sveglia
svéglia s. f. [der. di svegliare (deverbale a suffisso zero)]. – 1. a. Il fatto di svegliare, di svegliarsi e di venire svegliato, in modo e con mezzi diversi: dare la s. (gli do la s. chiamandolo, [...] , ogni tanto bisogna dargli la s., o ha bisogno di una s.; assol.: su, sveglia! il lavoro va finito in giornata. b. Il segnale stesso con cui viene data la sveglia: appena sento la s., metto subito i piedi giù dal letto; non ho sentito la s. e ho ...
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diplexer
diplèxer s. m. [voce ingl., der. di diplex «diplice»]. – In elettronica, dispositivo per prevenire l’interferenza tra segnali di diversa frequenza avviati lungo una stessa via di trasmissione [...] (per es., in prossimità delle antenne trasmittenti televisive, per evitare l’interferenza tra le correnti convoglianti il segnale audio e quelle convoglianti il segnale video). ...
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razzo
rażżo s. m. [lat. radius «raggio»]. – 1. a. Fuoco d’artificio formato da un cannello di cartone pieno di polvere pirica a deflagrazione piuttosto lenta, munito di un’asticciola o cannuccia che [...] grande prontezza e rapidità: partire a razzo; fuggì via come un r.; i corridori, al segnale di partenza, scattarono come razzi. Tipi particolari: r. di segnalazione o da segnale, proiettile di varia forma e colore impiegato, spec. di notte, per ...
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reset
〈risèt〉 s. ingl. [propr. «azzeramento, annullamento», dal v. (to) reset «riportare allo stato iniziale, azzerare»] (pl. resets 〈risèts〉), usato in ital. al masch. – In informatica, operazione con [...] di un elaboratore, interrompendo le funzioni e i programmi attivi in quel momento per riportare il sistema alle condizioni di funzionamento iniziali: premere il tasto di reset; segnale di r., il segnale che avvia un programma di inizializzazione. ...
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optoisolatore
optoiṡolatóre s. m. [comp. di opto- e isolatore]. – Dispositivo optoelettronico che ha lo scopo di trasferire segnali elettrici dall’uno all’altro di due circuiti che non devono essere [...] connessi elettricamente; è costituito da un LED, al quale si applica il segnale elettrico da inviare, e da un fotorivelatore che fa parte dell’altro circuito, il quale trasferisce il segnale ricevuto per via ottica dal LED. ...
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comunicazione
comunicazióne s. f. [dal lat. communicatio -onis]. – 1. a. In senso ampio e generico, l’azione, il fatto di comunicare, cioè di trasmettere ad altro o ad altri: c. del movimento, alle parti [...] nel recettore; c. non verbale (o analogica), in contrapp. alla c. verbale (o digitale), l’insieme dei segnali extralinguistici (mimici, cinesici, tattili, ecc.) latori di informazione o di significato nelle relazioni umane o animali; in partic ...
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prudenza
prudènza s. f. [dal lat. prudentia, der. di prudens -entis «prudente»]. – 1. L’atteggiamento cauto ed equilibrato di chi, intuendo la presenza di un pericolo o prevedendo le conseguenze dei [...] p.; per p., preferì tacere; per p., ha preso l’abitudine di girare armato la notte. Nella vecchia segnaletica stradale, segnale di p., cartello che invita i conducenti di autoveicoli ad usare cautela nella marcia: consisteva in un triangolo bianco ...
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campionamento
campionaménto s. m. [der. di campionare]. – 1. L’operazione di campionare, nelle due accezioni del verbo; in partic., in statistica, procedimento per formare il campione. 2. Nella teoria [...] (detta anche campionatura) che consiste nel rilevare i valori (campioni) assunti da una grandezza continua (per es., un segnale analogico) in una successione discreta di istanti (detti istanti di c.); i campioni possono poi essere sottoposti a ...
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suonare
(ant. o region. sonare) v. intr. e tr. [lat. sŏnare, der. di sŏnus «suono»] (io suòno, ecc.; fuori d’accento, sono in uso sia le forme con -o- sia quelle con -uo-, che sono ormai le più comuni). [...] l’uso estens. del part. pass.: sono le sei suonate, passate ormai da qualche minuto, anche se nessun orologio ne ha dato il segnale); in senso fig., in frasi di tono solenne, suona l’ora, è suonata l’ora, giunge o è giunto il momento: quando suonerà ...
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reciprocita
reciprocità s. f. [dal lat. tardo reciprocĭtas -atis, der. di reciprŏcus «reciproco»]. – 1. La condizione di essere reciproco; rapporto, carattere o valore reciproco: r. di un affetto, di [...] , principio per cui se un rivelatore posto in un certo punto dà un certo segnale per la presenza di una data sorgente puntiforme di radiazione, si ha lo stesso segnale se si scambiano di posto sorgente e rivelatore; in elettrotecnica, principio di r ...
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segnale Genericamente, indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui si dà una comunicazione, un avvertimento, un ordine a una o più persone. Concretamente, qualsiasi oggetto, strumento o dispositivo...
segnale
Si registra una sola volta, con il valore di " segno ", " indizio ", nel sintagma ‛ far s. ': Fiore CXXXVII 5 non ne fece segnale, cioè " non ne diede segno ", " non lo lasciò intendere ".