voce
vóce s. f. [lat. vox vōcis]. – 1. Serie o insieme di suoni articolati emessi dall’uomo (v. fonazione), o di suoni inarticolati emessi da varî animali (o anche dall’uomo), alla cui produzione concorrono [...] ricezione acustica del suono (e più specificamente della voce umana, nel discorso parlato o nel canto), corrispondente nei televisori al segnale audio: regolare, alzare, abbassare la v. o il volume di voce; è andata via la v.; apparecchio radio che ...
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telecomando
s. m. [comp. di tele- e comando1]. – Il fatto e l’operazione di comandare e controllare a distanza più o meno grande una macchina, un impianto, un’apparecchiatura; in senso concr., il dispositivo [...] . In partic., piccolo dispositivo a raggi infrarossi che consente di trasmettere fino a qualche decina di metri un segnale codificato che viene raccolto da un apposito ricevitore: telecomandi con un solo tasto sono impiegati per l’apertura automatica ...
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ricevere
ricévere v. tr. [lat. recĭpĕre, comp. di re- e capĕre «prendere»]. – 1. Prendere ciò che viene dato (oppure consegnato, mandato, recapitato, somministrato, trasmesso) o che si porge da sé; è [...] cosa che sia stata spedita, trasmessa, diretta, rivolta: r. un pacco, una lettera, un telegramma (e analogam. una telefonata, un segnale); r. un avviso, una comunicazione; r. un messaggio; r. una buona, una brutta notizia; r. risposta (a una lettera ...
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teledrin
teledrìn s. m. [comp. di tele- e dell’onomatopeico drin per indicare il segnale acustico d’avviso]. – Servizio di teleavviso personale che permette all’utente, munito di un radioricevitore tascabile [...] (anche questo chiamato teledrin), di essere avvertito, mediante avvisi acustico-ottici, che qualcuno lo sta cercando per telefono e di ricevere, grazie all’apposito display, il numero da cui proviene la ...
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radiospettrografo
radiospettrògrafo s. m. [comp. di radio- (nel sign. c) e spettrografo]. – Strumento per registrare l’intensità di emissione di una radiosorgente in funzione della frequenza, costituito [...] , manualmente o più spesso automaticamente, in un certo campo di frequenze, e da un registratore dell’ampiezza del segnale rivelato dal ricevitore. In partic., in radioastronomia, tipo di radiotelescopio a sintonia variabile in un campo relativamente ...
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radiosveglia
radiosvéglia s. f. [comp. di radio1 e sveglia]. – Apparecchio radioricevitore provvisto di orologio (in genere elettrico o al quarzo), che può essere usato come sveglia in quanto consente [...] di predisporre l’ora in cui la radio, sintonizzata su una data stazione trasmittente, entrerà in funzione (in alternativa, è spesso dotato di un dispositivo che emette un segnale acustico all’ora prestabilita). ...
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teleidrometro
teleidròmetro s. m. [comp. di tele- e idrometro]. – Indicatore di livello a distanza, impiegato per indicare il livello dell’acqua in serbatoi, bacini, cisterne, conche di depurazione; [...] è composto schematicamente di un idrometro e di un sistema elettrico di trasmissione e ricezione del segnale di misura. ...
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video
vìdeo s. m. e agg. [lo stesso etimo della voce prec., per influenza dell’ingl. video, che ha uso analogo], invar. – 1. s. m. a. In una stazione televisiva, la parte specificamente destinata al [...] alla trasmissione e ricezione di immagini per televisione (o attraverso altri visualizzatori con analoghe funzioni): apparecchiature v.; segnale v. o videosegnale (v.); primo controllo v. e tecnico v., controllore delle immagini in partenza dalle ...
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mescolamento
mescolaménto s. m. [der. di mescolare]. – 1. Il fatto, l’azione, l’operazione di mescolare o di mescolarsi, soprattutto di due o più cose, elementi, sostanze: il m. dell’acqua col vino; [...] cose o sostanze. 2. Nel linguaggio scient. e tecn., la sovrapposizione di più movimenti, vibrazioni, onde, radiazioni o segnali, a volte semplicemente per rinforzarne gli effetti e altre volte per ottenere effetti speciali: per es., in elettronica ...
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rubare
v. tr. [dal germ. *raubôn]. – 1. a. Appropriarsi, impadronirsi con mezzi e in modi illeciti, di oggetti, valori e beni che appartengono ad altri; indica di norma un’azione compiuta senza ricorrere [...] a un’imbarcazione o a una nave a vela passandole vicino e sopravvento; nelle corse ippiche, r. le mosse, muoversi prima del segnale di partenza (anche, r. la volta, voltare prima del tempo); nel gergo dei cacciatori, r. le cartucce, riferito alla ...
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segnale Genericamente, indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui si dà una comunicazione, un avvertimento, un ordine a una o più persone. Concretamente, qualsiasi oggetto, strumento o dispositivo...
segnale
Si registra una sola volta, con il valore di " segno ", " indizio ", nel sintagma ‛ far s. ': Fiore CXXXVII 5 non ne fece segnale, cioè " non ne diede segno ", " non lo lasciò intendere ".