neuroplegico /neuro'plɛdʒiko/ [comp. di neuro- e gr. plēgḗ "percossa"] (pl. m. -ci). - ■ agg. (farm.) [di farmaco, capace di abbassare il tono mentale, intellettivo e emozionale, senza provocare obnubilamento] [...] ≈ neurolettico. ‖ ansiolitico, calmante, sedativo, tranquillante. ■ s. m. (farm.) [farmaco capace di abbassare il tono mentale, intellettivo ed emozionale, senza provocare obnubilamento della coscienza] ≈ [→ NEUROPLEGICO agg.]. ...
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stimolante [part. pres. di stimolare]. - ■ agg. 1. a. (non com.) [che è capace di incitare: un discorso s.] ≈ incoraggiante. ↔ scoraggiante. ‖ deludente. b. [che suscita viva curiosità: una lettura s.] [...] agire come stimolo su un tessuto organico, su un centro nervoso o sull'intero organismo: massaggio s.] ≈ stimolatore. ‖ eccitante. ↔ calmante, lenitivo. ■ s. m. (farm.) [farmaco stimolante] ≈ eccitante. ↔ calmante, lenitivo, sedativo, tranquillante. ...
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barbiturico /barbi'turiko/ s. m. [comp. del lat. scient. (Usnea) barbata e urea, sostanze da cui il chimico ted. A. Baeyer nel 1863 preparò il composto] (pl. -ci). - (farm.) [farmaco derivato dall'acido [...] omonimo, con un'azione ipnotica] ≈ calmante, sedativo, tranquillante. ↑ anestetico. ‖ sonnifero, antidepressivo. ↔ eccitante, stimolante. ...
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eccitante [part. pres. di eccitare]. - ■ agg. 1. [di sostanza o bevanda in grado di stimolare il sistema nervoso] ≈ euforizzante, stimolante. ‖ corroborante, energetico, tonico. ↔ calmante, lenitivo, sedativo, [...] tranquillante. 2. a. [che stimola il desiderio sessuale: una donna, un uomo e.] ≈ (volg.) arrapante, attraente, provocante, seducente, sensuale, sexy, [di cibi e sim.] afrodisiaco, [di film, libri, spettacoli, ...
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sedativo Farmaco che agisce sul sistema nervoso diminuendone l’eccitabilità. È un termine molto generico anzitutto perché non tiene conto del livello del sistema nervoso su cui si svolge l’azione (centri corticali, sottocorticali, neurovegetativi,...
talidomide Farmaco ipnotico-sedativo, il cui nome è tratto dalla formula chimica (α-f)tali(mi)do(glutari)mide. Il suo uso è stato vietato per l’elevato effetto teratogeno dimostrato da malformazioni, in genere focomeliche, comparse in bambini...