaggio tecn., termine usato talora [...] mobili, le varie parti dell’immagine da analizzare, e da uno o più sensori (solitamente celle fotoelettriche miniaturizzate) che raccolgono il segnale luminoso, riflesso più o meno intensamente dalle diverse aree dell’immagine, e lo trasformano in un ...
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mo'
mo’ ‹mò› (o mò) s. m. (radd. sint.). – Abbreviazione di modo, usata oggi solo nella locuz. a mo’ di (più raro per mo’ di), in frasi quali: a mo’ d’esempio, per esempio; fatto a mo’ di martello, in [...] forma simile a un martello; avevano alzato un panno a mo’ di segnale, per segnale, con funzione di segnale; vestiva a mo’ di prete (Ghislanzoni), a somiglianza di un prete. Anticam., e talvolta anche nell’uso pop. odierno, con uso più largo e col ...
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radiodisturbo
s. m. [comp. di radio- (nel sign. c) e disturbo]. – Nella tecnica delle telecomunicazioni, radiosegnali spurî, di qualsiasi natura e origine, che perturbino la ricezione dei segnali di [...] , che può giungere sino ad annullare l’intelligibilità del segnale utile, dipende dall’intensità dei segnali parassiti in rapporto a quella del segnale utile, cioè dal cosiddetto rapporto segnale-rumore (v. anche rumore); a parità di questo fattore ...
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radiosegnale
s. m. [comp. di radio- (nel sign. c) e segnale]. – In elettronica, segnale la cui frequenza cade nel campo delle radiofrequenze; anche, segnale emesso da una stazione radiotrasmittente o [...] comunque utilizzato in un sistema di radiocomunicazione ...
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televisione
televiṡióne s. f. [comp. di tele- e visione, sull’esempio dell’ingl. television]. – 1. Sistema di telecomunicazione destinato alla trasmissione a distanza, per mezzo di un cavo elettrico [...] Tale trasmissione avviene per mezzo di un’apparecchiatura di ripresa (telecamera) che trasforma l’immagine da trasmettere in un segnale elettrico, mediante un procedimento (analisi) nel quale un pennello elettronico la scompone in un grande numero di ...
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convertitore
convertitóre s. m. [der. di convertire; i sign. tecnici sono modellati sull’ingl. converter]. – 1. (f. -trice) Chi converte alla fede: messer santo Francesco fu grande c. d’anime (Fra Giordano). [...] irraggianti energia che non cade nel campo del visibile; c. di standard, apparecchio elettronico usato per convertire un segnale video in altro conformato secondo uno standard diverso, rendendo così possibile l’interconnessione di reti televisive con ...
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soppressione
soppressióne s. f. [dal lat. suppressio -onis, der. di suppressus, part. pass. di supprimĕre «sopprimere»]. – 1. L’atto, il fatto e l’effetto del sopprimere, dell’essere soppresso. In partic.: [...] Nel linguaggio scient. e tecn., l’eliminazione di una o più componenti indesiderate da una sostanza, da una radiazione, da un segnale, dai termini di un problema, e sim.; in elettronica, s. di banda laterale, sistema di modulazione di ampiezza di un ...
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segnale Genericamente, indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui si dà una comunicazione, un avvertimento, un ordine a una o più persone. Concretamente, qualsiasi oggetto, strumento o dispositivo...
segnale
Si registra una sola volta, con il valore di " segno ", " indizio ", nel sintagma ‛ far s. ': Fiore CXXXVII 5 non ne fece segnale, cioè " non ne diede segno ", " non lo lasciò intendere ".